Alessia Marcuzzi nei guai: ecco la lettera che le hanno mandato

Le star dello spettacolo hanno un rapporto particolare con i social. Lo usano per avere un rapporto migliore con i fan ma anche per lavoro. Si sta scoprendo da qualche tempo a questa parte, però, come i vari profili siano…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Pubblicità occulta sui social”]

…sfruttati per pubblicizzare in maniera occulta alcuni prodotti, mostrandoli come se fossero utilizzati quotidianamente e aggiungendo i link delle varie aziende. I settori che vanno per la maggiore in questo caso sono quello…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Gli altri vip rimasti coinvolti”]

…della cosmetica e quello dell’abbigliamento. Ora il Garante ha deciso di bloccare la pubblicità occulta di diversi personaggi, tra cui Alessia Marcuzzi, Anna Tatangelo, Belen Rodriguez e Chiara Ferragni. L’avviso…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Il contenuto della lettera”]

…è molto chiaro, questa pubblicità deve finire per evitare sanzioni, con l’Antitrust che ha inviato una lettera. Ecco il contenuto:
“In caso di prodotti regalati o di contratti pubblicitari in essere – devono utilizzare degli hashtag di preavviso. Del tipo: sponsorizzazione, spot, pubblicità, inserzione a pagamento, advertising, prodotto fornito da”.

Whatsapp prepara la novità più importante dalla sua creazione

Sono giorni a dir poco movimentati quelli che sta vivendo Whatsapp. Il lancio delle storie è stato annunciato in grande stile, poi però c’è stato il passo indietro a causa delle lamentele degli utenti. Poi, si…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”La novità più importante”]

…è deciso di puntare sull’opzione che permette di cancellare i messaggi inviati. La novità più importante, però, non sarebbe ancora arrivata. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, esiste un documento della…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Redditività futura”]

…compagnia secondo cui si cerca di capire come rendere davvero redditizia la celebre applicazione. WhatsApp starebbe per permettere ad alcune aziende di inviare messaggi pubblicitari ai milioni…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Pubblicità e spam”]

…di utenti che ogni giorno usano l’app. La mossa è molto delicata e bisogna capire in che modo sfruttarla proficuamente. La pubblicità poi dovrà essere introdotta evitando che possa essere percepita come spam.

Ecco alcune pubblicità che sono davvero “fuori luogo”. Davvero divertenti!

Sicuramente vi sarà capitato i vedere in giro delle pubblicità davvero particolari per non dir strambe e non perfettamente in linea con quello che tendono a pubblicizzare. Quelle che oggi vi proponiamo sono davvero divertenti ma un po’ dovrete conoscere la lingua inglese per capirle e interpretare la loro ironia.

Ecco per voi una piccola gallery che vale davvero la pena vedere e condividere! Fate attenzione alle scritte e alle immagini.CONTINUA A LEGGERE

Pubblicità ingannevoli: eccone cinque da smascherare

Una delle pubblicità ingannevoli è quella che ci proponeva Activia: per esempio, tra il 2010 e il 2011 è stato trasmesso un messaggio pubblicitario di Activia che faceva pensare che il cartone fosse stato completamente eliminato dalle confezioni.
La segnalazione della possibilità di fraintendimento era stata lanciata da Assografici, secondo la quale, per altro, negli spot veniva screditata la filiera della carta.
Altro spot ritenuto ingannevole è quello dell’Acqua Sant’Anna di Vinadio: nel 2013 l’azienda Fonti di Vinadio, è stata costretta a pagare all’Antitrust una multa a causa di dati ritenuti non corretti a proposito della sostenibilità di alcune sue particolari bottiglie, le cosiddette BioBottle, realizzate in polimeri naturali, anche perché solo due bottiglie su mille dell’intera produzione venivano confezionate in queste bottiglie speciali.
Celebre, e molto discusso a livello nazionale, è stato il caso delle patatine Ica Foods, delle patatine Pata, delle patatine Amica Chips e delle patatine San Carlo, i cui spot sono stati ritenuti colpevoli di avere suggerito caratteristiche salutistiche o nutrizionali non corrispondenti alla realtà.
Anche un prodotto tipico del nostro Paese come la pasta è finito nell’occhio del ciclone, per “colpa” della Dolce Vita di Inuvance Healthcare, che secondo lo Iap ha adottato messaggi ingannevoli che inducevano il fruitore a pensare che la pasta stessa fosse in grado di favorire una perdita di peso e di far dimagrire.
Infine, l’Agcom, cioè l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha puntato il dito contro un claim adottato da Confcommercio e Federcarni: lo slogan “Sì alla carne. Piacere senza rischi“ è stato accusato di fuorviare il consumatore e di stimolare a un consumo più elevato di carne, senza tenere in considerazione i potenziali rischi che un messaggio del genere potrebbe presentare, soprattutto in relazione ai problemi di salute che una assunzione eccessiva di carne potrebbe determinare.
Insomma, quando si tratta di spot, è sempre bene stare molto attenti e in guardia.