Ancora terrore e panico a Bruxelles, dove due poliziotte sono state ferite a colpi di machete ieri pomeriggio nel centro di Charleroi, in Belgio. Un uomo sarebbe penetrato all’interno di una zona protetta al grido di «Allah Akbar», ferendo due agenti di polizia, una delle quali in modo grave. L’aggressore è stato ferito da un terzo agente presente sul posto. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere cosa è accaduto all’attentatore [nextpage title=”Ecco cosa è accaduto all’attentatore”]
Successivamente, l’autore dell’attacco è deceduto a causa delle gravi ferite riportate. Attraverso Twitter il vicepremier e ministro della Sicurezza e dell’Interno belga Jan Jambon ha dichiarato: «Un atto ignobile a Charleroi. Tutto il mio sostegno ai due agenti feriti e ai loro colleghi e alle loro famiglie. In corso valutazione da parte dell’OCAM», l’Organismo di coordinamento per l’analisi della minaccia in materia di terrorismo ed estremismo, ha scritto. CONTINUA A LEGGERE
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Milano, machete sul treno: fermati due sudamericani
Nella serata di giovedì, due sudamericani hanno aggredito dei ferrovieri con un machete. Oggi, venerdì 12 giugno, sono stati fermati: farebbero parte di una gang di latinos. Questo dettaglio così importante proverrebbe dagli ambienti vicini alle indagini, poiché uno dei due uomini era già stato fermato in passato per fatti simili a questo. Al momento si attengono i test genetici nei confronti di alcune macchie di sangue pervenute sugli indumenti indossati dai due presenti delinquenti.
Ci sono novità riguardo al ferroviere colpito a un braccio: “Il ferito aveva una lesione grave da fendente al braccio sinistro, lesione che ha portato a una sub-amputazione. Si è cercato di recuperare la funzionalità del braccio e la prognosi verrà sciolta nei prossimi giorni”, hanno dichiarato alcuni medici dell’ospedale Niguarda.
I due sudamericani fermati per la terribile e cruenta aggressione sono stati scovati ieri sera su un treno diretto a Villapizzone, nella periferia di Milano. Uno dei due è stato trovato sporco di sangue, ma attualmente bisogna attendere ulteriori chiarimenti prima di poterli accusare. Secondo le ultime ricostruzioni, l’aggressione sarebbe avvenuta a seguito di una richiesta da parte del capotreno, il quale voleva vedere il titolo di viaggio. Un altro collega è intervenuto in suo soccorso, nonostante si trovasse fuori servizio, rimanendo ferito.
Attualmente la polizia sta aspettando le immagini delle telecamere per poter ricostruire il fatto. I testimoni presenti sono stati tutti ascoltati: una donna sarebbe scappata in stato di choc. Sul treno si trovava anche un giornalista di Metro, Andrea Sparaciari, il quale ha deciso di pubblicare su Twitter alcune immagini inerenti a quanto accaduto subito dopo l’aggressione, con evidente scia di sangue causata dal machete che i due uomini brandivano tra le mani.