Euro, 15 anni fa la svolta epocale. Ma tutto potrebbe tornare come prima, ecco perché…

Il 1° marzo 2002, dopo due mesi a braccetto con la lira, l’euro diventò l’unica moneta in circolazione in Italia (e negli altri Paesi dell’Unione Europea che l’hanno adottata). Da quel momento di quindici anni fa, difensori e critici della moneta unica hanno continuato a dividersi. Nel 2014, Beppe Grillo lanciò questa campagna… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Le tesi contro l’euro”]

“Dal 1997, quando l’Italia rivalutò la lira per agganciarla all’ECU (condizione postaci per poter entrare nell’euro) la produzione industriale italiana è scesa del 25%. Nello stesso arco di tempo la produzione industriale della Germania è aumentata del 26%”, scriveva sul suo blog il leader del Movimento 5 Stelle… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”I pro euro”]

Posizioni contrarie all’euro sono state adottate anche dal leader della Lega Matteo Salvini o da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Chi invece sostiene che tornare alla lira sarebbe un disastro portano a suffragio della propria tesi il balzo stratosferico fino al 190% del rapporto debito/Pil.

Silvio Berlusconi: “In Italia doppia moneta, euro e lira: ecco come funzionerà…”

Una doppia moneta euro-lira? È la proposta di Silvio Berlusconi, lanciata in un’intervista a Repubblica: “Oggi uscire dall’euro sarebbe velleitario, l’Italia ne avrebbe ripercussioni gravissime per il suo debito pubblico e anche per le aziende e per il risparmio degli italiani”. Il motivo, secondo l’ex premier, è presto detto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]

“I tassi d’interesse schizzerebbero in su, l’inflazione ripartirebbe galoppante, ondate speculative travolgerebbero la nostra moneta. Quello che potremmo studiare però è la possibilità di una moneta italiana con una doppia circolazione di moneta, euro e lira, in modo da riacquisire una parziale sovranità monetaria”. Ecco allora come conclude il suo intervento Berlusconi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La proposta”]

“Ne ho discusso con tanti professori e economisti. Dopo la guerra in Italia c’era l’Am-Lira. Quando mia madre mi mandava a fare la spesa, pagavo con quella moneta. Funzionava benissimo. Oggi ovviamente si chiamerebbe lira e basta”.

AVETE QUESTE MONETE IN CASA? POTRESTE ESSERE RICCHI SENZA SAPERLO

Le vecchie monete e molti altri oggetti ci fanno tornare in mente in maniera nostalgica il passato che non tornerà più, ma hanno ancora un grande valore, non soltanto affettivo. I collezionisti…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Le monete più preziose”]

…sono pronti a sborsare cifre interessanti per ognuno di questi cimeli. Ad esempio, la moneta da 100 lire del 1955 vale 1200 euro, mentre quella da 50 lire del 1958 arriva fino a 2mila euro. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Cosa chiedono i collezionisti”]

C’è poi la moneta da cinque lire coniata nel 1956 e che può valere tra i 50 e i 60 euro, ma che può arrivare anche a duemila euro in caso di conservazione perfetta. Non si tratta di un semplice ricordo di…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Vere e proprie fortune”]

…un’epoca che non tornerà mai più, molti collezionisti sono disposti a pagare vere e proprie fortune per assicurarsi quelle che per noi possono essere semplici memorie di metallo. Andate subito a controllare.

In Italia tornerà la Lira: l’annuncio di The Guardian

La notizia sta circolando ovunque: in Italia sta per tornare la lira tra due anni. La profezia questa volta arriva dall’Inghilterra sulle colonne del The Guardian. Lo scenario per il quotidiano progressista è chiaro: “L’Italia si prepara ad imboccare l’uscita. Anche se l’ipotesi di uscire dall’Euro può sembrare fantasiosa per uno dei membri fondatori, c’è una crescente sensazione che fra non più di 2 anni da oggi, Roma sarà nuovamente amministrata dalla propria moneta. I dati della scorsa settimana hanno fotografato un Paese in profonda crisi. Con un Pil inferiore del 10% rispetto a prima della crisi finanziaria, l’Italia è bloccata da una profonda depressione. Tutti gli sforzi per rilanciare l’economia hanno fallito, tale è la natura sclerotica delle norme fiscali, del mercato del lavoro e delle sue regole. Tutto questo ha impedito il progresso verso un’economia più efficace libera da sussidi e benefici tradizionali”.
L’analisi – A questo punto il Guardian, nella sua analisi chiarisce quali siano i motivi che condurranno l’Italia al ritorno alla moneta nazionale: “C’è stato un tempo in cui la classe mediaitaliana non voleva sentir parlare di un’uscita dell’euro. Grazie all’Euro hanno mantenuto i loro risparmi e tutte le altre attività, in particolare le loro proprietà, hanno goduto di un valore sicuro con la moneta unica. L’uscita dell’Euro avrebbe portato ad un’enorme calo della ricchezza. Questa paura sembra essere evaporata oggi. Più in generale, le mancate promesse di crescita hanno fatto mancare sostegno di Bruxelles e della Banca centrale europea all’Italia”.
Solo il tempo darà ragione o smentirà questa notizia.