Ecco cosa fare contro le trappole del maligno, parola di esorcista!

“Dal 1991 a oggi, ho ricevuto quasi 150.000 persone, ciascuna a tu per tu, infatti ancora attualmente ascolto e benedico dai trenta ai quaranta fedeli al giorno. Si tratta di uomini e di donne in preda a un’agitazione costante e spesso misteriosa, a disturbi psichici di origine oscura e, in qualche caso, a quella che si chiama propriamente possessione diabolica”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Dettagli sul religioso”]

Sono queste le parole di padre Vincenzo Taraborelli, carmelitano esorcista della parrocchia di Santa Maria in Traspontina a via della Conciliazione, a due passi da San Pietro. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Sostegno della preghiera”]

“I casi più gravi li tratto di pomeriggio e, nell’esercizio del mio ministero, sono sostenuto dalla preghiera di un gruppo di persone, tra le quali figurano anche dei professionisti impegnati in vari campi lavorativi, compreso quello dello spettacolo. Infatti c’è una stanza, accanto a quella in cui ci troviamo, dove il gruppo ogni volta si raccoglie per pregare il Signore di scacciare il demonio dal posseduto. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Processo di liberazione”]

Questa preghiera è molto efficace perché è avvertita sia dalla persona che viene esorcizzata, che ne trae sostegno morale nel processo di liberazione, sia dal demonio stesso, al quale da molto fastidio e che perciò reagisce violentemente urlando di far smettere chi sta operando contro di lui. Ma naturalmente nessun ordine viene dato da me in tal senso e la preghiera in comune esercita una forza che validamente chiede al Signore la sopraffazione del Maligno”.