“In pensione dopo i 73 anni, non sarà poi così male…”

La generazione del 1980 rischia di andare in pensione in età molto avanzata. Le riforme Dini e Fornero insieme avrebbero fatto slittare l’età in cui congedarsi dal lavoro addirittura a 73 anni. Non è sicuramente una bella notizia, anche…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”I giovani di oggi”]

…perchè i giovani di oggi devono già sopportare il precariato e fare i conti con la disoccupazione. Le possibilità di pensionamento sono sostanzialmente tre. Ecco quali sono questi scenari previdenziali: PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Assegno di vecchiaia”]

Il primo riguarda l’assegno di vecchiaia: occorreranno 20 anni di contributi e un’età minima di 69 anni e 5 mesi, ma anche l’aver maturato una pensione non inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale (attualmente pari a 640 euro netti). PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Pensione anticipata”]

Per la pensione anticipata, poi, i requisiti si fanno naturalmente più stringenti: si può smettere di lavorare 3 anni prima, a 66 anni e 5 mesi, ma occorre aver maturato una pensione non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale (1.050 euro netti). PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Disoccupazione e salari bassi”]

E per chi non riesce a maturare quella cifra a causa di lunghi periodi di disoccupazioni e salari bassi, considerando gli adeguamenti automatici, l’età pensionabile si allunga addirittura a 73 anni e 5 mesi.

“In pensione a 70 anni, presto sarà obbligatorio. Non ci sono alternative…”

L’allarme lanciato dal presidente dell’Inps Tito Boeri è davvero grave. I conti dell’istituto non sono floridi e i giovani lavoratori vedranno sempre più come un miraggio la pensione e l’intervista rilasciata dal numero uno dell’ente…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Meccanismo intoccabile”]

…previdenziale non fa ben sperare:
“È pericolosissimo toccare ora questo meccanismo. Sia guardando in avanti, sia all’indietro. Pensiamo alle generazioni che hanno già vissuto questi adeguamenti, per esempio con l’aumento di 4 mesi scattato nel 2016 o prima ancora di 3 mesi scattato nel 2013.
C’è chi, per esempio, ha preso l’opzione donna con l’aspettativa che ci sarebbe stato l’aumento dei requisiti del 2019 e ha subito una penalizzazione. Ora tutti questi pensionati si troverebbero improvvisamente di fronte a una situazione che cambia. Mi aspetto che si organizzino per reclamare”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”67 anni bloccati dal 2021″]

Ecco cosa potrebbe accadere se si mantenessero i 67 anni bloccati dal 2021 in poi:
“141 miliardi di spesa in più da qui al 2035, quasi interamente destinati a tradursi in aumento del debito pensionistico implicito, dato che l’uscita prima del previsto non verrebbe compensata, se non in minima parte, da riduzioni dell’importo delle pensioni. Bisogna guardare all’età effettiva di pensionamento, che in Italia è più bassa che in Germania e della media europea. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”I dati di tre anni fa”]

I dati 2014 lo dimostrano: da noi si va in pensione appena sopra ai 62 anni, mentre in Germania a 65 anni. In prospettiva avremo invece un problema di pensioni troppo basse, soprattutto per le donne. Si rischia infatti di incentivare uscite anticipate, imposte dal datore di lavoro, con assegni molto leggeri perché calcolati su aspettative di vita lunghe”.

Compie 110 anni: “Sì auguri, ma dobbiamo pagarti ancora la pensione?” Lo Stato dice basta…

Maria Felix Nava è conosciuta da tutti come Dona Mariquita e ha appena compiuto 117 anni. L’anziana è infatti nata nel 1900 e vive attualmente in Messico: purtroppo non può festeggiare degnamente questa età tanto…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Pensione di anzianità”]

…incredibile, visto che la nazione centroamericana non consente a chi ha superato i 110 anni di ricevere la pensione di anzianità. Sembra un paradosso, ma è tutto vero: Dona Marquita non si è comunque persa…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Erogazioni delle banche”]

…d’animo ed è fortemente intenzionata a far valere i propri diritti. Sta ricorrendo contro quello che viene definito un regolamento senza senso, scagliandosi contro lo Stato e il sistema bancario che non eroga…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Sette anni di battaglie”]

…i soldi a chi supera una determinata età. Dopo ben sette anni di battaglie legali ha finalmente saputo che riceverà 110 dollari al mense come pensione: non è chiaro se gli arretrati siano stati versati, ma una piccola conquista c’è già stata.

“Io e mia madre viviamo con 600 euro al mese, ora rischiamo di finire per strada”

La storia di Michela D’Errico e di sua madre Maria ci fa capire come molti italiani, purtroppo, siano costretti a vivere con pochissimi soldi. Anche in presenza di invalidità quasi totali. Michela è una donna torinese di 40 anni ed è disoccupata, mentre Maria ha un’invalidità del 90%. Due anni e mezzo fa, racconta Michela a Torino Today, “mia sorella è venuta a mancare per un tumore al cervello. Era lei che provvedeva a tutto, aveva un buon lavoro. Da allora mia madre, già gravemente invalida, è caduta in depressione”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Senza lavoro e con pochissimi soldi”]

Da quel momento la situazione diventa buia, Michela perde anche il suo posto alla Protezione Civile: “Mi hanno licenziata per esubero di personale, lavoravo due volte a settimana per 150 euro al mese. Mi sono iscritta in tutte le agenzie possibili e immaginabili, ho collezionato tanti ‘le faremo sapere’, ma il lavoro non è arrivato”. Le due donne ora vivono con appena 600 euro al mese, la pensione percepita dalla madre. Tra affitto e bollette, rimangono solo 150 euro al mese per mangiare e vivere… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Cosa le aspetta”]

E poi ci sono 4 mila euro di arretrati per l’affitto: “Il 13 marzo il giudice dovrà decidere se concederci un’altra proroga o firmare lo sfratto esecutivo”. Nel secondo caso Michela non si aspetta granché: “Forse il Comune ci assegnerà una residence, ma lì, tra degrado e sporcizia, come faccio con mia madre? Una donna anziana e invalida non può stare in quel posto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Per dare un contributo”]

Se non ci fosse lei andrei sotto i ponti, o forse mi butterei sotto un autobus”. Michela spera almeno in una casa popolare: “Finora non avevo mai fatto domanda, non avrei mai immaginato di poter finire così. Anche i nostri parenti ci hanno abbandonato”. Per chi volesse dare una mano a Michela e Maria, può contattare il numero di telefono 366.4364845 per consegnare dei viveri o altri beni di prima necessità.

Ha lavoro per pochi mesi in Olanda, 50 anni dopo riceve una lettera: ECCO LA SUA PENSIONE!

Da giovane, Carlo Coco aveva vissuto una breve esperienza di lavoro in Olanda. A distanza di decenni, questo commerciante di Cagliari si è visto recapitare una lettera dal governo dei Paesi Bassi: “Egregio signor Carlo Coco, le comunichiamo che avendo lei compiuto i 65 anni di età ha diritto a ricevere il trattamento pensionistico relativo al periodo di lavoro prestato nei Paesi Bassi nel 1971. Il conteggio: 48 euro al mese. A seguire, le condizioni per incassarlo”. Stupito da questa comunicazione, Coco ha reagito così parlando con la moglie olandese… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Ma l’Inps…”]

“Ti sembra possibile che dopo quarantadue anni si siano ricordati di me? Hanno trovato anche il mio indirizzo di Quartu Sant’Elena”. Per riscuotere questo assegno però è necessario che l’Inps compili un modulo specifico e lo spedisca in Olanda: da questo momento passano due anni e Coco non riceve alcuna notizia sul suo assegno. Ecco allora che chiama un operatore in Olanda: “Signor Coco, non abbiamo ricevuto il modulo del suo istituto di previdenza, per questo non abbiamo potuto ancora spedirle quanto le spetta”. Coco contatta così l’Inps… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il lieto fine”]

che riconosce di non aver ancora spedito il documento. Una volta rimediata questa dimenticanza, ecco arrivare dall’Olanda il tanto atteso assegno con tanto di arretrati per il tempo perso dall’Inps. Alcuni mesi dopo, infine, Coco riceve un’altra lettera dai Paesi Bassi: “Egregio signor Coco, in base al provvedimento emanato dal nostro governo lei ha diritto a una rivalutazione del suo trattamento previdenziale pari al trenta per cento”.

Belluno, prigioniera del marito per 50 anni: “Aiutatemi, ho paura”

Vivere 50 anni soggiogata e nel terrore. Questo è accaduto a Annamaria Dal Col, una vita intera sottomessa alla violenza fisica ed psicologica del marito. La trasmissione Amore Criminale ha portato alla luce la storia dolorosa di questa sfortunata donna. Per Annamaria, 74enne di Santa Giustina, stanno arrivando gli aiuti del suo paese. [nextpage title=”Ecco come è costretta a vivere”]
La donna vive soltanto con 400 euro di pensione e per lei è stata aperta una raccolta fondi attraverso la pagina Facebook “Regala gratis quello che non ti serve più Belluno”. Il marito è ancora libero nonostante la condanna a tre anni di carcere. CONTINUA A LEGGERE

Pensioni anticipate: la proposta di Cesare Damiano ed i freni del governo

Se siete pensionati potrete tirare un sospiro di sollievo: Cesare Damiano ha proposto, come forse già sentito, propone l’uscita flessibile a partire dai 62 anni e con il massimo dell’8% di penalizzazione. Il parlamento sembra essere arrivato ad un punto di incontro, in quanto in queste ore si è riunita la Commissione Lavoro che cerca di mettere in campo un testo unico da presentare a Matteo Renzi e al suo esecutivo.

Anche l’ABI (l’Associazione Bancaria), ritiene sia giusta che si dia il via libera all’uscita anticipata e sostiene con interesse proprio la tipologia di proposta fatta da Cesare Damiano. Non sono mancati argomenti sulle disparità di trattamenti previdenziali e prossimamente saranno anche discussi gli argomenti relativi al riconoscimenti dei contributi figurativi per le donne che utilizzano il proprio tempo per attività di cura nei confronti di familiari colpiti da disabilità.
Insomma, è una settimana fondamentale per la riforma delle pensioni 2016. CONTINUA A LEGGERE
Fonte: Retenews24