+++ DIFFONDETE +++ La Polizia lancia l’avviso urgente per chi ha un conto corrente aperto presso…

Se avete un conto corrente BancoPoste presso le Poste Italiane, dovete sapere che si sta diffondendo una truffa che ha già colpito numerosi cittadini. Molti correntisti infatti hanno ricevuto un’e-mail in cui si comunica il blocco del conto e della carta Postepay… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”L’allerta della Polizia”]

Il motivo addotto è il mancato ricevimento dei dati richiesti. Come allerta la Polizia di Stato sulla pagina Facebook “Una vita da social”, la lettera è però falsa e va ignorata. Per aprirla viene richiesto un codice di 14 caratteri e viene fornito un link per inserirlo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Cosa non dovete fare”]

Non dovete assolutamente cliccare su questo link, altrimenti potreste ritrovare il vostro conto prosciugato. Ecco cosa c’è scritto nella mail in questione: “Gentile cliente, il tuo conto Banco Posta e la tua carta Postepay sono state bloccate per mancanza ricevimento dati richiesti da noi in precedenza”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Anche perché…”]

Ricordate che le Poste Italiane comunicano con i propri clienti solamente tramite lettere cartacee inviate al vostro indirizzo postale.

Se vi arriva questa lettera dall’agenzia delle entrate dovete preoccuparvi “Vi costa 4mila euro”

Ancora una truffa si nasconde dall’agenzia delle entrate. Qualche giorno fa, i cittadini residenti nel Lazio hanno ricevuto una falsa lettera di richiesta di chiarimenti sulla base di presunti controlli automatizzati delle dichiarazioni e redditometro. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco cosa c’è scritto sulla lettera”]

A lanciare l’allarme, è lo stesso organo di riscossione tasse, ovvero, l’ Agenzia delle Entrate. Nella lettera fasulla ma ben scritta ( ha anche il logo ufficiale), si chiede ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione versando una somma superiore a 4mila euro tramite conto corrente postale o bonifico bancario ad una società denominata GE.RI. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il messaggio dell’agenzia”]

L’Agenzia ha subito messo in chiaro che non si tratta di “di comunicazioni ufficiali da parte dell’Amministrazione e ricorda che non chiede mai pagamenti tramite conto corrente postale o bonifico bancario, ma solo con l’utilizzo dei modelli di pagamento F23 o F24. Invita, inoltre, a non dare seguito alle richieste della falsa lettera e invita i destinatari a denunciare il tentativo di truffa, rivolgendosi quanto prima a qualsiasi ufficio delle Entrate e alle forze di polizia”.
State bene con gli occhi aperti.CONTINUA A LEGGERE