Il piccolo deve rinunciare a fare la mascotte: “Il cancro lo sta divorando, soffre orrendamente”

Bradley Lowery è il bimbo malato di cancro che ha commosso il mondo anche grazie al legame con il calciatore del Sunderland Jermain Defoe. Un dolore tremendo lo ha costretto ora a rinunciare al suo ruolo di mascotte, come…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Condizioni da valutare”]

…reso noto dalla famiglia. Il suo coraggio e la determinazione hanno commosso davvero tutti e ora sono necessari maggiori controlli per tenere sotto osservazioni le sue condizioni. La lastra non ha evidenziato nulla, ma…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Il cancro che avanza”]

…potrebbe essere la prova che il cancro sta avanzando, nonostante la situazione sarà più chiara tra qualche giorno. Bradley soffre di un neuroblastoma dal gennaio del 2013, quando aveva soltanto…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Possibilità di sopravvivenza”]

…due anni e inizialmente gli fu dato appena il 50% di possibilità di sopravvivenza. Le possibilità sono purtroppo scese a zero, come spiegato dai medici lo scorso mese di dicembre alla famiglia.

Squadra e società in lutto, il piccolo non ce l’ha fatta – FOTO/VIDEO

Il piccolo Achille non ce l’ha fatta purtroppo. Si tratta del bambino di tre anni che è figlio di Stefano Favret, centrocampista e capitano del San Donà. Dal 2016 soffriva di una rara malattia ed è morto all’ospedale di Trieste in seguito…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Bandiera della squadra”]

…a un peggioramento delle condizioni di salute. Favret è considerato una vera e propria bandiera della squadra e anche i compagni e i tifosi si sono preoccupati subito una volta conosciuto il problema…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”L’annuncio della squadra”]

…del figlio. Ecco le parole dedicate proprio dai compagni dopo il triste annuncio:
“Siamo vicini a Stefano e cerchiamo di fare qualsiasi cosa per sostenerlo. La squadra gli è vicina, speriamo solo che passi questo momento difficile. Siamo molto legati a lui, abbiamo giocato sei anni insieme. E sono molto legato anche ad Achille”.

https://www.facebook.com/stefano.favret/videos/vb.100001349267077/1242990685755895/?type=2&theater

“Quello che è accaduto al nostro piccolo è davvero incredibile…..”

La nascita e la sfida immediata per la sopravvivenza. Il piccolo Sebastian, nato in Inghilterra, è rimasto ben quattro mesi in ospedale a causa del suo cuore, il quale si è sviluppato soltanto al 50%. I genitori…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”La malformazione del cuore”]

…hanno scoperto la malformazione durante la gravidanza: si tratta della sindrome del cuore sinistro ipoplastico, una delle cause più comuni di anomalie cardiache nei bimbi appena nati. Le aspettative…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Poche aspettative di vita”]

…di vita del piccolo non erano molto alte, ma gli interventi a cuore aperto gli hanno permesso di superare la prima fase critica. Sebastian non avrà mai una vita tranquilla e normale, ma a 13 mesi…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”No all’aborto”]

…sembra avere una grande voglia di vivere. La mamma e il papà hanno scartato immediatamente l’ipotesi di un aborto, come successo in un altro caso che coinvolto il piccolo Reggie…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Un caso simile”]

…Aslin. I suoi genitori scoprirono il difetto alla ventesima settimana di gravidanza: il colpo è stato durissimo, ma oggi ha un cuore nuovo e può affrontare la vita con grande coraggio e nuove prospettive.

Questa madre fotografa di nascosto cosa fa questo bambino con suo figlio di appena un anno

Il bambino che vedete in foto ha una storia molto particolare. Questo angioletto vive insieme ai suoi genitori a West Palm Beach. Quando i suoi genitori sapere di essere in attesa di lui, erano veramente molto felici. Pochi mesi dopo la sua nascita, però, la madre comincia a preoccuparsi: Kaden, non si sviluppa come i suoi coetanei. Poi scoprono la sconvolgente verità. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

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[nextpage title=”La malattia del bambino”]

mam5Kaden soffre di atrofia muscolare spinale, di tipo 2. Purtroppo non sarà mai in grado di camminare da solo e già ora riesce a sedersi con grande difficoltà in una posizione verticale. Non sarà mai indipendente. Non invecchierà. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La battaglia di Kaden”]
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Kaden non si arrende, cerca di imparare a fare tutto quello che le sue possibilità fisiche gli consentono. Ha imparato a sedersi, a sollevare le braccia, e può finalmente utilizzare una sedia a rotelle manuale. Katie è molto orgogliosa del suo piccolo combattente. Spesso lo accompagna all’acquario o al museo della scienza. Un giorno, Kaden sta giocando come può presso un dispositivo con palle colorate che transitano per vari percorsi. Katie rimane a una certa distanza e lascia il bimbo libero di scoprire da solo quel gioco. A un certo punto arriva un bambino un poco più grande di Kaden e fa qualcosa che commuove profondamente Katie, al punto da farle scattare una foto sul suo profilo Facebook e scrive: CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il messaggio al bambino incontrato nel museo”]
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“Al bambino incontrato al museo della scienza: non so chi sei, ma ti ringrazio per essere stato così straordinario. Hai lasciato che mio figlio giocasse e prendesse contatto con te. Lo hai aiutato a raccogliere la pallina da terra quando hai visto che non ci riusciva da solo. Non hai chiesto cosa ci fosse in lui di sbagliato, né perché non poteva farlo da sè, tu hai solo visto. Kaden è molto simile a te, è molto curioso e straordinariamente intelligente. Vuole sapere come funziona tutto. Grazie per averlo aiutato a spingere la leva quando ti sei accorto che era troppo debole per farlo da solo. Probabilmente non leggerai mai questo post ma sappi che, semplicemente con l’essere stato te stesso, hai fatto di questo mondo un posto migliore. Vorrei dire ai suoi genitori che figlio incredibilmente empatico hanno, tratta tutti alla stessa maniera”, dice Katie. CONTINUA A LEGGERE

“Smettete di cercarlo, è morto!!” La testimonianza shock, la polizia al lavoro…

Era il 1991 quando un bimbo di appena 21 mesi, Ben Needham, scomparve nel nulla gettando nell’incubo la madre Kerry. Il piccolo sparì nell’isola di Kos, in Grecia. Ogni ricerca è stata vana e solo oggi la polizia ha aperto un’inchiesta per omicidio. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere cosa è accaduto al piccolo[nextpage title=”Ecco cosa è accaduto al bambino”]
Il piccolo sarebbe stato schiacciato da una scavatrice. Sono in corso le ricerche per trovare i resti del bambino sul presunto luogo dell’incidente. Il presunto assassino sarebbe morto l’anno scorso. Alla base di questa svolta c’è la testimonianza di un uomo. “Non potrò mai perdonare il killer di mio figlio, ma se il testimone avesse parlato prima non avrei vissuto nell’angoscia per tutti questi anni”, afferma Kerry al Daily Mail. Alla polizia di South Yorkshire il testimone ha raccontato che la morte è stata accidentale, ma gli investigatori non escludono che si sia trattato di omicidio. CONTINUA A LEGGERE

Una mamma condivide le foto del figlio malato per avvertire i genitori – FOTO

Hayley Lyons ha dovuto gestire una situazione difficilissima ed ha deciso di condividere la sua esperienza su Facebook. Il suo bimbo ha contratto la varicella e, per contrastarla, alcuni medici gli hanno prescritto l’ibuprofene: farmaco antinfiammatorio che ha provocato seri danni alla pelle del piccino. I danni della cura sono stati documentati dalla giovane mamma con alcuni scatti terminati sul noto social. Le sue condizioni sono peggiorate con l’infezione batterica che ha colpito il sistema immunitario. All’Alder Hey Hospital è stato spiegato a Hayley che qui medici non avrebbero dovuto somministrare l’ibuprofene al bimbo. Infatti, con la varicella, le pustole affondano ancora di più nella pelle utilizzando quel farmaco. Per fortuna il piccolo si è ripreso completamente. Il post di mamma Hayley è diventato subito virale: 350 mila condivisione in meno di 48 ore. CONTINUA A LEGGERE   

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“Voglio sentire le sirene dell’auto dei carabinieri”. L’ultimo desiderio di un bambino al Santobono

Purtroppo non tutti i bambini vivono un’infanzia serena e tranquilla. Alcuni sono costretti sin da piccoli, a subire duri colpi dal destino come la scoperta di malattie terribili. Oggi vi parleremo proprio di uno di questi bambini malato terminare nel reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale Santobono di Napoli.

Il bambino ha voluto esprimere un ultimo desiderio davvero commovente: “Voglio vedere l’auto dei carabinieri girare a sirene spiegate intorno l’ospedale”. Secondo il portale Teleclubitalia.it , il medico che finora si è preso cura di lui ha telefonato a un militare dell’Arma per chiedere se la cosa fosse possibile.
Ovviamente, il carabiniere non se lo è fatto ripetere due volte. Con una gazzella ha girato intorno all’ospedale napoletano facendo ascoltare le sirene al bambino, che ha assistito allo spettacolo dalla sua camere. Una scena davvero molto commovente.CONTINUA A LEGGERE

Neonato Abbandonato in un Presepe di una Chiesa

Il Natale è arrivato in anticipo in quella chiesa del Queens, alle porte di New York, nella quale il custode ha trovato un neonato abbandonato in un presepe che era stato allestito per le feste.
Lo hanno chiamato Gesù Bambino, è stato trovato nella chiesa del santo Bambino sulla collina di Richmond, nel quartiere newyorkese del Queens, avvolto in una copertina, poggiato nella mangiatoia, proprio come nostro Signore la mattina del 25 dicembre.
È nato a fine termine, e lo ha trovato il custode della chiesa Jose Moran, un uomo di 60 anni di rientro dal pranzo, intorno alle 13 dello scorso lunedì.
“Stavo spazzando la chiesa quando ho sentito il pianto di un neonato. Non gli ho dato molto peso, pensavo si trattasse di un bimbo che era in chiesa in compagnia di qualcuno.”
Così ha continuato a spazzare.
“Mi sono guardato intorno ma non c’era nessuno, questo mi ha incuriosito e ho seguito il pianto. Sono arrivato dove era stata allestita la natività per le feste natalizie… e non potevo credere ai miei occhi. Il neonato abbandonato in un presepe era avvolto da alcune copertine, aveva ancora il cordone ombelicale attaccato. Era proprio accanto alla Vergine Maria” racconta Jose al New Yor daily.

Il presepe era stato montato solo un’ora prima del ritrovamento del neonato.
Certamente chi lo ha abbandonato ha pensato che fosse un posto dove il piccolo non sarebbe morto di freddo.
Jose ha poi chiamato i soccorsi, e il piccolo è stato trasportato al Jamaica Hospital, e consegnato ai servizi sociali per le procedure amministrative, adesso si tenta di rintracciare la mamma.
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“Guardate mio Figlio, NON è Spaventoso… è Solo un Bambino”, l’Appello di una Mamma

Alice non aveva idea allora di cosa fosse la sindrome di Pfeiffer ma l’ha dovuto scoprire quanto è venuto al mondo suo figlio. Jameson è nato con una craniosinostosi, un raro disordine che consiste nella prematura saldatura delle ossa craniche, e che dà luogo a malformazioni del capo e tutta un’altra serie di disturbi, incluso in alcuni casi un ritardo grave dello sviluppo cognitivo .

CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER VEDERE LA FOTO

[nextpage title=”GUARDA LE FOTO DEL PICCOLO”]

Alice e Jameson hanno così intrapreso un “viaggio” come lo definisce lei stessa nel blog che ha creato. Un viaggio lungo, fatto non solo di sofferenza, ma anche di amore incondizionato nei confronti di questo suo figlio, così indifeso e piccolo. Ed è proprio di recente che questa mamma ha voluto pubblicare una sorta di lettera aperta, un messaggio che, sostiene, non riguarda esclusivamente Jameson, ma tutti i bambini che vengono presi in giro o emarginati a causa delle loro differenze. “Sono sicura – dice Alice che tanti genitori sapranno di cosa sto parlando. “ “Sono sicura che è un bambino simpatico, andiamo a conoscerlo”.
Basterebbe questo per crepare il muro di diversità, di sospetto e direi paura.

Staccano le macchine a un bimbo di 3 settimane in fin di vita ma non muore

Una vita davvero difficile quella di Samantha e Adam Baker, una coppia di genitori che, nel 2013, hanno dovuto prendere una drastica decisione riguardante la salute del figlio Harrison, affetto da meningite.
Nato nel dicembre 2012, il piccolo Harrison aveva solo 3 settimane di vita quando, una notte, ha cominciato a diventare inerte e così i genitori l’hanno portato di corsa in ospedale.
I dottori hanno avvertito subito la famiglia che il caso del bimbo era grave e, dopo una puntura lombare, è arrivato il verdetto: si trattava di meningite.
“L’hanno trasferito in un altro ospedale e non sapevano nemmeno se avrebbe superato quel viaggio” ha riferito la mamma.
Nonostante gli antibiotici la salute di Harrison ha continuato deteriorarsi finché i medici hanno annunciato che gli rimanevano solo 5 giorni di vita.
I genitori hanno quindi deciso di portarlo al Bluebell Wood Children’s Hospice dove il piccolo potesse morire serenamente tra le braccia dei genitori.
Qui il bambino è stato accudito molto bene e i genitori si preparavano a dargli l’estremo saluto prima di staccare il respiratore artificiale che lo teneva in vita.
Dopo aver spento le macchine il bimbo è riuscito a sopravvivere e a migliorare. Ora sta per compiere 3 anni e sta raggiungendo tutte le tappe fondamentali dello sviluppo. “Quando abbiamo spento il sostegno artificiale non ci saremmo mai aspettati che Harrison sopravvivesse. Ci si è spezzato il cuore quando ci hanno detto che nostro figlio sarebbe morto ma quando questo non è avvenuto ci è sembrato un miracolo“.
Nonostante quanto accaduto i medici hanno messo in guardia i Baker sul fatto che il figlio non avrebbe camminato o parlato. Le tac infatti mostravano che il cervello del piccino era morto.
“Ancora non crediamo a noi stessi quando lo vediamo camminare e parlare. Nessuno si aspettava che sopravvivesse e invece ha già raggiunto le tappe fondamentali” racconta la mamma via Mirror.
Il piccino si appresta ad andare alla scuola materna. “Vederlo correre e andare in bici è straordinario”.
Harrison è quasi sordo da un orecchio e ha una mezza paralisi cerebrale sul lato destro ma non lo direste mai guardandolo.
“Nostro figlio è pieno di vita non riusciamo a credere a quanto siamo fortunati”.
Ora la coppia è in attesa di un altro bimbo ma sia la mamma che il papà ammettono di non averne saputo molto in fatto di meningite, ma ora invitano tutti i genitori a fare attenzione.
“La meningite ha il sopravvento così in fretta, vorrei avvertire tutti i genitori di portare i figli in ospedale se sospettano ci sia qualcosa che non va. Harrison è diventato molle e ha perso l’appetito, ma non ha sviluppato nessun eritema“.
Naturalmente anche i sanitari del Blubell Hospital sono felici della ripresa di Harrison “nel nostro ospedale ci occupiamo dei bambini e offriamo l’intero sostegno a tutta la famiglia”.
Unimamme, voi vi siete commosse leggendo questa storia?