“Negozi aperti nei festivi e h24? Un incubo, è ora di dire basta…”

“Le liberalizzazioni sfrenate ci stanno impoverendo”. È l’incipit del lungo messaggio che Luigi Di Maio ha pubblicato su Facebook. Il vicepresidente della Camera ed esponente di spicco del Movimento 5 Stelle ha puntato l’indice contro l’apertura nei festivi e h24 di centri commerciali, supermercati e negozi: “In questi giorni si discute degli orari di lavoro dei dipendenti dei centri commerciali, ed è giusto ricordare che anche i commercianti delle città italiane insieme ai loro dipendenti ormai sono costretti ad inseguire questo ritmo forsennato di lavoro, dettato dai megastore… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Con l’eliminazione degli orari di chiusura degli esercizi commerciali ad opera di Monti e del Pd, si sono messe in competizione piccole botteghe e grandi centri commerciali, ognuno può restare aperto quanto vuole, scatenando una concorrenza al ribasso che ha ottenuto come unico risultato lo sfaldamento del nucleo familiare del negoziante e dei dipendenti, lontani dalla famiglia 7 giorni su 7. Le liberalizzazioni sfrenate hanno fallito, dovevano essere il volano dell’economia, ci stanno rendendo addirittura più poveri… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

i livelli di povertà relativa aumentano tra coloro che lavorano (sembra un paradosso) e tra questi ci sono tanti dipendenti dei centri commerciali e degli esercizi commerciali. Al dibattito sul tema degli orari di apertura e chiusura, va anche affiancato il tema dell’e-commerce. E’ inutile finger di non vedere, presto la vendita online renderà questi megacentri commerciali sempre più inutili, e i loro dipendenti indirizzati verso altre mansioni, tra cui la consegna a domicilio”.

Negozi cinesi, perfino i finanzieri sono rimasti basiti: la scoperta angosciante

La Finanza di Padova ha intensificato i controlli a tutela del mercato e dei consumatori, soprattutto i più piccoli, per prevenire il commercio di prodotti non sicuri o recanti marchi mendaci, come ad esempio maschere, costumi ed accessori per i travestimenti. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Le attività commerciali controllate”]

Le fiamme gialle hanno individuato una serie di attività commerciali operanti nel Centro Ingrosso Cina di Padova e nelle zone adiacenti. Cinque di esse, specializzate nell’importazione di prodotti a basso costo dal sud-est asiatico, sono state accuratamente ispezionate, al fine di verificare la conformità dei beni messi in vendita ai requisiti essenziali e specifici di sicurezza previsti dalla normativa comunitaria e nazionale. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Sequestro ingente”]

Le operazioni hanno portato complessivamente al sequestro di oltre 170mila articoli, per lo più destinati ai bambini, tra cui maschere, costumi, parrucche, “scherzi di carnevale”, confezioni di coriandoli e altri accessori, come bastoncini d’incenso, per il mancato rispetto delle norme previste dal Codice del consumo ed in materia di sicurezza giocattoli. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Marchio obbligatorio”]

Norme che prescrivono, oltre alla marchiatura obbligatoria di conformità europea CE, che attesta che la produzione, l’importazione e la vendita del prodotto su cui la marcatura è apposta è avvenuta in conformità a quanto prescritto dalle norme europee, anche specifiche indicazioni sulle generalità del fabbricante o dell’importatore, sulle fasce d’età a cui il gioco è destinato, sulle precauzioni e istruzioni d’uso. Il valore di mercato dei prodotti sequestrati ammonta ad oltre mezzo milione di euro.

Gli immigrati non vogliono il Natale. Il gesto vergognoso nella città italiana

Poco più di un mese. Il Natale si sta avvicinando velocemente anche quest’anno e in tante città italiane si cominciano a vedere le prime luminarie che abbelliscono i negozi, per non parlare di panettoni e…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Atmosfera natalizia”]

…pandori già in vendita nei supermercati. L’atmosfera comincia dunque a sentirsi e le tradizioni vengono rispettate in pieno. Gli italiani non rinunciano ai simboli di quella che è la festività più amata, ma…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Stranieri e tasse”]

…non tutti sono d’accordo. A Lambrate, quartiere della periferia Est di Milano, molti stranieri hanno rifiutato di pagare la tassa auto-assegnata dai proprietari dei negozi per montare luci e…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Niente decorazioni”]

…decorazioni. Il gesto non è piaciuto e sta offendendo: i negozianti stranieri non vogliono partecipare al Natale, anche se probabilmente beneficeranno dei maggiori incassi di questo periodo, votato come sempre al consumismo.