Poliziotta incinta aggredita a Roma: la sua reazione è stata incredibile

Si trovava a Roma per un corso d’aggiornamento. Rita Sverdigliozzi, capo della squadra mobile di Pisa, è stata aggredita da un rapinatore mentre era ferma in auto. La donna, incinta al primo mese di gravidanza, si è vista sfondare il finestrino dal malvivente che voleva rubarle la borsa. Al ladro però è andata male… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il ladro le ruba la borsa e…”]

la poliziotta non è rimasta a guardare e ha permesso l’arresto dell’uomo. “Ero in auto ferma al semaforo su via Anastasio – racconta Rita – quando ho visto uno scooter che si avvicinava. Il guidatore guardava insistentemente dentro la macchina, cercava qualcosa,  si capiva che aveva brutte intenzioni ma ancora prima di poter intuire cosa volesse ho sentito un botto. All’improvviso ha tirato fuori un trapano e ha spaccato il vetro del passeggero dove c’era la mia borsa. È stato un attimo. L’ha afferrata e ha provato a scappare”. La fuga del ladro però non è andata a buon fine, grazie alla prontezza della poliziotta… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La super reazione della poliziotta”]

“Ancora ricoperta di vetri, mi sono catapultata dall’altra parte della macchina, ho afferrato un laccio della borsa e l’ho tirato con tutta la forza che avevo. C’è stata un colluttazione, poi il ladro ha perso l’equilibrio ed è caduto dallo scooter. A quel punto sono scesa subito dall’auto e l’ho bloccato. Fortunatamente dietro di me passava un’auto della polizia che mi ha  subito aiutata arrestando il ladro”. La donna è stata poi in ospedale… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=””]

ha rimediato la frattura di una costola, ma il bambino che ha in grembo sta bene. “Se avessi avuto paura – spiega la Sverdigliozzi – avrei reagito diversamente. È stato istinto e  irrazionalità, ho pensato da vittima ancora prima che da poliziotta: volevo fermarlo. E soprattutto non volevo che riuscisse a scappare”.

Si prende uno sputo in faccia dopo 7 mesi la Poliziotta muore

Oggi vi racconteremo la storia di una poliziotta che ha commosso il mondo. È una vicenda tanto assurda quanto triste. Lei è Arina Koltsova una poliziotta ucraina, morta a seguito di una malattia contratta proprio a causa del suo lavoro. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Come è avvenuto tutto”]

Una delle tante persone moleste che ha acciuffato durante la sua carriera, le ha sputato in faccia. Una cosa da nulla, che capita molto spesso. Ma, purtroppo, questa volta non è bastata una doccia a risolvere il problema. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il motivo della malattia”]

Aveva arresto l’uomo il giorno di Capodanno: si era beccata alcuni insulti e anche uno sputo, ma non poteva di certo sospettare che quell’uomo, che ha resistito all’arresto, fosse affetto da tubercolosi. La 35enne Arina Koltsova non si è accorta della malattia per diverso tempo. Un giorno però ha perso i sensi nel suo ufficio e i medici le hanno diagnosticato una grave malattia polmonare infettiva e per la poliziotta è iniziata una vera e propria odissea tra ospedali e cure mediche. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il ricordo dei colleghi”]

Il suo fisico ne è uscito fortemente indebolito. Qualche giorno fa ha lasciato parenti amici e colleghi che hanno commentato così la sua perdita: “Si tratta di una perdita insostituibile per tutta la polizia di Kiev”.CONTINUA A LEGGERE