Carabiniere spara ed uccide un ladro che cerca di investirlo: per lui un anno e otto mesi di prigione

Un anno e otto mesi di prigione. Questa è la richiesta della Procura di Ancona per l’appuntato dei Carabinieri che sparò contro l’auto dei tre ladri in fuga. I colpi raggiunsero, uccidendolo, Korab Xheta, 24enne albanese che si trovava sul sedile posteriore. I fatti avvennero in contrada Lanternone di Ostra Vetere, provincia di Ancona, il 1° febbraio 2015 . Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere cosa avvenne quel giorno [nextpage title=”Ecco cosa accadde quel giorno”]
Il malvivente venne raggiunto dal rimbalzo del proiettile sull’asfalto che poi penetrò nella parte sinistra del lunotto ferendolo mortalmente. Alle 18 di quel 1° febbraio 2015, un suv Mercedes bianco risultato rubato, era stato segnalato in fuga da Pian Volpello di Castelleone di Suasa (AN) con a bordo gli autori di un furto in un’abitazione. I militari avevano intercettato la vettura sulla provinciale. Partì un inseguimento che terminò in via Canonici, Contrada Lanternone. Ipotizzando che l’auto fosse stata abbandonata dai malviventi, due Carabinieri erano scesi al fine di controllarla. Invece i banditi erano ancora a bordo, ed il suv era ripartito a fole velocità rischiando di investire i militari. A quel punto l’appuntato, rimasto nella vettura di servizio, aveva aperto il fuoco quattro volte. Secondo il pm Mariangela Farneti, vi fu un eccesso colposo nell’uso dell’arma da parte dell’imputato. L’accusa è di omicidio colposo in quanto non avrebbe dovuto sparare in direzione dell’auto che cercava di sfuggire al controllo. La famiglia del 24enne si è costituita parte civile: chiedono un risarcimento di due milioni e 500 mila euro. La sentenza è attesa per il 7 novembre. CONTINUA A LEGGERE

Prende a fucilate un cane senza motivo e scappa

Kandy è un border collie di due anni che vive a Brescia con il suo adrone. Da giorni non voleva più uscire di casa.Ogni volta che si avvicinava alla porta, s’impuntava alla soglia tirando il suo padrone che, insospettivo, si è rivolto alle Guardie Ecozoofile dell’Anpana, associazione per la protezione animal. Clicca sul punto 2 dell’indice per scoprire cosa era accaduto alla cagnolina [nextpage title=”Ecco cosa era accaduto alla cagnolina”]
Inizialmente si è pensato al veleno oppure a uno spavento, causato da cose o persone. Poi la scoperta improvvisa. In una lamiera esterna che fa da parete divisoria in giardino sono stati rinvenuti dei fori di proiettili, i segni di pallini di una carabina ad aria compressa. Qualcuno ha sparato in giardino contro la povera cagnolina. Una delle sue zampette, fra le altre cose, era ferita. La Questura ora indaga sul caso. Probabilmente si tratta di una bravata, visto che non ci sarebbero motivi particolari per del male al cucciolo. CONTINUA A LEGGERE

Aleppo, salvata bimba nata con un proiettile in testa

I medici dell’Aleppo City Medical Council hanno fatto un lavoro davvero estenuante per salvare la piccola bimba colpita nella pancia della madre durante un attacco missilistico in Siria
Condannata alla nascita dopo essersi trovata insieme alla madre sotto il fuoco delle bombe. Ma il suo destino, evidentemente, non era ancora stato scritto.
Un’operazione salvavita eccezionale quella dei medici dell’Aleppo City Medical Council. Con un cesareo d’urgenza sono riusciti a far nascere una bimba siriana nonostante una scheggia di proiettile impiantatosi nella piccola fronte.
La bimba era stata colpita nella pancia della madre durante un attacco missilistico in Siria.
L’operazione è documentata anche in un video che sta facendo il giro della rete (sebbene contenga immagini forti e sconsigliate a un pubblico sensibile).
L’operazione è riuscita perfettamente. I medici hanno prima rianimato la bambina, strofinandola e massaggiandola all’uscita dal grembo, fino a farla finalmente respirare e piangere. Per loro la bimba si chiama Amal, che in arabo vuol dire “speranza”.