Ikea invita di nuovo i clienti a ritirare la luce Patrull: dei bambini si sono feriti gravemente

Ancora una volta il grande colosso svedese Ikea esorta in una nota i clienti in possesso di una luce PATRULL a riportarla immediatamente in qualsiasi suo negozio, dove saranno rimborsati. Tutto questo è successo perché a più bambini è capitato uno spiacevole incidente con la lucina. L’azienda del mobile precisa nel comunicato che per ottenere il rimborso non è necessario presentare lo scontrino fiscale. Ecco il comunicato apparso sul sito dell’Ikea: IKEA invita i clienti che hanno acquistato una luce con sensore PATRULL a non utilizzarla e a riportarla in qualsiasi negozio IKEA dove riceveranno il rimborso. IKEA ha ricevuto la segnalazione di un caso in cui un bambino di un anno e sette mesi, giocando con la luce PATRULL, ha cercato di estrarla dalla presa di corrente e il coperchio si è staccato. Il bambino ha preso la scossa, riportando evidenti lesioni sulla mano. La sicurezza è da sempre una priorità per IKEA.

Quando si verificano incidenti in cui sono coinvolti prodotti IKEA, interveniamo con tempestività: la luce con sensore PATRULL è stata immediatamente ritirata dal mercato. Il prodotto è stato collaudato ed è conforme a tutte le leggi e le norme applicabili. Nell’indagine che ha fatto seguito all’incidente, abbiamo esaminato oltre 600 luci PATRULL senza riscontrare alcun problema. Ciò nonostante, IKEA ha deciso di richiamare il prodotto per scongiurare il rischio di ulteriori incidenti. La luce con sensore PATRULL è in vendita in Europa e Nord America dal 2013. I clienti che desiderano restituire la luce con sensore PATRULL possono riportarla in qualsiasi negozio IKEA, dove riceveranno il rimborso. Per ricevere il rimborso non è richiesto lo scontrino fiscale. Per ulteriori informazioni, contatta il Servizio Clienti al numero verde 800 92 46 46, dalle 9 alle 20, da lunedì a sabato.

  Incidenti domestici: ecco come prevenirli

La casa deve essere un luogo accogliente e sicuro soprattutto per i più piccoli. Ecco come evitare i pericolosi incidenti domestici:  prevenire incidenti domestici è fondamentale per poter vivere sereni e limitando al massimo i pericoli.

Il racconto di questa mamma ci fa capire quanto è vero che, a volte, basta un attimo per mettere in serio pericolo la vita dei più piccoli. Ecco la sua storia:

“Due anni fa mia figlia Brooke si era appena svegliata dal riposino, era una bimba di 3 anni, stava venendo verso di me in soggiorno, mi ricordo che guardavo il suo incedere curioso e la seguivo sedersi alla scrivania del computer nel corridoio, proprio accanto alla cameretta del fratellino, dove, alla fine, è entrata e da dove ho sentito arrivare il rumore dello schianto. In un istante le nostre vite sono cambiate per sempre.“

Laurie, la mamma, prosegue nel suo racconto: “Ricordo che guardavo dalla porta della camera e riuscivo a vedere il retro della cassettiera ma non Brooke. Iniziai ad andare nel panico quando capii che lei era proprio sotto. Da sola riuscii solo parzialmente a sollevare il mobile anche perché ero reduce di un intervento alla schiena.

Cercai di sollevare il peso dalla sua testa e usai tutta la forza della disperazione. Chiamai gridando mio marito Matt. Lui scaraventò e face letteralmente volare la cassettiera in un angolo della camera. Vidi la sua reazione: sussultò leggermente e vidi del sangue uscire dal suo orecchio destro.

Ricordo perfettamente la disperazione assoluta, i pensieri angoscianti che si facevano spazio nella mia mente mentre stavo dando le informazioni all’operatore del 911. La polizia e i pompieri arrivarono in pochi minuti. Io salii sull’ambulanza con Brooke.”

La mamma ricoda ancora: “Mi sentivo estraniata dal mio corpo come se stessi guardando delle immagini che non appartenevano alla realtà. Vedevo che tagliavano i vestiti di mia figlia, cercavo di parlarle ai medici dicendo che ero la sua mamma, li scongiuravo di aiutarla! Brooke aveva un trauma cerebrale ma sembrava non aver riportato danni gravi, la prognosi rimaneva riservata per 72 ore. C’erano 3 fratture al cranio e la loro preoccupazione era che la fuoriuscita del liquido cerebrale potesse causare un’infezione, anche la meningite. Aveva subito anche uno schiacciamento delle ossa orbitali e si era rotto un osso molto vicino al nervo uditivo. Malgrado tutto ciò sembrava stare bene secondo i dottori.

Avrebbero poi dovuto ricostruire parte del suo cranio, le ossa intorno agli occhi per evitare danni visivi, deformazioni facciali o infezioni, non c’era alternativa.”

Sono passati due anni dall’incidente, Brooke si è completamente ripresa ma non la mamma che continua a voler parlare di prevenire incidenti domestici. Tutto ciò è accaduto semplicemente perché la bambina voleva prendere una Barbie su uno scaffale sopra la cassettiera, una cassettiera che non era mai stata ancorata al muro. La mamma sa tutto ciò e per questo si sente terribilmente in colpa. Purtroppo le cose accadono ed è giusto saperlo. Laurie racconta la sua storia per sensibilizzare tante altri genitori affinché si possa fare la giusta prevenzione, perché nessuno debba più passare ciò che ha passato Brooke e tutta la sua famiglia, è diventata la sua missione.