TROVATA LA CURA DEFINITIVA PER LA PSORIASI: ECCO COME GUARIRE IN POCO TEMPO

La psoriasi non è altro che una dermatite cronica che va a colpire sia uomini che donne. In particolare, si manifesta con delle chiazze molto spesse e arrossate, oltre alle squame grigie che causano prurito e dolore. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Malattia da non sottovalutare”]

È, infatti, una malattia cronica e debilitante, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce come malattia non trasmissibile grave. Per questo, essa non va trascurata. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Cute esente da lesioni”]

Un farmaco, la cui efficacia nel raggiungimento e mantenimento di una cute esente da lesioni era stata annunciata alcuni mesi fa, è ora in arrivo anche nel nostro paese. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Psoriasi a placche”]

Si tratta del primo anticorpo monoclonale approvato nel trattamento di prima linea della psoriasi a placche da moderata a severa, forme che colpiscono circa un terzo dei pazienti. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Proteina neutralizzata”]

Il secukinumab è un anticorpo monoclonale che, neutralizzando una proteina che si trova in concentrazioni elevate nella cute affetta da psoriasi, l’interleuchina-17A, interrompe il ciclo infiammatorio.

Scoperta la proteina che ripara il cuore

Finalmente una bella notizia in campo medico. A quanto pare la proteina follistatina-like 1 (FSTL1) sperimentata sui topi e sui maiali è in grado di stimolare la formazione di nuove cellule del muscolo cardiaco dopo un attacco cardiaco.

La scoperta, effettuata dai ricercatori americani dell’Università di Stanford e descritta sulla rivista Nature, potrebbe aprire una nuova pagina nella cura dell’infarto.

Negli individui sani la proteina “miracolosa” si trova sull’epicardio, la membrana che circonda la parete del cuore. In seguito a infarto, invece, se ne perdono completamente le tracce.

Utilizzando una sorta di cerotto bio-ingegnerizzato, che imita il tessuto dell’epicardio e funziona come una “riserva” di proteina FSTL1 negli animali infartuati, gli scienziati hanno osservato la crescita delle cellule del muscolo del cuore, nonché il miglioramento delle funzioni cardiache.