L’Italia perde un grande uomo, purtroppo è stato appena confermato, è morto Paolo…

Se ne va uno dei giornalisti più importanti degli ultimi decenni, il grande Paolo Prestisimone, giornalista sportivo napoletano. Il nipote di Guido Prestisimone, storico inviato del settimanale Sport Sud, è morto a…

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[nextpage title=”L’inizio carriera”]58 anni, a seguito di una lunga battaglia contro una malattia incurabile. Era diventato giornalista professionista a fine anni Ottanta con il Giornale di Napoli, e da quel momento aveva iniziato una brillante carriera da inviato prima con…

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il Giorno di Milano e poi con La Repubblica, e lavorando per 15 anni nelle redazioni digitali di Cnn e Kataweb. La sua specializzazione era lo sport internazionale, in particolare il basket, una passione che condivideva con il fratello Stefano, anche lui giornalista professionista.

Gianmaria Testa: “Ho un tumore ma non ho paura”

Sono ben 30 anni che Gianmaria Testa vive di musica e palcoscenico: il cantautore italiano è tornato nella sua Alba, in Piemonte, ha tenuto a spiegare le sue condizioni di salute, che lo hanno costretto a cancellare le ultime tappe del suo tour, in un intervista al quotidiano nazionale ‘La Repubblica’ :
“Ho un tumore, l’ho scoperto ai primi di gennaio. Non è operabile. Ho fatto cinque cicli di chemioterapia, il tumore si è molto ridotto. Ma i medici mi hanno detto che nei prossimi mesi devo annullare ogni altro impegno che non sia curarmi. Avere cura di me. Ed è quello che sto facendo.
Gianmaria ammette che la sua malattia lo spaventa ma non si è lasciato condizionare dalla paura: “Ho pensato a tante cose. La prima è che non ho paura. Neanche di notte, che di solito è il momento peggiore. Sono convinto di uscirne, si muore di più di influenza che di tumore, ma questa è una malattia che produce panico, che neanche si nomina, e questo non serve, non aiuta. Non bisogna chiamarlo male incurabile, bisogna nominarlo.”
E’ proprio per questo che il cantautore ha voluto rendere nota la sua condizione, esorcizzandola:
“Per molti mesi non ho detto niente perché avevo paura di rompere le scatole alla gente. Ho pudore a parlare di me. Non avevo mai messo in preventivo di diventare famoso. A parte suonare e cantare, non ho mai fatto niente per diventarlo. Ma devo prenderne atto: sono un personaggio pubblico. In molti si chiedono dove sono finito, perché non faccio più concerti. Su internet corrono le voci, si sa come è internet, dicono che sono morto, che ho avuto un ictus, che sono nascosto in una casa di cura. Sono anche affettuosi, capisco che mi cercano, che vogliono sapere di me. E alla fine mi sono reso conto che è meglio raccontare, è meglio spiegare”.