La Polizia lancia l’avviso per tutti coloro che posseggono un conto corrente aperto presso Poste Italiane

Bisogna sempre tenere gli occhi aperti, purtroppo, al giorno d’oggi, le truffe sono dietro l’angolo per chiunque. In questo articolo, proveremo a mettervi in guardia per quanto riguarda i conti presso Baco Posta, delle Poste italiani. Se anche voi avere un conto BancoPosta allora dovrete fare particolarmente attenzione a quanto la Polizia sta facendo circolare sul web. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La email sospetta”]

Molti clienti, negli utili giorni, hanno ricevuto una email sospetta in cui viene notificato il blocco del conto e della carta Postepay. Il motivo? un mancato ricevimento dei dati richiesti in precedenza da Poste italiane. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”L’obiettivo dei malfattori”]

La Polizia ha diffuso un comunicato in rete che mette in guardi i possessori di un conto presso oste Italiane, perché l’email è solo frutto della mente di un gruppo di truffatori. Sull’account “una vita da social”, viene chiaramente detto che si tratta di una mail fasulla. Ecco il testo che potreste ricevere per via email: CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il testo della mail”]

“Gentile cliente (…) il suo conto Banco Posta e la sua carta Postepay sono state bloccate per mancanza ricevimento dati richiesti da noi in precedenza”. Poi segue un codice sblocco, numerico e letterale. E c’è l’invito a cliccare su un link interno per sbloccare l carta. CLICCA SUL PUNTO 5 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Cosa può succedere…”]

Con questo sistema i truffatori si impossessano dei vostri dati sensibili e potrebbero soffiarvi in men che non si dica tutti i soldi dal conto.
Fate bene attenzione a riconoscere mail fasulle: spesso si capisce dall’indirizzo stesso di ricezione. Non fidatevi subito. Se ricevete questa mail, non apritela semplicemente. CONTINUA A LEGGERE

Bancomat chiusi fuori orario La decisione contro le rapine

Per fare prima molte persone prelevano al bancomat. Ma per queste persone purtroppo le notizie non sono buone soprattutto se sono pugliesi. Federcnsumatori nelle ultime ore, ha infatti denunciato come inammissibile quello che si sta verificando agli sportelli automatici di Poste Italiane in Puglia e in provincia di Matera al termine degli orari di apertura.
La disposizione di Poste Italiane nasce da alcuni eventi criminali verificatesi presso le filiali. Al momento le banche hanno deciso di sospendere l’erogazione del contante in particolari orari.
Sono in molti infatti i clienti a trovarsi in difficoltà. Secondo Federconsumatori a cambiare dovrebbero essere la sicurezza: un maggiore controllo agli sportelli.

Poste, aumenti in arrivo. Raccomandate più chiare

Anche Poste Italiane purtroppo apporterà degli aumenti sulle tariffe standard di spedizione. Dal primo giorno del mese prossimo, infatti,  lieviteranno i costi di alcuni dei servizi più usati dagli utenti. A partire dal 1 Dicembre 20154, varieranno le condizioni economiche di alcuni servizi universali di corrispondenza così come di seguito indicato.

Le tariffe della Posta raccomandata saranno incrementate in tutti gli scaglioni di peso e per tutte le zone tariffarie di destinazione e per tutti i canali di accettazione. Una brutta notizia per i cittadini che dovranno affrontare gli aumenti di servizi essenziali ai quali, spesso è impossibile rinunciare.

Poste Kaputt: la grande svendita!

È finalmente avvenuta la privatizzazione delle Poste italiane dopo una forsennata campagna pubblicitaria, volta a dimostrare, a convincere tutti i cittadini italiani, che si tratta di un buon affare per la nazione, una campagna portata avanti dai politici,  quando invece è una rovina, una delle tante rovine.

Già le Poste avevano ricevuto un duro colpo quando amministratore delegato era Corrado Passera: erano schizzate le tariffe alle stelle, i servizi erano scesi paurosamente in basso – e lo sono tutt’ora – aveva eliminato la spedizione delle stampe, e applicato, stabilito, delle tariffe talmente indecenti da costringere la maggior parte di giornali periodici a non spedire più e quindi a chiudere mettendo in grave difficoltà il mondo dei poligrafici che si vedeva privato di una massa di clienti che non potevano più materialmente spedire.

Passera, non riuscì neppure ad eliminare la tassa sui conti correnti che oggi ha raggiunto il livello di un euro e cinquanta per ciascun conto, una tassa che non ci è mai stato spiegato che motivo, che origine avesse.
Padoàn, insieme all’attuale amministratore delegato delle Poste che si chiama Francesco Caio, stanno vendendo il 40 per cento del pacchetto azionario di Poste italiane, un altro bene se ne va e lo scempio continua. La situazione dovrebbe far riflettere non poco gli italiani.