E’ la madre peggiore del mondo: ecco cosa ha fatto ai figli

Jaime Primak Sullivan è stata “eletta” la madre più cattiva del mondo. Su Facebook ha spiegato quello che è successo: il suo gesto aveva come obiettivo soltanto l’educazione dei suoi bambini di 5, 7 e 8 anni. Dopo…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Bambini disperati”]

…aver acquistato loro dei gelati è uscita dal negozio e ha buttato il cibo nella spazzatura, facendo disperare i bimbi. Ecco la sua spiegazione:
“La ragazza che lavorava nella gelateria avrà avuto al massimo 17 anni, è stata gentilissima e ha dato loro i gelati. Nessuno di loro però l’ha guardata negli occhi e non ha ringraziato né lei, né me. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Urla isteriche”]

Così ho aspettato e ho contato fino a 10, poi siamo usciti. Subito dopo aver buttato i gelati, i bambini hanno iniziato a urlare in maniera isterica. Ho aspettato che la situazione si calmasse e poi ho parlato: ho spiegato loro che un giorno, se saranno fortunati, avranno un lavoro come quella ragazza. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Buone maniere”]

E vorrei che la gente li guardasse e li ringraziasse. Alla loro età si è già abbastanza grandi per saper comportarsi in maniera onesta e gentile, cerco di dar loro un’educazione decente e di insegnare le buone maniere, quindi mi aspetto che le mettano in pratica. E per questo oggi sono diventata la mamma più cattiva del mondo”.

Morti sul lavoro, un bollettino di guerra: “E’ l’anno peggiore”

Purtroppo gli infortuni sul lavoro restano un’emergenza: nei primi 8 mesi 2015 le denunce di infortuni mortali sono state 752, contro le 652 dello stesso periodo del 2014 (con un aumento del 15%). Per il presidente dell’Anmil Franco Bettoni si tratta di “una tendenza che se proseguirà vedrà l’anno in corso segnare una preoccupante inversione nell’andamento del fenomeno come non si verificava dal 2006”.
Il rapporto arriva in occasione della 65° giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro, promossa dall’Associazione nazionale tra i mutilati e gli invalidi del lavoro.

Per l’organizzazione l’unico modo per far fronte all’emergenza è una riforma della normativa, compresa la parte relativa agli indennizzi “per garantire a soggetti con gradi di invalidità comunque apprezzabili un sostegno economico per tutta la vita”.