Lo scorso 3 febbraio Tiziana Mangano, una ragazza di Cinisello Balsamo (provincia di Milano), morì in un incidente stradale: la sua Fiat 500 si andò a schiantare contro il guard-rail sul raccordo di Rogoredo. In particolare, un pezzo della struttura entrò dal finestrino e si conficcò nel fianco della giovane. Proprio su questo punto, la procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]
Accogliendo così la posizione del fratello della vittima, Roberto: “L’ipotesi di reato è omicidio colposo e l’inchiesta è stata aperta al momento contro ignoti, ma non si esclude che nel giro di pochi giorni questo ‘contro ignoti’ possa essere chiamato in un altro modo, ovviamente non si intende una persona fisica”. L’ipotesi è quella di chiamare in causa la società responsabile di quel tratto di autostrada, riguardo alla mancata riparazione del guard-rail, che secondo alcuni testimoni risultava già danneggiato… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]
Il fratello nega l’ipotesi che la sorella stessa al cellulare al momento dell’impatto: “Il suo cellulare, che è stato sequestrato, era appoggiato sul portaoggetti del cruscotto. Ho chiesto a tutti i suoi amici, nessuno era in contatto con lei al telefono in quei momenti. Ma anche se fosse stato, in auto usava il Bluetooth. Non avrebbe mai guidato parlando con il telefono in mano. L’automobilista che si trovava dietro a mia sorella ha visto la Cinquecento, che non andava troppo veloce, sbandare e fare due testacoda prima di finire contro il guardrail già a pezzi. Se fosse stato a posto, Tiziana sarebbe uscita dalla macchina con le sue gambe e avrebbe semplicemente chiamato il carro attrezzi”.