CLAMOROSO, RENZI LO HA ANNUNCIATO IN DIRETTA: “50 EURO IN PIÙ AL MESE”

Mancano ormai pochi giorni al referendum costituzionale del 4 dicembre. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, massimo promotore del “sì”, si gioca molto del suo futuro politico. Una delle ultime promesse in caso di vittoria riguarda le pensioni… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”L’annuncio di Renzi”]

“Aumento fino a mille euro. C’è la grande novità delle ricongiunzioni e cioè la possibilità di ricongiunzione delle pensioni anche per i professionisti”, questo l’annuncio del premier italiano… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il commento di Paragone”]

Sulla questione è intervenuto il conduttore de “La Gabbia”, Gianluigi Paragone: CLICCA QUI PER IL VIDEO 

+++ULTIM’ORA+++ PENSIONI, LA NOVITA’: via dal lavoro a 57 anni, ecco i nuovi requisiti

La proposta potrebbe essere inserita nella prossima Legge di Bilancio: pensione anticipata con opzione donna per chi compie 57 anni e 7 mesi entro il 31 luglio (un anno di più se lavoratrice autonoma)… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”I vantaggi”]

con la possibilità di accumulare i 35 anni di contributi unendo la contribuzione maturata in casse diverse. Sarebbe uno scenario vantaggiosa in senso temporale, ma potenzialmente negativo considerando… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Disoccupate”]

il ricalcolo degli assegni con il sistema contributivo. In ogni caso, sarebbe positiva per le disoccupate sopra i 50 anni di età o con problemi di salute e familiari. 

Referendum, un altro aiuto per Renzi: “Se vince il NO pensioni a rischio…”

Il tema delle pensioni legato a quello del referendum costituzionale del 4 dicembre. È lo scenario prospettato dal noto economista e soprattutto presidente dell’Inps, Tito Boeri. Come sottolineato ai microfoni della Stampa, la riforma prospettata dal referendum potrebbe… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Effetti potenzialmente importanti”]

sortire effetti “potenzialmente importanti. Penso al contrasto alle povertà: oggi se ne occupano Comuni e Regioni a macchia di leopardo, mentre lo Stato contribuisce residualmente con la carta acquisti. Ci vorrebbe un sistema di finanziamento nazionale affiancato da un cofinanziamento locale. Questo responsabilizzerebbe gli enti locali a controllare che i soldi vadano davvero a chi ha bisogno e a spingere chi può a lavorare. Un altro esempio… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Potere di regia statale”]

è la riforma degli strumenti per la concessione di assegni di invalidità: oggi la competenza è divisa fra noi e Asl con sovrapposizioni evidenti, lungaggini e contenzioso. Ipotizziamo di affidare tutto all’Inps: oggi è necessario mettere d’accordo tutte le Regioni, se il sì passa lo Stato riavrà il potere di regia”.

Pensioni, è arrivata la decisione del Governo: ecco tutte le novità

Novità in tema Pensioni d’oro: secondo la Corte Costituzionale, il prelievo sugli assegni di importo più elevato, secondo quanto recita nella nota ufficiale, “è giustificato in via del tutto eccezionale dalla crisi contingente e grave del sistema ed è sostenibile in quanto applicato sulle pensioni più elevate, da 14 a 30 volte superiori alle minime”. Ecco cosa chiarisce la Corte Costituzionale.CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

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La Corte costituzionale ritiene si possa parlare di “un contributo di solidarietà interno al circuito previdenziale, giustificato in via del tutto eccezionale dalla crisi contingente e grave del sistema”. Non è la prima volta che accade una cosa simile. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il parallelo con i vecchi governi”]

Come scritto sul sito Today.it, non è la prima volta che si verifica qualcosa di simile. Quando l’Italia era sotto il governo Berlusconi, infatti, fu varata una norma che prevedeva un prelievo di perequazione tra il 5 e il 15% sulle pensioni sopra i 90.000 euro lordi annui. Anche questa legge fu sottoposta ai giudici costituzionali, che nel giugno 2013 la dichiararono illegittima per due fondamentali ragioni: il fatto che il contributo toccasse solo una categoria, i pensionati; e la natura tributaria del prelievo. Al tempo il relatore della sentenza fu Giuseppe Tesauro. CONTINUA A LEGGERE

Fonte: Today.it