Fabrizia, Giulio e Valeria perdonateci per non avervi protetto dall’odio

Si è purtroppo ampliato l’elenco dei giovani italiani che guardavano al futuro con fiducia e hanno trovato la morte all’estero a causa del terrorismo. Dopo Valeria Solesin e Giulio Regeni, stiamo ancora piangendo…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Fabrizia Di Lorenzo”]

…Fabrizia Di Lorenzo, deceduta a Berlino a causa di un tir impazzito. Ogni storia è diversa, ma non ci si può non commuovere. Valeria è morta a Parigi mentre assisteva a un concerto degli Eagles of Death…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”La strage di Parigi”]

…Metal all’interno del Bataclan. Giulio si trovava in Egitto per alcuni studi universitari e la sua morte atroce e barbara è ancora avvolta dal mistero. Per immaginare il calvario si può dire che la…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Il riconoscimento di Giulio”]

…madre ha riconosciuto il cadavere solamente dalla punta del naso. Infine c’è Fabrizia, il cui funerale si è appena svolto a Sulmona, dove doveva tornare per le feste Natalizie. Una lista di nomi che deve interrompersi al più presto.

La moglie muore a Parigi, Antoine Leiris scrive ai terroristi: “Non avrete il mio odio”

“Non avrete il mio odio”. Antoine Leiris si rivolge così, in un lungo post su Facebook, ai terroristi che venerdì sera hanno ucciso sua moglie al Bataclan.
Leiris, giornalista di cinema per France Bleu, padre a 34 anni di un bambino di appena 17 mesi, si è ritrovato improvvisamente solo, dopo la morte di Helene, l’amore della sua vita. Eppure, nonostante il dolore, Leiris ribadisce nella sua lettera aperta: “Non avrete il mio odio”. Ecco la sua lettera molto commovente.
“Venerdì sera avete rubato la vita di un essere eccezionale, l’amore della mia vita, la madre di mio figlio, ma non avrete il mio odio. Non so chi siete e non voglio saperlo, siete delle anime morte. Se questo Dio per il quale vi uccidete ciecamente ci ha fatto a sua immagine, ogni proiettile nel corpo di mia moglie sarà stata una ferita nel suo cuore. Allora no, non vi farò il regalo di odiarti. Ve lo meritereste, tuttavia rispondere all’odio con la rabbia sarebbe cedere alla stessa ignoranza che ha fatto di voi quello che siete. Volete che io abbia paura, che guardi i miei concittadini con un occhio diffidente, che sacrifichi la mia libertà per la sicurezza. Ma avete perso. L’ ho vista stamattina. Alla fine, dopo notti e giorni d’attesa. Era bella come quando è uscita quel venerdì sera, bella come quando mi sono innamorato di lei dodici anni fa. Naturalmente io sono devastato dal dolore, vi concedo questa piccola vittoria, ma sarà di breve durata. So che lei sarà con noi ogni giorno e che ci ritroveremo in questo paradiso delle anime libere a cui non voi non avrete mai accesso. Siamo due, io e mio figlio, ma siamo più forti di tutti gli eserciti del mondo. Pertanto non ho più tempo da dedicarvi, devo andare da Melvil che si risveglia dal suo pisolino. Ha 17 mesi appena, deve fare la sua merenda come tutti i giorni, poi andremo a giocare come tutti i giorni e per tutta la sua vita questo bambino vi farà l’affronto di essere libero e felice. Perché no, non avrete neanche il suo odio.”