Questa storia è di una realtà pazzesca: assolutamente da LEGGERE!

Purtroppo al giorno d’oggi la fregatura è sempre dietro l’angolo, bisogna tenere gli occhi aperti in ogni circostanza. Ed è un discorso che vale per tutti i cittadini qualunque carica ricoprano o qualunque lavoro svolgano.
Ecco una storia che vi farà riflettere circa questo aspetto del nostro paese:
“Un sindaco chiede un preventivo per pitturare la facciata del municipio e gli arrivano tre offerte.

Quella di un Bergamasco di 3.000 euro, quella di un milanese di 6.000 e quella di un napoletano 9.000 euro. Davanti a tali differenze convoca una riunione con i tre concorrenti affinché giustifichino i loro preventivi.

Il bergamasco gli dice che vuole usare una vernice acrilica per esterni che costa 1.000 euro e che vuole dare due mani, poi tra impalcature e pennelli si spendono altri 1.000 euro ed il resto è il suo guadagno.

Il milanese giustifica il suo preventivo dicendo che lui è il miglior pittore in circolazione, che usa una vernice poliuretanica e che vuole dare tre mani. La pittura viene quindi 3.000 euro, tra impalcature e pennelli si spendono altri 2.000 euro e gli altri 1.000 sono il suo guadagno.

Il napoletano, che viene ascoltato solo per curiosità poichè il suo preventivo non è paragonabile agli altri, dice:

“Sindaco, il mio è sicuramente il preventivo migliore: 3.000 euro sono per te, 3.000 sono per me e 3.000 sono per il tedesco che pittura la facciata…”
C’è sempre una ragione che spiega tutto!CONTINUA A LEGGERE
Fonte: Attivotv

Questa vi farà morire dalle risate! Dovrete leggerla assolutamente!

È qualcosa che potrebbe succedere a chiunque ma leggerla in maniera così divertente! Oggi vi faremo, infatti, leggere una barzelletta davvero divertente, fate attenzione al finale!
Ecco la barzelletta:
Il marito telefona a casa dall’ufficio. Risponde una bambina.
– ‘Ciao cara, sono papà, è lì la mamma?’
– ‘No, è di sopra in camera con lo zio Franco’
– ‘Ah… ma tu non hai uno zio Franco…’
– ‘Sì che ce l’ho, è di sopra in camera con la mamma’
– ‘Ah, okay. Ascolta cosa devi fare: vai di sopra, fuori dalla porta della camera della mamma, e di’ che hai visto la macchina del papà che è tornato prima dal lavoro’
– ‘Va bene’
– ‘Ho fatto quello che mi hai detto, papà’
– ‘E cosa è successo?’
– ‘La mamma è saltata fuori dal letto nuda e correva in giro urlando. Poi è inciampata nel tappeto, è caduta dalle scale e credo che sia morta’
– ‘Oddio! E dove è lo ‘zio Franco’?’
– ‘Anche lui è saltato fuori dal letto nudo e urlando. Poi ha aperto la finestra sul giardino ed è saltato disotto nella piscina, ma si è dimenticato che l’avevi fatta svuotare ed è morto anche lui’
– ‘Piscina? …Cazzo ho sbagliato numero!’
Ti è piaciuta? Condividetela!CONTINUA A LEGGERE

Se qualche volta ti fischiano le orecchie ti conviene leggere questo! Ecco cosa significa!

Sicuramente vi sarà capitato almeno una volta nella vita di sentire come un fischio nella testa. Sapevate perché vi succede? In termine medico quello che vi succede si chiama acufene ed è un rumore che ognuno percepisce in maniera diversa: c’è chi lo sente continuo o ad intermittenza.

Non è niente di grave ma può essere molto fastidioso per questo è meglio recarsi dallo specialista quanto prima. È causato generalmente da un disturbo transitorio come un’infiammazione, oppure, nei casi peggiori un’infezione o da una malattia alle orecchie. CONTINUA A LEGGERE

Impiegherai 37 Secondi A Leggere Questa Storia, Ma Poi La Tua Vita Cambierà

Una storia che vi farà riflette e vi farà capire il vero senso della vita. Buona lettura.
Ecco una storia che vale la pena leggere perché arricchisce l’anima di chi la legge e la capisce: “Due persone si trovano all’ospedale, entrambi sono molto malati e vicino a loro da una finestra vedono dei giovani giocare fuori.
A uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto per un’ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo.
“Il suo letto era vicino all’unica finestra della stanza.
L’altro uomo doveva restare sempre sdraiato.
Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore.
Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto.
Ogni pomeriggio l’uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori alla finestra.
L’uomo nell’altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del mondo esterno.
La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto.

Le anatre e i cigni giocavano nell’acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo.
Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c’era una bella vista della città in lontananza.
Mentre l’uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l’uomo dall’altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena.
In un caldo pomeriggio l’uomo della finestra descrisse una parata che stava passando.
Sebbene l’altro uomo non potesse sentire la banda, poteva vederla.
Con gli occhi della sua mente così come l’uomo dalla finestra gliela descriveva.” Passarono i giorni e le settimane.
Un mattino l’infermiera del turno di giorno portò loro l’acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita dell’uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno.
L’infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo.
Non appena gli sembrò appropriato, l’altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra.
L’infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo.
Lentamente, dolorosamente, l’uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno.
Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto.
Essa si affacciava su un muro bianco.
L’uomo chiese all’infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori da quella finestra.
L’infermiera rispose che l’uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro. “Forse, voleva farle coraggio.” disse.
Epilogo: vi è una tremenda felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione.
Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata.
Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare.
L’oggi è un dono, è per questo motivo che si chiama presente.
L’ origine di questa storia è sconosciuta ma tu falla conoscere a più persone possibile.”