CENTINAIA DI TURISTI RICOVERATI: “COLPA DI UN’ALGA” | LA SITUAZIONE

Immagini che fanno rabbrividire e che sicuramente hanno preoccupato tutti i bagnanti che sono stati nel lago nell’ultimo periodo. Anche perché almeno 130 di loro che sono venuti a contatto con l’alga verde-azzurra hanno accusato…

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[nextpage title=”I problemi”]vomito, diarrea, mal di testa ed eruzioni cutanee. Difficile spiegare il motivo di questa ondata di alghe, secondo gli esperti può essere dovuta al caldo record di questa estate. Sarà, ma il video che potete vedere nella prossima pagina fa veramente impressione.

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[nextpage title=”Il video”]Ecco il video

+++ATTENZIONE!!+++Insalata killer: Non comprate questi pacchi…

Un altro allarme alimentare. A Londra sono morte due persone ed altre decine sono state ricoverate dopo essere state colpite dall’epidemia di infezioni provocate dal batterio E.coli che si è diffusa nel Regno Unito. Tutto risiede in un’insalata rucola in busta, presente nei supermercati e in diversi ristoranti. Come riporta il Telegraph on line, il ceppo di E.coli è lo 0157 e ha infettato oltre 150 persone.[nextpage title=”Ecco cosa fare con il prodotto”]
Le autorità sanitarie hanno ordinato ai grossisti che riforniscono ristoranti e supermercati di interrompere l’importazione di tale prodotto dal MEditerraneo. Per ora la rucola continuerà a essere venduta perché la Food Standards Agency (Fsa) ha dichiarato di non avere ancora prove sufficienti per giustificare un richiamo completo di prodotti al dettaglio. La Fsa ha messo in guardia i consumatori raccomandando di lavare accuratamente tutte le verdure destinate a essere consumate crude. CONTINUA A LEGGERE

Paura in Italia per il batterio più resistente al mondo

Stanno diventando una vera e propria minaccia i batteri resistenti ai medicinali. Adesso, a quanto pare, c’è una variante genetica del Klebsiella pneumoniae, batterio molto pericoloso. Ecco tutto quello che dovete sapere. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco i pericoli di questo batterio”]

Il batterio in questione, riuscirebbe a resistere anche alla colistina, considerata una sorta di “ultima speranza” in fatto di antibiotici. Pensate che solo pochi anni fa, negli Stati Uniti, era stato identificato il gene mrc-1, collegato ad un’infezione intestinale provocata appunto dall’E. Coli. Nel nostro paese, invece, c’è una nuova variante, denominata mcr-2 proprio in un ceppo di Klebsiella pneumoniae di origine clinica. Le parole allarmanti dei ricercatori. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le parole dei ricercatori”]

Ecco cosa sostengono i ricercatori: “il fatto è particolarmente allarmante perché il clone di K. pneumoniae ST512 produttore di carbapenemasi KPC (quello riscontrato) è uno dei maggiori responsabili della diffusione epidemica di K. pneumoniae resistente ai carbapenemi (CRKp) in Italia, ma anche altrove”. Ecco quante persone muoiono ogni anno per questi batteri resistenti. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il batterio in Italia”]

Nel nostro paese la situazione è particolarmente preoccupante perché non c’è solo un super batterio ma più super batteri che fanno morire ogni anno circa 5 mila persone.
La situazione è allarmante, speriamo che presto i ricercatori riescano a trovare qualcosa in grado di debellare questi batteri Killer.CONTINUA A LEGGERE

Fonte: Direttanews

Scoperto un nuovo batterio resistente agli antibiotici: è la variante di un ceppo di Klebsiella

Purtroppo non è una bella notizia quella rivelata dagli esperti dell’ospedale fiorentino di Careggi. Si tratta di un allarme molto serio che riguarda la circolazione di un batterio altamente pericoloso.CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco di quale batterio di tratta”]

Si tratta di un batterio resistente alla colistina, un antibiotico ‘salvavita’ utilizzato in occasione di determinate infezioni, tra cui quelle polmonari.CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco dove è stato trovato il batterio”]

Ceppi di Escherichia Coli, batterio portatore di questo determinante di resistenza, purtroppo, sono stati trovati anche in Italia.CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le parole dell’esperto”]

Gian Maria Rossolini, direttore dell’azienda ospedaliera di Careggi, spiega come è stato scoperto il batterio: “Presso il nostro laboratorio è stata recentemente identificata una nuova variante del gene mcr-1, denominata mcr-2, in un ceppo di Klebsiella pneumoniae – che può provocare polmonite batterica – resistente alla colistina, produttore della carbapenemasi KPC”.
La carbapenemasi è un enzima in grado di inattivare gli antibiotici della classe dei carbapenemi.

Purtroppo il fenomeno della farmaco-resistenza batterica negli ospedali avanza inesorabilmente e si devono presto cercare contromisure per contrastarlo al più presto. CONTINUA A LEGGERE
Fonte: Tgcom24

Scoperto il Killer silenzioso che avete in cucina

Non tutti sanno che in cucina tutti abbiamo qualcosa di molto pericoloso. Lo usiamo per caffettiere, pentolame, teglie da forno usa e getta e il famoso rotolo di “stagnola” con cui avvolgere le pietanze, proprio perché realizzati in alluminio sono in realtà fonti di inquinamento alimentare.
Durante la cottura e durante la conservazione i cibi, infatti, soprattutto se acidi e salati, intaccano il metallo e ne acquisiscono particelle che a lungo andare ci intossicano.
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato la neurotossicità dell’alluminio, presente come killer silenzioso nelle cellule del sistema nervoso, cervello compreso, di soggetti affetti da gravi patologie neurodegenerative e da neuropatie. Per queste stesse ragioni attenzione alle bevande ed alle conserve in lattina, specialmente se i contenitori all’interno non sono rivestiti per evitare il contatto diretto.

Attenzione alle passeggiate: è arrivato il bruco killer dei cani

Sembra, a prima vista, un bruco come un altro, innocuo. Si chiama processionaria ed è un lepidottero. Una farfalla notturna, non troppo appariscente né colorata né leziosa, ma le farfalle si sa, non fanno male a nessuno. Il ciclo vitale delle processionarie si divide in quattro fasi: uovo, larva (o bruco), crisalide e infine farfalla. Ed è proprio lo stadio di larva (bruco), quello pericoloso al punto da essere letale per i nostri amici a quattro zampe.
In Italia si trovano soprattutto le processionarie del pino (le cui larve si spostano in fila indiana, una dietro l’altra) e della quercia, i cui bruchi invece si spostano sempre con un comportamento gregario, ma disposti a ventaglio: un capofila seguito da due bruchi, a loro volta seguiti da tre, quattro e così via, fino ad allargarsi a 10-15 individui. I suoi peli possono essere anche liberati nell’aria e portati in giro dal vento, quindi può capitare di esserne colpiti senza venire in diretto contatto con i bruchi.
I cani, annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto. I cuccioli spesso tentano direttamente di giocare coi bruchi o di “assaggiarli”.
Quali sono i sintomi? Il primo è l’improvvisa e intensa salivazione, provocata dal violento processo infiammatorio principalmente a carico della bocca ed in forma meno grave dell’esofago e dello stomaco.
I peli urticanti, entrando in contatto con la lingua, causano una distruzione del tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua.
Altri sintomi rilevanti sono: la perdita di vivacità del soggetto, febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto quest’ultima può essere anche emorragica. Vi raccomando di mantenere l’attenzione viva durante le passeggiate con i vostri amici a 4 zampe.

Pescara, pasticcere ucciso a coltellate: trovato il killer

Una lite finita male quella avvenuta qualche giorno fa a Pescara, dove un pasticcere di 67 anni ha perso la vita. Secondo le ultime indagini, l’origine del diverbio sarebbe dovuta ad alcuni problemi di carattere condominiale. La moglie e i figli dell’uomo hanno avuto un malore a seguito della vicenda.

Giandomenico Orlando, questo il nome del pasticcere di Pescara, è arrivato troppo tardi in ospedale, quando ormai non c’era più niente da fare. Le coltellate al torace inferte dal killer non gli hanno lasciato scampo. Dopo pochi minuti dal suo ricovero al Pronto Soccorso ha perso la vita. Secondo gli investigatori, sarebbe stato un uomo di 40 anni a compiere il delitto, Raffaele Grieco.

L’omicida aveva già ricevuto il passato un ammonimento dalle autorità per atti persecutori nei confronti di un figlio della vittima, ma è riuscito a scappare dopo l’agguato al povero Giandomenico. I carabinieri sono riusciti a individuare la Mini Cooper sulla quale viaggiava, fermandolo nei pressi di Pineto. Era disteso su una panchina e i militari hanno effettuato i dovuti controlli, scoprendo che si trattava proprio dell’uomo che stavano cercando.

Secondo le prime ipotesi, i due uomini avrebbero cominciato a discutere a seguito di problemi legati al condominio. A seguito dell’accoltellamento, moglie e figli sono stati soccorsi da un’ambulanza per il trauma subito. La famiglia è molto conosciuta in città, poiché l’uomo gestiva una pasticceria sita in Via Puccini. I suoi laboratori rifornivano numerosi bar della località. Attualmente, è prevista un’autopsia per Giandomenico Orlando.