La rabbia dei genitori: “I nostri bambini costretti a pregare Allah!” – VIDEO

I genitori di una scuola elementare di Zwolle, nei Paesi Bassi, non l’hanno presa per niente bene. E con loro, il deputato Harm Beertema. Per i suoi studenti, infatti, questo istituto ha previsto una visita alla vicina moschea… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La visita”]

dove l’imam locale ha spiegato loto come pregano i fedeli musulmani: i bambini stavano in piedi su un lato della stanza, le bambine sul lato opposto. Il video di denuncia pubblicato sui social da Beertema è diventato subito virale… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le reazioni”]

Uno dei genitori dei bambini coinvolti ha invece raccontato: “Di recente ho scoperto che mio figlio è stato costretto a cantare ‘benvenuto, benvenuto rifugiato’, al posto delle canzoni di Natale”. Insomma, il tema del multiculturalismo rimane sempre molto delicato.

Ha lavoro per pochi mesi in Olanda, 50 anni dopo riceve una lettera: ECCO LA SUA PENSIONE!

Da giovane, Carlo Coco aveva vissuto una breve esperienza di lavoro in Olanda. A distanza di decenni, questo commerciante di Cagliari si è visto recapitare una lettera dal governo dei Paesi Bassi: “Egregio signor Carlo Coco, le comunichiamo che avendo lei compiuto i 65 anni di età ha diritto a ricevere il trattamento pensionistico relativo al periodo di lavoro prestato nei Paesi Bassi nel 1971. Il conteggio: 48 euro al mese. A seguire, le condizioni per incassarlo”. Stupito da questa comunicazione, Coco ha reagito così parlando con la moglie olandese… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Ma l’Inps…”]

“Ti sembra possibile che dopo quarantadue anni si siano ricordati di me? Hanno trovato anche il mio indirizzo di Quartu Sant’Elena”. Per riscuotere questo assegno però è necessario che l’Inps compili un modulo specifico e lo spedisca in Olanda: da questo momento passano due anni e Coco non riceve alcuna notizia sul suo assegno. Ecco allora che chiama un operatore in Olanda: “Signor Coco, non abbiamo ricevuto il modulo del suo istituto di previdenza, per questo non abbiamo potuto ancora spedirle quanto le spetta”. Coco contatta così l’Inps… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il lieto fine”]

che riconosce di non aver ancora spedito il documento. Una volta rimediata questa dimenticanza, ecco arrivare dall’Olanda il tanto atteso assegno con tanto di arretrati per il tempo perso dall’Inps. Alcuni mesi dopo, infine, Coco riceve un’altra lettera dai Paesi Bassi: “Egregio signor Coco, in base al provvedimento emanato dal nostro governo lei ha diritto a una rivalutazione del suo trattamento previdenziale pari al trenta per cento”.

Gli olandesi aprono la portiera della macchina in modo strano. Ma quando capirai perché, lo farai probabilmente anche tu.

schermata-2016-10-20-alle-20-21-56In tante città i ciclisti hanno una grande paura, cioè che gli automobilisti aprano all’improvviso la portiera dell’auto e li colpiscano in pieno. A volte non si ha tempo di spostarsi e gli incidenti possono essere anche mortali. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Come aprire la portiera”]

Il modo migliore per evitare tutto questo è cambiare la mano con cui si apre la portiera: questo vuol dire usare la destra se si è alla guida, usare la sinistra se si siede nel posto del passeggero. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”L’esempio dell’Olanda”]

Così si gira il corpo e si guaerda con maggiore attenzione se ci sono biciclette in strada che passano in quel momento. In Olanda, paese con tantissimi ciclisti e dunque questo genere di misure è molto importante. [nextpage title=”I principali vantaggi”]

Questa tecnica viene insegnata persino nelle scuole guida e non sarebbe male imitarla. Viene definita non a caso “manovra all’olandese” e i vantaggi sono davvero importanti in termini di sicurezza.

Questo cane maltrattato, con la schiena rotta, striscia verso la giovane donna. Lei non riesce a lasciarlo lì

Si trovavano in vacanza a Creta e, mentre percorrevano una strada deserta, Kiara Ljzendoorn e la sua famiglia hanno bruscamente inchiodato. In mezzo alla carreggiata c’era un cane in condizioni disperate. “La sua zampa era completamente paralizzata. Aveva un rigonfiamento evidente sulla schiena, dove la sua spina dorsale era rotta. Abbiamo fermato l’auto, così che potesse spostarsi dalla strada, ma lui è rimasto lì”, racconta Kiara. Clicca sul punto 2 dell’indice per scoprire cosa è accaduto al cane [nextpage title=”Ecco dove vive ora il povero animale”]
Il cane viveva in un capanno abbandonato e, proprio nei paraggi dello stesso, qualcuno ha fatto volutamente male al povero animale. Così nei giorni successivi Kiara si dirige al capanno per dare da mangiare al cane, che decide di chiamare “Fos,” che in greco significa “luce” o “radiosità”. Un veterinario confermerà i terribili abusi subiti. La donna non se la sente di abbandonarlo e decide di portarlo a casa sua, in Olanda. “Riesce a camminare meglio e il gonfiore si è ridotto”, dice Kiara. “Ha ancora paura degli uomini anziani e dei gatti”. CONTINUA A LEGGERE