Origano: Previene La Degenerazione Cellulare E Migliora La Memoria

La cucina mediterranea sfrutta in tantissime occasioni le erbe aromatiche per dare un sapore più deciso ai vari piatti. Il prezzemolo, il basilico, il timo e tutte le altre sono buone e si caratterizzano per i molteplici benefici…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Aroma inconfondibile”]

…che apportano all’organismo. L’origano si fa apprezzare ancora di più in tal senso: il suo aroma è inconfondibile, ma in quanti sanno che fa bene alla salute, combattendo il senso di gonfiore e il meteorismo, senza…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Infezioni dell’apparato respiratorio”]

…dimenticare il contributo alla lotta alle infezioni dell’apparato respiratorio, un supporto fondamentale contro bronchiti e asma. Secondo altri studi, poi, l’origano è importante anche per il potenziamento delle…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Facoltà cerebrali”]

…facoltà cerebrali. In particolare, sono stati esaminati con grande attenzione gli effetti del timochinone e del carvacrolo, i quali possono incrementare il livello di benessere mentale come pochi altri prodotti.

ATTENZIONE! MOLTO IMPORTANTE. QUESTO ANTIBIOTICO E’ STATO APPENA RITIRATO DAL MERCATO

La società Krka Farmaceutici Milano ha reso noto il ritiro a scopo precauzionale di un medicinale, per la precisione un antibiotico. Si tratta della specialità LEVOFLOXACINA KRK*5CPR 250MG – AIC 044492027 con…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”La scadenza del lotto”]

…scadenza ottobre 2021. Un risultato fuori specifica sul lotto ha imposto la misura eccezionale: di solito il farmaco di cui si sta parlando viene usato per curare le infezioni causate da alcuni batteri, in…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Infezioni curate”]

…particolare la sinusite acuta, la bronchite cronica, le polmoniti, le infezioni delle vie urinarie, prostatiti e infezioni della pelle. Fortunatamente non ci sono segnalazioni di reazioni avverse, come specificato dall’Aifa.

UNGHIE INCARNITE? ECCO IL RIMEDIO “MAGICO” CHE VI FARA’ GUARIRE IN UNA NOTTE

Le unghie incarnite provocano fastidio, dolore e le infiammazioni sulla pelle sono davvero difficili da curare. L’infezione è dietro l’angolo, ma esistono dei rimedi naturali per risolvere questo problema. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Limone e sale”]

Uno di questi è il limone con il sale, un trattamento efficace da utilizzare sul dito del piede per circa venti minuti e da ripetere fino a quando il problema non si risolve in maniera definitiva. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Impacchi di cipolla”]

L’alternativa è rappresentata dagli impacchi di cipolla: si tratta di un antinfiammatorio molto potente e viene usato per curare diverse malattie. La cipolla va cotta e schiacciata per bene per poi usare la pasta. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Impacchi di carota”]

Stesso discorso vale per gli impacchi di carota: il trattamento è simile a quello appena visto per la cipolla, con la polpa dell’ortaggio che è utile per far guarire prima l’unghia incarnita. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Albume d’uovo”]

Infine c’è l’albume d’uovo. Si tratta di un rimedio molto veloce e che permette di ottenere ottimi risultati, a patto che si sfrutti con costanza per arrivare a miglioramenti tangibili. Va ripetuto più volte al giorno.

Animali in casa, l’allarme dei medici: “Trasmettono gravi infezioni, ecco quali”

I nostri amati animali domestici possono trasmetterci infezioni? È un tema che verrà affrontato dal prossimo Congresso internazionale della Società italiana di malattie infettive e tropicali, che avrà luogo a Baveno. “Si farà in particolare il punto sulla Leishmaniosi, il cui serbatoio tra i cani si va allargando, anche in considerazione di quanto è accaduto negli scorsi anni in Spagna, in particolare nell’area di Madrid… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il caso spagnolo”]

con una importante epidemia nell’uomo causata dalla diffusione a partire da un serbatoio alternativo, le lepri selvatiche di un parco pubblico, e dalla grande disponibilità di vettori, in questo caso pappataci, dovuta probabilmente a fattori climatici favorevoli”, spiega vicepresidente Simit e professore di Malattie infettive all’Università di Milano, Massimo Galli. Anche gli animali esotici sono sotto la lente d’ingrandimento… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Gli animali esotici”]

“Va ricordato che quando l’animale domestico è un rettile, una tartaruga o un’iguana, incredibilmente anche queste ultime sono molto di moda, è imperativo maneggiarlo con cura. Le feci di questi animali ospitano di regola salmonelle in grado di infettare anche l’uomo. I ratti domestici, divenuti di recente di moda, in Inghilterra e in Danimarca sono stati segnalati portatori del virus Seul, responsabile della febbre emorragica coreana con sindrome renale. Mettersi in casa un animale selvatico poco noto può… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Il caso in Germania”]

riservare brutte sorprese. L’anno scorso sono stati segnalati in Germania tre decessi in persone il cui unico punto in comune – ricordaGalli – era essere allevatori di un grazioso scoiattolo dell’America Centrale (Sciurus variegatoides) che a loro ha passato un virus precedentemente sconosciuto, e a maggior ragione mai osservato dall’uomo, che ha a loro causato una encefalite mortale. Lo scrigno di Pandora è ancora e sempre pieno”.

Sclerosi multipla e diabete: trovate le infezioni che le causano

Finalmente buone notizie in campo medico: la ricerca sta dando frutti incredibili. Sono state scoperte, infatti, alcune infezioni che, in qualche modo, possono determinare l’insorgenza di patologie autoimmuni quali la Sclerosi multipla e il Diabete di tipo 1, sia in età adulta che in età pediatrica, ad altissima incidenza in Sardegna. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Cosa riferisce l’equipe medica”]

A confermarlo un’equipe di ricerca di Microbiologia del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Sassari, guidata dal professor Leonardo Sechi, che hanno pubblicato i risultati dello studio sulla rivista Scientific Reports – Nature.
La Paratubercolosi dei ruminanti e il virus di Epstein Barr. Il Mycobacterium avium subspecies paratubercolosis (Map), ossia il batterio che causa la Paratubercolosi nei ruminanti, e il virus Epstein Barr, responsabile della mononucleosi infettiva nell’uomo, sono stati associati dai ricercatori al Diabete di tipo 1 e alla Sclerosi multipla rispettivamente, sulla base di studi che vanno da tantissimi anni e che gli ultimi esperimenti hanno pienamente confermato. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco cosa ha rivelato lo studio”]

Ecco quanto confermato dallo studio:

“Lo studio ha evidenziato la presenza di anticorpi contro questi antigeni sia nel sangue periferico, sia nel liquido cerebrospinale dei pazienti affetti da Sclerosi Multipla – spiega Giuseppe Mameli, ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche e primo autore dell’articolo – Inoltre è stata osservata una produzione intratecale di anticorpi che mette in evidenza l’importanza del ruolo dei linfociti B (le cellule che producono anticorpi) nella malattia”. Ecco perché le due infezioni possono causare l’insorgere della Sclerosi Multipla. La ricerca è stata effettuata in collaborazione con Eleonora Cocco e Maria Giovanna Marrosu dell’Università di Cagliari. CONTINUA A LEGGERE
Fonte: Retenews24

Scoperto un nuovo batterio resistente agli antibiotici: è la variante di un ceppo di Klebsiella

Purtroppo non è una bella notizia quella rivelata dagli esperti dell’ospedale fiorentino di Careggi. Si tratta di un allarme molto serio che riguarda la circolazione di un batterio altamente pericoloso.CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco di quale batterio di tratta”]

Si tratta di un batterio resistente alla colistina, un antibiotico ‘salvavita’ utilizzato in occasione di determinate infezioni, tra cui quelle polmonari.CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco dove è stato trovato il batterio”]

Ceppi di Escherichia Coli, batterio portatore di questo determinante di resistenza, purtroppo, sono stati trovati anche in Italia.CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le parole dell’esperto”]

Gian Maria Rossolini, direttore dell’azienda ospedaliera di Careggi, spiega come è stato scoperto il batterio: “Presso il nostro laboratorio è stata recentemente identificata una nuova variante del gene mcr-1, denominata mcr-2, in un ceppo di Klebsiella pneumoniae – che può provocare polmonite batterica – resistente alla colistina, produttore della carbapenemasi KPC”.
La carbapenemasi è un enzima in grado di inattivare gli antibiotici della classe dei carbapenemi.

Purtroppo il fenomeno della farmaco-resistenza batterica negli ospedali avanza inesorabilmente e si devono presto cercare contromisure per contrastarlo al più presto. CONTINUA A LEGGERE
Fonte: Tgcom24

Come curare le afte con rimedi naturali

Sono fastidiose, dolorose e ci mettono molto a guarire. Queste piccole ferite che appaiono nella zona interna delle labbra e delle guance, sul palato oppure sulla lingua possono essere curate con rimedi fatti in casa.
Le ulcere e le afte sono più comuni nelle donne che negli uomini e non esiste un’età più propensa. Durano tra i 7 e i 20 giorni e di solito ricompaiono.
Le caratteristiche delle ulcere orali sono:
• Dolore.
• Prurito.
• Ferite a forma di cratere.
• Bruciore.
Ma quali sono le cause?
• Carenze del sistema immunitario dovuto a malattie o problemi nutrizionali.
• Lesioni nella bocca come, per esempio, uso della dentiera, spazzolamento brusco dei denti, morsi, strofinamento dei denti, ecc.
• Cambiamenti ormonali (sono frequenti nelle donne durante il ciclo mestruale).
• Reazioni allergiche a certi alimenti, come i cibi acidi, gli agrumi o piatti troppo conditi.
• Intolleranza al glutine.
• Stress.
Le afte e le ferite orali di solito si curano da sole, anche se è possibile facilitarne la cicatrizzazione e la scomparsa usando certi rimedi.
Se dopo 3 settimane le ferite non migliorano, allora è il caso di consultare un medico per farsi prescrivere la cura più appropriata. Come?
Miele: è meglio usare il mielegrezzo, invece di quello liquido, per poterlo usare come un unguento.
Salvia: Questa pianta è molto usata nella medicina naturale per qualsiasi tipo di lesione o ferita della pelle, tra cui le afte e le ferite orali. Per usarla, dovete preparare un infuso.
Acqua ossigenata: Diluite una parte di acqua ossigenata in due parti di acqua del rubinetto (potete anche fare metà e metà). Usate questo mix per fare degli sciacqui 3 volte al giorno.Si tratta di un rimedio un po’ fastidioso ma efficace.
Alcuni optano per impregnare un cotton fioc con questo mix e applicarlo direttamente sulla ferita. Brucerà un po’, ma è molto efficace.
Acqua e sale: Questo rimedio può irritare un po’ la zona, ma è molto efficace.
Aloe vera: Come ormai saprete, le proprietà dell’aloe vera sono infinite, sia per il nostro organismo sia per la nostra bellezza. Per questo motivo, vale davvero la pena averneuna pianta in casa.
Lievito di birra: Si tratta di un rimedio eccellente contro le ferite orali, poiché riduce la quantità di batteri che proliferano nella bocca.
Semi di pompelmo: Potete acquistare l’estratto di semi di pompelmo in erboristeria o usare direttamente i semi. Il pompelmo è un frutto altamente antisettico e molto efficace contro le afte.
Bicarbonato di sodio Si tratta di un rimedio fatto in casa usato ormai da millenni per le sue incredibili proprietà, soprattutto contro virus e batteri.
Aceto di mele: Ha delle proprietà simili a quelle del bicarbonato e aiuta a curare le afte in modo rapido. Tuttavia, dovete sopportare un po’ il bruciore.

Infezione da stafilococco nei bambini:contagio e sintomi

Come si manifesta l’infezione da stafilococco: nei bambini può manifestarsi anche con eruzioni cutanee simili a quelle che vedete nella foto a corredo di questo testo, l’immagine documenta un caso particolare di contagio, certamente non usuale ma non per questo poco pericoloso. Brenda Sanderson, che ha deciso di rendere pubbliche le immagini della pelle lesionata di uno dei suoi figli. Brenda Sanderson racconta che i suoi figli hanno contratto in modo del tutto inaspettato un’infezione da stafilococco: la causa della malattia è stata la poca pulizia di un gioco gonfiabile su cui i bambini si sono intrattenuti.
Non tutte le mamme sanno che lo stafilococco può annidarsi e nascondersi anche in una giostra da giardino gonfiabile, complice il caldo e la promiscuità a cui un gioco gonfiabile è esposto (poiché viene montato all’acero e vissuto da molti bimbi insieme) e posto che non venga debitamente pulito.
Laddove la sporcizia non venga rimossa e le superfici non vengano igienizzate è possibile che la plastica morbida accolga i batteri che proliferano con l’esposizione alle alte temperature esterne e con il sudore e il calore prodotti dal gioco dei bambini.
I figli di Branda avevano preso parte ad una festa di laurea e lì avevano giocato su un castello gonfiabile. I segni sulle braccia sono comparsi 24\48 dopo e la mamma li ha considerati come frutto di escoriazioni, tuttavia si aggravavano col passare delle ore. Quando Brenda ha portato i bimbi dal medico la diagnosi è stata immediata e il dottore ha subito rintracciato nel gioco gonfiabile la causa dello stafilococco.
Le infezioni da stafilococco nei bambini si verificano frequentemente quando i piccoli entrano in contatto con oggetti di uso promiscuo non adeguatamente puliti.
Possono essere veicolo di infezioni da stafilococco nei bambini anche i materassini da ginnastica, non è un caso che in moltissime palestre, anche scolastiche, siano considerati come un attrezzo personale che ciascuno deve avere ad uso esclusivo.
Il materiale di cui sono fatti i giochi gonfiabili, come i materassini da ginnastica, si presta a trattenere lo sporco e con esso i suoi pericoli di contagio. E il pericolo di trasmissione di patologie capaci di aggredire la pelle aumenta quando i bambini si rotolano o toccano con tutto il loro corpo la superficie di cui dispongono nel movimento.