Una mamma ha voluto condividere la foto straziante della figlia che sta per morire di Meningite

Quella che oggi vi racconteremo è la storia di Jenny e Neil Burdett, daL Kent, una coppia inglese che ha dovuto affrontare una bruttissima notizia: la morte della loro figlia di nome Faye: la bambina aveva solo un’escoriazione sulla fronte quando andò dai medici e scopri l’amara verità.

La bimba aveva contratto una forma mortale di meningite B. nonostante il dolore, i genitori della piccola Faye vogliono condividere questa loro esperienza per rendere più nota questa malattia e mettere in guardia tutti sulle sue conseguenze mortali. La foto è veramente straziante.CONTINUATE  LEGGERE

bimba meninite

Morto di meningite a Milano, è allarme in tutta la città

Un giovane milanese, Michael Palazzo, è morto per meningite. In città è scattato l’allarme: l’Asl milanese cerca i clienti del bar Patchouli Cafè e delle discoteche Amnesia e Karma, abitualmente frequentati dal ragazzo deceduto, per sottoporli alla profilassi medica. Allarme esteso anche per il bar Merenderia e per le scuole elementari Moro e Capponi.
A comunicare il decesso e le cause – sepsi meningococcica – è stato il reparto malattie infettive dell’Asl, l’Azienda sanitaria locale, che adesso è sulle tracce dei clienti del bar Patchouli Cafè e delle discoteche Amnesia e Karma, abitualmente frequentati dal ragazzo, per sottoporli alla profilassi medica.
Si cerca chi abbia avuto stretti contatti con il malato nei 10 giorni precedenti la malattia: anche tramite social network è importante far diffondere questo messaggio.

Meningite, bimba di 3 anni infetta A Pisa l’Asl 5 si prepara per profilassi

Martedì una piccolissima bimba di soli 3 anni è stata ricoverata in serata all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze per un caso di meningite. La piccola, che attualmente è ricoverata in prognosi riservata, è originaria di Pisa. Sottoposta a tutti gli esami di tipizzazione, è risultata positiva al meningococco di tipo B.
La bambina frequenta la scuola materna di Ghezzano (Pisa), nel comune di San Giuliano Terme.

L’Als di riferimento, la 5 coordinata da Emanuela De Franco, ha fatto sapere che si “sanno eseguendo la profilassi su tutti quanti sono entrati in contatto con la piccola paziente”.
La De Franco ha ricordato, inoltre, che per i bambini nati dal 2014 il vaccino è gratuito e che la vaccinazione contro la meningite B è fortemente raccomandata.

Vaccino Meningococco: la testimonianza di una mamma

È bene fare chiarezza su una malattia come la meningite: per il Ministero della Salute la meningite è di solito una malattia di origine infettiva che può avere tre diverse origini: virale, batterica o fungina. L’ultima eventualità riguarda un numero bassissimo di casi e si sviluppa in soggetti con gravi carenze del sistema immunitario, può avere conseguenze molto gravi.
La meningite di origine virale ha, nella maggior parte dei casi, un esito assolutamente benigno, è la più comune e si risolve dopo 7-10 giorni, si parla spesso in questi frangenti di herpesvirus ed enterovirus.
La meningite batterica è invece la forma più grave, benché più rara e si distinguono tre ceppi maggiormente diffusi: quello del Meningococco, Pneumococco e Haemophilus influenzae di tipo b (Hib). Quest’ultimo, proprio grazie alla vaccinazione proposta, conta ora una riduzione di casi massiccia, mentre, fino alla fine degli anni novanta era la causa più comune di meningite nei bambini fino a 5 anni.
Va da sé che si è valutato lo studio di strategie atte a ridurre i casi derivanti anche da infezione di meningococco e pneumococco.
In Italia sono attualmente disponibili tre tipi di vaccini anti-pneumococco offerti dalle regioni con modalità diverse e la frequenza di malattia nei più piccoli si è quasi dimezzata.
Proprio pochi giorni fa ciò che è accaduto ad una coppia di genitori li ha fatti persuasi di voler diffondere la storia della loro bimba Jazmyn di tre anni per aumentare la consapevolezza sull’importanza della vaccinazione contro il meningococco B, tanto che ne hanno fatto una pagina social dove raccogliere testimonianze e condividere il “viaggio” di Jazmyn nella sua malattia.
Sarah e Aaron Parkyn sono consapevoli di non essersi resi immediatamente conto di quanto potesse essere grave la malattia e il pericolo di non riconoscere subito i primi sintomi della loro piccola non vaccinata.
Solo grazie all’istinto materno di Sarah e alla sollecita attenzione di un medico, la piccola si è potuta salvare. Anche con una pronta diagnosi ed un efficace trattamento, il meningococco B può lasciare gravi disabilità fisiche e cerebrali, dunque la bambina è stata molto fortunata.
Il decorso della malattia è stato rapido: a fine agosto la bimba ha presentato sintomi parainfluenzali tra cui la febbre alta, i suoi genitori non si sono subito preoccupati anche perché loro stessi e le sorelle maggiori di Jazmyn erano reduci dall’influenza.
Il mattino successivo la mamma nota che la piccola sente dolore alle gambe e inizia a comparire ciò che si poteva facilmente scambiare per un rash cutaneo dovuto al calore stesso della febbre.
Sarah decide però di portarla dal medico che fortunatamente individua una piccola macchiolina, un puntino sul suo petto e nel corso della visita ne compare un altro! Caratteristica essenziale di questi puntini è il fatto che se schiacciati non si schiariscono. La bimba viene subito portata in ospedale per ulteriori esami e tutto ciò le ha davvero salvato la vita. Già nel primo pomeriggio le sue condizioni erano estremamente peggiorate ed era piena di macchie color porpora su tutte le braccia e le gambe.
I genitori si fanno portavoce di una campagna affinché si possa diffondere e ampliare l’offerta vaccinale per meningococco B. L’autunno e la primavera sono le stagioni in cui si diffonde maggiormente la malattia e i genitori devono vagliare molto bene rivolgendosi subito ad un medico, se ci sono eruzioni cutanee sul corpo dei bambini.
Secondo la mamma testimone della vicenda la vaccinazione si configura un ottimo mezzo preventivo da prendere in considerazione. La piccola Jazmyn è ancora in ospedale anche se la malattia è in remissione ma ancora non si conoscono con certezza le conseguenze effettive sul suo corpo.

Meningite in Italia: allarme dopo il maxi raduno nazionale degli scout

Il  movimento scout italiano ha dato l’allarme. Questo è accaduto dopo alcuni casi segnalati fra i circa 30 mila ragazzi di 161 Paesi che hanno partecipato al World Scout Jamboree, il più grande raduno internazionale organizzato ogni anno.

E’ noto che alcuni casi di meningite sono già stati verificati, tra cui due in Svezia, 3 in Scozia e nel Regno Unito confermati e altri ancora in fase di accertamento in giro per il mondo. L’Agesci ha quindi pubblicato un appello online u a giovani e famiglie: rivolgersi immediatamente a un medico in caso di sintomi sospetti, e diffondere l’informazione agli altri partecipanti all’evento, amici e loro parenti.

L’allerta è scattata ieri, dopo la decisione delle autorità sanitarie svedesi di sottoporre a profilassi precauzionale i quasi 2 mila ragazzi che hanno partecipato al raduno partendo dal Paese scandinavo.

Intanto continuano i casi di meningite batterica in provincia di Civitanova. A essersi malato è un uomo di Potenza Picena, circa 30 anni. E’ fuori pericolo, sta bene tanto da aver collaborato ad individuare le persone che erano stati a contatto con lui negli ultimi giorni. Speriamo che l’allarme non rischi di diventare ancora più esteso.

In Italia un adolescente di Civitanova, trasferito d’urgenza all’ospedale Torrette di Ancona e ricoverato nel reparto di malattie infettive. Il ragazzo non sembra essere in pericolo di vita ma le sue condizioni sono comunque molto gravi. La meningite è batterica ed è già stato attivato il protocollo per la profilassi per familiari e conoscenti, che sono venute a contatto con lui negli ultimi giorni, e per gli operatori sanitari.