L’albanese che ha evaso 2 milioni in Italia non perde un euro e non farà un giorno di carcere

Eduart Byku è un 36enne albanese, di professione imprenditore, che da qualche tempo vive a Feltre, in provincia di Belluno. Lo straniero è titolare di un’impresa edile che ha applicato prezzi molto bassi…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Tasse e altre scoperte”]

…riuscendo a sconfiggere in questo modo la concorrenza, ma ora si è scoperto dell’altro. Non ha pagato 2 milioni di euro in tasse, ma non è questa l’unica notizia sconvolgente che riguarda il professionista. In…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Niente carcere”]

…effetti, l’uomo ha beffato il Fisco due volte e il suo reato è caduto in prescrizione, dunque non dovrà andare in carcere e non dovrà pagare nulla. La sua storia è simile a quella di altre persone e…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Reato prescritto”]

…i primi successi sono datati 1996. Nel corso del processo di primo grado è stato assolto perché la legge non era chiara e una volta cambiata era ormai troppo tardi perché il reato era caduto in prescrizione.

“Rubare è sempre reato, anche quando si ha fame”: lo dice la Cassazione

C’è un reato che tante persone trovano esagerato e che non viene considerato grave come altri: si tratta del furto motivato dalla fame e dalla povertà. Spesso si sente parlare di pensionati o gente in difficoltà economica che rubano al supermercato perchè impossibilitati a pagare. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Il caso esaminato dai giudici”]

La Corte di Cassazione ha esaminato proprio uno di questi casi. I giudici di Piazza Cavour hanno confermato la condannata nei confronti di una donna, accusata di tentato furto aggravato dopo aver rubato del formaggio in un supermercato. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE

In quella occasione, poi, la donna si giustificò col fatto di essere povera, senza una dimora stabile e spinta a rubare dal bisogno di nutrirsi. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Indigenza e stato di necessità”]

Per la Cassazione non è però una giustificazione valida: l’indigenza, infatti, non integra lo stato di necessità, anche perchè le persone povere potrebbero affidarsi agli istituti di assistenza sociale. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Caritas ed istituti simili”]

In poche parole, la signora non avrebbe dovuto rubare ma rivolgersi alla Caritas o enti simili. Tra l’altro, conta anche l’importo della merce oggetto del furto: in questo caso fu quantificato in 82 euro, una somma su cui non si può sorvolare.

“Non sempre chi tampona ha torto”: la sentenza della Cassazione

È sempre stato così: chi tampona ha torto. Se l’urto avviene per cause imprevedibili, il mezzo ‘urtante’ non ha alcuna colpa. Lo ha stabilito la Cassazione, con la sentenza n. 17206/2015 che – come si legge su ‘Studiocataldi.it’ – è stata depositata ieri.
Il conducente di un autocarro ha trascinato in giudizio le proprietarie di un rimorchio e la compagnia assicurativa, in seguito ad un sinistro causato dal rimorchio che, staccatosi dalla motrice, si è arrestato sulla corsia di marcia. L’uomo ha perso in primo grado ma ha vinto in appello.
L’assicurazione ha impugnato la sentenza in Cassazione ritenendo che l’incidente dovesse essere considerato come tamponamento (art. 149 del Cds) e non come uno scontro tra l’autocarro guidato dal danneggiato e il rimorchio fermo. Secondo la Cassazione l’evento non era prevedibile dal veicolo che sopraggiungeva mentre, per l’assicurazione, anche l’arresto improvviso di un veicolo costituisce un fenomeno della circolazione. Il conducente sopraggiungente avrebbe dovuto essere in grado di garantire l’arresto tempestivo del mezzo mantenendo la distanza di sicurezza.
Alla fine, la Corte ha sancito che l’art. 149 del Cds non è applicabile nel caso di veicolo fermo sulla carreggiata per cause diverse dalla circolazione e che il suddetto articolo fa riferimento ai veicolo “durante la marcia”. Il danneggiato, dunque, non potendo prevedere l’ostacolo non ha la responsabilità del sinistro.
Novità per gli sfortunati tamponatori.