“Prima devono morire i due bambini, poi posso provare a salvare la mamma”

schermata-2016-10-25-alle-20-33-36E’ accaduto tutto in pochi minuti ma Francesco Castro, un ragazzo di Catania, continua a non capacitarsi di come ha perso la compagna della sua vita. Ora cerca anche lui giustizia ma si sta scontrando con un vero e proprio muro…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Il ricovero in ospedale”]

Francesco aveva portato sua moglie, incinta di due bambini, in ospedale in quanto le sue condizioni, nonostante non fosse ancora scaduto il tempo per partorire, sembravano davvero critiche. E così era!! Purtroppo per la moglie e per lui si sono imbattuti in un obiettore di coscienza che avrebbe detto “Fino a quando i due bambini sono vivi non posso aiutarla”. Ecco le parole di Francesco…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Le urla di dolore”]

“Erano le 8 di sera, mia moglie urlava dal dolore da quasi dodici ore. Quando ho chiesto al medico di aiutarla, di fare qualcosa, mi ha risposto sono un obiettore di coscienza e non posso intervenire fino a quando c’è un battito di vita”. Francesco ha deciso di…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”La presenza di testimoni”]

Francesco ha deciso di denunciare il medico e la struttura ospedaliera, confermando la presenza di testimoni all’affermazione del medico che, in pratica, si rifiutava di intervenire su una sua paziente.

Una mamma partorisce l’11° bimbo: “Siamo ricchi dei nostri figli”

Undici figli… a soli 34 anni. Il piccolo Alfio è l’ultimo arrivato in una famiglia siciliana decisamente extralarge. Come racconta il Giornale di Sicilia, mamma Cristina si è sposata a 18 anni e nel 2000 ha dato alla luce Vito, il primogenito. “Abbiamo rinunciato ai piccoli lussi per sentirci “ricchi” di crescere tutti i nostri figli e per questo siamo felici di realizzarci vedendoli ogni giorno”, ha dichiarato la donna su Corriere.it… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La situazione in famiglia”]

Lei ha rinunciato al lavoro per poter crescere i figli, mentre il marito è un bracciante agricolo: “Per fortuna abbiamo una casa su due piani abbastanza capiente per tutti noi e non mi lamento. Mio marito si alza prestissimo per andare a lavorare in campagna e poi iniziano a svegliarsi i ragazzi a seconda degli orari in cui suona la campanella delle loro rispettive scuole”. In famiglia regna la solidarietà: “Ognuno di loro sa che deve aiutare il fratello più piccolo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La gioia dei figli”]

I più grandi, quando hanno saputo che ero di nuovo incinta, erano molto felici ma consapevoli della nuova responsabilità mentre i più piccoli giustamente erano festanti perché un fratellino più piccolo significa qualcuno in più con cui giocare”. Fondamentale anche il sostegno dei nonni: “Anche questa volta mi sono stati accanto”.

Mamma ha avuto un parto da record: 7 gemelli, oggi quasi maggiorenni

Adesso diciottenni i 7 ragazzi McCaughey, nel 1997, sono diventati famosi in tutto il mondo per essere i primi fratelli gemelli, sopravvissuti al parto tutti insieme. I medici temevano che i piccoli non avrebbero resistito ai primi giorni fuori dal … PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La loro storia”]

grembo materno, ma invece sono cresciuti in ottima salute e oggi sono tutti pronti per il college: “Gli anni sono scivolati via perché sono accadute tante cose. I ricordi, la gioia, le preoccupazioni. Questo è ciò che ci ha guidati dove siamo oggi ed è molto speciale”. I genitori, Bobbi e … PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La dura scelta”]

Kenny, dopo avere seguito un trattamento di fertilità, di fronte alla richiesta dei dottori di scegliere di abortire alcuni figli per dare più chance ai rimanenti, scelgono di lasciare la situazione così come è, affidando i bimbi alle … PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”La famiglia oggi”]

“mani di Dio”. La loro vicenda ha destato molto scalpore oltre che l’attenzione dell’allora Presidente Bill Clinton. La numerosa famiglia ha poi ricevuto molte donazioni: una casa da 5500 metri quadrati, un furgone, provviste e borse di studio per ogni college nell’Iowa.

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I medici iniziano il taglio cesareo e portano il bambino nel mondo: quando lo guardano da vicino…

Il suo sogno di diventare madre non è stato fermato dagli ostacoli fisici con cui è nata. Sheree Psaila è una ragazza di 22 anni che convive fin dalla nascita con l’Artrogriposti Multipla Congenita, una malattia che le impedisce di avere tono muscolare sugli arti superiori e inferiori… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il matrimonio, poi l’aborto”]

Un’altra malattia ereditaria le ha danneggiato invece la parte inferiore della spina dorsale. Questo però non ferma Sheree, che consegue gli studi e si sposa con il suo Chris. Purtroppo, la prima gravidanza viene interrotta da un aborto. Nonostante lo scetticismo dei medici… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Finalmente la gioia del primo figlio”]

Sheree è riuscita però a portare a termine la seconda gravidanza: Heyden è nato con un parto cesareo, pesa 2,5 kg e non presenta malattie o problemi fisici. La lotta piena di speranza di Sheree e Chris insomma è stata premiata.

Scopre il cancro in gravidanza ma rifiuta di abortire i suoi gemelli

Le avevano chiesto di interrompere la sua gravidanza, ma non ne ha voluto sapere Holly Tierney, ragazza 25enne a cui è stato scoperto un cancro mentre era incinta di due gemelli. Per sottoporsi alla chemioterapia, infatti, era necessario un aborto, ma la donna ha deciso di proseguire nella gravidanza:

“Sono grata ai medici che mi hanno spinta a fare i raggi X e un’ecografia visto che…

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[nextpage title=”La decisione”]
io ero pronta a tornare a casa pensando di aver stirato un muscolo. Non riuscivo a pensare di dover affrontare il cancro mentre ero incinta, questo era il mio incubo peggiore. Non potevo terminare la gravidanza, li avevo già sentiti scalciare e così pure il mio istinto materno
. Una volta capito che non avrei abortito i medici hanno spinto perché nascessero prematuri, ma io ho voluto che avessero almeno 30 settimane”.

Alla 29esima settimana di gravidanza, però, era….

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[nextpage title=”Il parto”]

arrivato il momento di procedere con il parto perché la situazione stava diventando insostenibile: “I miei bambini sono nati in sicurezza in agosto e sono stati portati in terapia intensiva, pesavano circa 1,3 Kg. Vederli per la prima volta è stata la miglior sensazione in assoluto. Non potevo credere che fossero miei”. Subito dopo è partito il ciclo di chemioterapia: “Sto attendendo di vedere le radiografie per capire se il trattamento sta funzionando”. E tutti noi facciamo il tifo per te.

Mamma morta di parto cesareo, i medici rigettano le accuse: “Lei sapeva di poter morire, quindi …”

Malasanità o tragico destino? Sta di fatto che siamo costretti a registrare ancora una morte di parto. Un’altra giovane mamma strappata alla vita e all’affetto dei suoi cari. Pochi giorni fa, un altro dramma: la scomparsa di Carmen, morta a ventiquattro anni anche lei di parto. Imma Minichino, 32 anni, è morta dando alla luce il suo quarto figlio, con il quarto parto cesareo. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggerel’incredibile dichiarazione dei medici [nextpage title=”Ecco la dichiarazione dei medici”]
Per questo decesso, in provincia di Napoli, sono ora indagati sei medici.I medici fanno già sapere di non sentirsi responsabili e che la donna sapeva che la sua era una gravidanza a rischio. Dal secondo Policlinico di Napoli, l’equipe del professore Vincenzo Martinelli, responsabile delle emergenze ostetriche e ginecologiche del Policlinico universitaria, respinge ogni accusa, ma si trova comunque sotto inchiesta. CONTINUA A LEGGERE

4 Gemelli Perdono la Mamma Subito Dopo il Parto

E’ successo tutto molto velocemente per Erica, 36 anni, che voleva solo il meglio per i suoi figli e sognava per loro un futuro roseo, un buon lavoro e ottimi studi.
Erica aveva casualmente conosciuto suo marito Carlos in una discoteca nel 2006. Dal loro amore era sbocciata già una vita che si era spenta però prematuramente a seguito di un aborto spontaneo.
Erica e Carlos si sono fatti forza a vicenda, soprattutto Carlos è stato molto vicino alla sua compagna che era rimasta devastata dall’evento e insieme hanno seguito le indicazioni dei dottori e proseguito per una gravidanza assistita. La giovane mamma in attesa si sentiva bene ed era stata felice anche se sorpresa di sapere che aspettavano ben 4 gemelli.
Il dottore consiglia ad Erica di non affaticarsi e Carlos fa di tutto affinché sia così, prendendosi carico di molte faccende oltre al suo lavoro per lasciare Erica più tranquilla possibile.
Durante il travaglio donna è assistita in modo impeccabile ma a seguito del parto dei 4 gemelli, le perdite di sangue sono cospicue, subentra un’emorragia che la porterà allo shock ipovolemico e alla morte in un’ora.
Carlos ricorda che prima di entrare in sala operatoria dovevano ancora decidere i nomi e con l’aiuto dei genitori ne avevano scelti tre: Tracy e Paisley per 2 femminucce e Carlos Jr. per l’unico maschietto. Anche l’ostetrica li rassicura dicendo che avrebbero avuto tutto il tempo per sceglierlo dopo e…invece questo tempo non c’è più stato.
Carlos ha deciso di chiamare l’altra gemella come la mamma: Erica.
Il parto con con taglio cesareo per i 4 gemelli sembrava essere andato bene e all’uscita dalla sala operatorio Erica aveva stretto anche la mano al marito ma poi dopo poco è suonato un allarme che ha fatto correre i medici nella stanza della neomamma che non è neppure riuscita a tenere in braccio i suoi piccoli.
Purtroppo la donna non ce l’ha fatta.

Muore Dopo il Parto: Mamma Malata si Spegne in Ospedale

Muore dopo il parto per una malattia rara.Una donna affetta da malattia genetica va incontro alla morte per il forte desiderio di maternità che supera tutto.
Gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore di Milano Francesco Cajani, sono al momento impegnati nella ricostruzione della storia clinica della donna protagonista di questa triste vicenda. Dieci giorni dopo avere messo al mondo il suo secondo figlio, Linda (il cui cognome non è stato reso noto per motivi di privacy) non ce l’ha fatta, e si è arresa alla sua patologia che la accompagnava dalla nascita: la sindrome di Ehlers-Danlos. Linda conviveva con questa rara malattia, la sindrome di Ehlers-Danlos, una malattia genetica che interessa 15 delle 23 coppie di cromosomi, e che comporta tutta una serie di sintomi a seconda dei tessuti che coinvolge, e in genere si presenta con iperlassità muscolare, cutanea e muscolo-scheletrica..
Pochi giorni fa Linda aveva messo al mondo il suo secondo figlio alla clinica Mangiagalli di Milano, un centro specializzato che la rassicurava, dove sperava che avrebbero monitorato la sua condizione, e che le avrebbero permesso di tenere in braccio i suoi bimbi.
Il piccolo nasce dopo un taglio cesareo, e sta bene.
Insieme tornano a casa. Poi però la sua sindrome torna a bussare alla porta di casa sua.Giovedì scorso Linda si sente male, ha dolore ad un fianco. Viene trasferita subito all’ospedale di Rho.Ad un controllo successivo i medici evidenziano un’anemia.
Poi altre analisi: la tac mostra un’emorragia di un vaso vicino alla vena aorta.
Linda viene portata in sala operatoria per essere sottoposta ad un intervento che possa arginare il flusso sanguigno.
Linda viene poi trasferita in rianimazione, ma non ce la fa, e muore dopo il parto per una malattia rara che le ha presentato il conto troppo presto.