Giletti, lo sfogo è incredibile: “Addio Rai, nessuno compra il mio silenzio! Ho deciso di…”

Un sfogo clamoroso, ha deciso di non tenere a freno le dichiarazioni. Massimo Giletti rompe il silenzio, dopo la rottura con la Rai e il passaggio a La 7. Ora, in un’intervista al Corriere della Sera, racconta tutto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”“Il mio un programma scomodo””]

“Evidentemente il direttore generale (Mario Orfeo, ndr), che ha la piena libertà di scegliere la propria linea editoriale, ha ritenuto che il successo di un programma seguito da quattro milioni di spettatori, con oltre il 22% di share dalle 14 alle 15, non bastasse per essere riconfermato. Evidentemente – ragiona sarcastico Giletti – L’Arena è un programma scomodo”. Per lui ora si aprono le porte dell’emittente di Cairo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”“Davo fastidio””]

“Rifarò lì L’Arena. Qualcuno sperava che non andasse più in onda perché, dicono, dava molto fastidio. Ma L’Arena è la mia creatura professionale, l’ho fatta nascere, l’ho modellata. Ho scelto La7 perché ho capito che era lì la strada per dare continuità a questa esperienza”.

Massimo Giletti, perché hanno chiuso L’Arena? Parla Maurizio Costanzo

La decisione della Rai di chiudere l’Arena ha scosso molto Massimo Giletti. La scelta sorprende anche Maurizio Costanzo che ha pubblicamente preso le difese del collega. Il giornalista ha elogiato il lavoro di Giletti nella sua rubrica televisiva sul settimanale Nuovo. Oltre alla presa di posizione Costanzo si è anche….

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soffermato sulla nuova sostituta, Cristina Parodi, che a suo dire non sarebbe all’altezza del suo predecessore. “Mi chiedo quali colpe abbia Massimo Giletti per aver perso un programma che andava bene e rendeva per la pubblicità”afferma il giornalista, aggiungendo: “Un….

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programma come L’Arena era congeniale alle capacità di Giletti. E poi so per certo che lui è molto legato a quel format, tanto che faceva un programma onesto, che coinvolgeva molto la gente”. Lo stesso conduttore ha poi provato ad immaginare la…

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causa di questa improvvisa cancellazione: “Mi viene da pensare che abbia pestato i piedi a qualche politico”. Per passare poi ad esprimere il suo personale giudizio sulla nuova conduttrice Cristina Parodi: “Non credo che sia in grado di sostituire Giletti per quel tipo di informazione”.

Massimo Giletti contro la Rai: ecco le sue dichiarazioni al settimanale Oggi. Guarda le foto

Per la carriera di Massimo Giletti questo è sicuramente un momento da incorniciare. Dopo la serata con Zucchero che aveva portato alla vittoria il sabato sera a Rai1 è riuscito perfino a battere per ben due settimane Maria De Filippi e Tu si que vales con l’evento Viva Mogol. E non solo perché c’è anche la riconferma domenicale con L’Arena, il contenitore che unisce politica e leggerezza con interviste di primo piano. Tutto bene verrebbe da dire ma non è così per il conduttore torinese che ha rilasciato una lunga intervista che farà discutere a Pierluigi Diaco sul settimanale Oggi.
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Dichiarazioni shock contro l’azienda di Viale Mazzini: “Mi sono stancato di essere sempre il primo a credere nelle trasmissioni che sono chiamato a fare. È stato molto faticoso realizzare Viva Mogol. Uno deve stare sempre concentrato sul prodotto, se poi deve pure vivere una certa solitudine mentre lo realizza, ecco… non è pensabile”. Il conduttore si lamenta perché non avrebbe ricevuto il giusto sostegno dall’azienda.
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Giletti si sfoga: “Se devo dire la verità, mi sono un po’ scocciato: che cosa deve ancora dimostrare un professionista di 54 anni, che per di più conduce da anni un talk che tutte le domeniche fa 4 milioni di telespettatori e il 22% di share? Uno che qualsiasi cosa ha fatto, ringraziando Dio, ha sempre portato il risultato a casa? Evidentemente in Rai non mi amano in molti”.
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Perché tanto nervosismo e cosa vorrebbe ottenere in più non è noto ma lecito chiedersi cosa accadrà in futuro considerando anche le offerte ricevute lo scorso anno da Mediaset: “Per me, è un momento di riflessione: guardo poco al futuro, ci penso quanto serve e tento di vivere il presente.”
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“Anche se, dentro di me, ho già preso delle decisioni su quello che sarà il mio futuro professionale… Io non so muovermi se non attraverso il prodotto e quindi attraverso il mio lavoro. Non frequento salotti, non amo stare negli ambienti che, in un certo modo, ti aiutano a entrare nel sistema” ha continuato Giletti. Potrebbero arrivare colpi di scena nei prossimi mesi? Non è da escluderlo.