Karkadè: proprietà, benefici e controindicazioni

Avete mai sentito parlare del karkadè? Si tratta di un fiore di bosco che ha tantissimi benefici per il nostro organismo. Quali?
1. Riduce la pressione.
2. Depura l’organismo.
3. Aiuta la digestione.
4. Diuretico.
5. Antisettico.
6. Antiossidantee.
7. Combatte la pressione alta.
8. Aiuta la digestione.
9. Cura infezioni urinarie.
10. Dà sollievo alla pelle irritata.
11. Depura l’organismo.
12. Scioglie il grasso in eccesso.
Con il karkadè si può preparare un infuso che viene anche chiamato tè rosso, infuso d’ibisco o tè dell’Abissinia. È una bevanda, quella che ne verrà fuori, dal colore rosso intenso ma il suo sapore sarà un po’ acidulo.
Potrete preparare la bevanda salutare con 250 ml di acqua bollente e una bustina di infuso, o due cucchiaini di preparato essiccato. Dovrete poi lasciarlo a riposo per almeno 10 minuti. Potrete berlo dopo ogni pasto come preferite, caldo o freddo. Non esagerate. Bevete al massimo 3 tazze!CONTINUA A LEGGERE
Fonte:Fanpage

Leucemia: è rivoluzione nella Medicina

Finalmente una buona notizia in campo medico. I ricercatori italiani dell’istituto San Raffaele di Milano e dell’Università di Milano e di Monaco, sarà a breve possibile combattere e sconfiggere la leucemia. Si tratta di un cura che prevede l’utilizzo di un vaccino attraverso i linfociti T, inoltre questo vaccino potrebbe anche evitare la ricomparsa della terribile malattia.
I pazienti, attraverso questa cura, ricevono cellule immuni “killer” che mirano le molecole connesse alla malattia, distruggendole. Il gene è TK è stato anche definito “suicida”. Questa cura è stata su paziente sui quali è stato trapianto il midollo osseo di un donatore familiare parzialmente compatibile. Il donatore ha fornito loro anche i linfociti T, modificati però geneticamente e trasformati quindi nel gene suicida TK che ha fornito loro un sistema immunitario nuovo che non solo è riuscito a combattere la leucemia, ma ha difeso il paziente da eventuali ricadute.
Una buona notizia non credete?CONTINIUA A LEGGERE
Fonte:

Addio al reflusso esofageo: ecco i rimedi naturali

La gastrite è un’infiammazione della mucosa dello stomaco. I suoi sintomi più comuni sono il dolore e bruciore di stomaco. In commercio, esistono tantissimi farmaci che aiutano a combattere questo disturbo ma ci sono anche tanti rimedi naturali che vi vogliamo consigliare.
SUCCO DI PATATA
Sbucciare le patate, grattugiarle e spremere fino a lasciar fuoriuscirne il succo (latte). Prendetene un cucchiaio a digiuno o 30 minuti prima dei pasti. Questo succo può essere consumato quando si avvertono dolori perché allevia immediatamente i sintomi. Per il bruciore di stomaco: prenderlo una volta al dì per una settimana. Per la gastrite: una volta al dì per due settimane. Per l’ulcera: prendere una volta al dì per più di un mese.
SUCCO DI CAVOLO
Ingredienti 1 cavolo; acqua; zucchero di canna;
Preparazione Cuocere il cavolo con la quantità di acqua che si desidera, filtrare il succo in un bicchiere, addolcire e bere. Il succo va bevuto a digiuno, mezz’ora prima dei pasti.

Giradito: cos’è e come curarlo

Se il vostro dito si gonfia, infiammandosi nella zona vicino all’unghia, potrebbe trattarsi di giradito (o patereccio), una fastidiosa infezione che può colpire un dito della mano o l’alluce del piede. Scopriamo come riconoscerlo e i rimedi per curarlo.
Il giradito (o patereccio) è un’infezione batterica che colpisce il dito di una mano, principalmente il pollice, o, più raramente, l’alluce del piede. I microrganismi più spesso coinvolti sono lo Streptococcus pyogenes o l’escherichia coli, in casi più rari può essere causato da Candida albicans o Herpes simplex. Il dito affetto da patereccio si presenta rosso e gonfio nella zona vicino all’unghia e di solito guarisce entro pochi giorni ma, se viene trascurato, può favorire la formazione di pus che potrebbe far estendere l’infiammazione anche ad altri strati della pelle. Ma vediamo quali sono i fattori che aumentano il rischio di contrarre questa infiammazione e i rimedi per curarla.

Cause del giradito
Lo sviluppo del giradito è favorito da piccole ferite o schegge che penetrano nei tessuti molli delle dita. Chi ha l’abitudine di mangiarsi le unghie e le pellicine (onicofagia) è più predisposto a questo tipo di infezione dato che le piccole ferite sono terreno fertile per i batteri. Quando l’infezione riguarda l’alluce del piede può essere causata da microferite (dovute magari ad una pedicure poco accurata) o da un ambiente troppo umido (ad esempio scarpe che non lasciano traspirare bene il piede). Ci sono categorie più predisposte a sviluppare questa infezione come: parrucchieri, lavapiatti, baristi o anche le casalinghe, cioè quelle persone che, principalmente per motivi di lavoro, devono tenere per molte ore al giorno le mani a contatto con l’acqua rendendo la pelle più predisposta ad attacchi esterni.
ìLa terapia da adottare per la cura del patereccio si basa sulla causa che ha scatenato l’infezione. Se è di natura batterica allora si utilizzeranno antibiotici in pomata da utilizzare almeno due volte al giorno o secondo consiglio medico. Se invece l’infezione è scatenata da un fungo applicheremo una pomata antimicotica.
Il ricorso a rimedi naturali può essere un valido aiuto per alleviare bruciore e gonfiore e per disinfettare la zona interessata.
Acqua e sale: è il primo e il più semplice rimedio che aiuta a ridurre il gonfiore e a disinfettare (grazie alla presenza del sale). Basta immergere la parte interessata in acqua tiepida e sale per circa 10 minuti almeno tre volte al giorno.
Aglio e cipolla: bisogna creare un composto con cipolla e aglio frullati nell’acqua e applicarlo sulla zona interessata un paio di volte al giorno.
Olio di tea tree: le sue proprietà antibatteriche e antimicotiche possono essere un valido aiuto per la cura del patereccio. Diluire tre o quattro gocce di olio di tea tree in olio di oliva e spalmarlo sul dito interessato e avvolgere con una garza. Ripetere un paio di volte al giorno.
Malva: è ottima per lenire bruciore e gonfiore. Effettuare impacchi di malva fredda o immergere il dito direttamente nell’infuso per circa 15 minuti.

5 rimedi naturali per eliminare le macchie solari sulla pelle

L’eccessiva eccessiva al sole o l’ abuso di lampade solari può portare alla comparsa di antiestetiche macchie solari. Ecco 10 idee fai da te per schiarire le macchie solari.

Le zone più colpite sono ovviamente quelle più esposte al sole come viso, mani, collo e decolletè. Ecco alcuni rimedi naturali al 100% che vi daranno la possibilità di avere la pelle come quella di un tempo. Come?

  1. Il limone contro le macchie solari: grazie alle sue proprietà sbiancanti, se applicato direttamente sulle macchie eliminerà le cellule morte rendendo la pelle più luminosa e schiarendo piano piano la macchia. Crea un impacco con qualche goccia di limone e alcune gocce di acqua di rose e applicalo nelle zone interessate la sera prima di andare a dormire.

  1. Per eliminare le macchie solari prova l’aloe vera: la costanza è fondamentale per vedere un buon risultato, ma ti basterà creare degli impacchi con questo gel per vedere a poco a poco la macchia schiarirsi.
  2. Usa la genziana per schiarire le macchie solari: Se ami i rimedi di bellezza fai da te puoi creare a casa tua un decotto di genziana; in erboristeria troverai la radice di genziana essiccata e dovrai versarne un cucchiaino in una tazza di acqua bollente lasciandola in infusione prima di filtrarla. Una volta raffreddata potrai applicarla nei punti critici e le macchie saranno a poco a poco schiarite.

4.Gli oli essenziali per combattere le macchie: Se non hai il tempo per un impacco, aggiungi alla tua crema idratante l’olio essenziale di carota e l’olio essenziale di sedano: ne basterà una goccia applicata quotidianamente per evitare che le macchie solari diventino più evidenti.

  1. La maschera schiarente per le macchie solari: unisci un vasetto di yogurt bianco a 6 cucchiai di farina d’avena, 5 cucchiai di aceto di mele, 2 di gel di aloe vera e qualche goccia di succo di limone. Amalgama il tutto e applica il composto sul viso lasciandolo agire 15 mingi prima di risciacquare con acqua tiepida.