Il giornalista Dylan Winter ha inventato un metodo di riscaldamento fai da te che taglierà drasticamente le bollette energetiche. Con l’arrivo di un inverno così freddo è proprio la soluzione ideale. Si tratta di riscaldare la propria abitazione utilizzando dei lumini bianchi (da Ikea a 5,50 euro per 24 pezzi) posti all’interno di uno stampo per plumcake in metallo e due vasi di terracotta di dimensioni differenti, ecco un riscaldamento fai da te e low cost per combattere il grande freddo in arrivo.
Il metodo inventato e spiegato in un video da Winter, utente youtube sotto il nome KeepTurningLeft, sfrutta il principio dei moti convettivi per cui l’aria calda tende a salire.Infatti un circolo d’aria riscaldata propaga dalle candele poste sul fondo del contenitori attraverso il foro scoperto dei vasi, il più piccolo posto all’interno del più grande ed entrambi a testa in giù. Il sistema funziona perchè le particelle di gas calde generate dalle candele sono più leggere dei gas presenti nell’aria e tendono dunque a risalire verso le zone più fredde. Così Mr Winter è riuscito a rendere caldo un ambiente di 20 metri quadrati per più di otto ore al giorno e con meno di 15 centesimi! Provare costa, in questo caso, pochissimo!!
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Bambini e tumore: l’80% si salva con meno danni
Purtroppo il numero di bambini malati di tumore aumenta ogni anno di più ma durante il 51° congresso della Società Americana di Oncologia Clinica (Asco) sono stati analizzati e resi noti i dati dello studio e si basa sui dati del grande studio Childhood Cancer Survivor Study, finanziato dal National Institute of Health americano. Sono state seguite le storie cliniche e personali di 34 mila bimbi che sono stati affetti da tumore.
Hanno partecipato allo studio 31 ospedali canadesi e degli Stati Uniti.
Non solo si è confermato che, allo stato attuale, nel caso di bambini e tumore oggi la malattia può essere sconfitta nell’80% dei casi con sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi, ma vi sono anche altri dati ottimistici da considerare.
Guarire è già un risultato molto importante e la cui ampiezza auspichiamo possa ulteriormente migliorare ma le grandi speranze sono anche sui risultati a lungo termine.
Molto spesso succedeva che anche i bimbi guariti subissero poi danni a lungo termine che potessero diminuire la qualità della loro vita o addirittura spegnerla a causa di ulteriori malattie o debilitazione o anche una recidiva del tumore stesso.
Pare invece che le terapie siano migliorate tante da abbattere in modo consistente il tasso di mortalità dovuto a complicanze successive.
Naturalmente gli stessi ricercatori sostengono che si debba andare avanti nel monitorare la situazione tra bambini e tumore, per scandagliare in modo ancora più attento e fruttuoso le implicazioni tra la tempistica della diagnosi, il sorgere della malattia, le varie tipologie e terapie applicabili.