In quel condominio c’era la stanza dei bambini. Erano tutti lì a fare…

Sono passati 3 anni dalla morte di Fortuna Goffredo, la bimba morta dopo essere stata gettata giù da un palazzo di Caivano. Sulle cause e sul movente della sua morte vige ancora il massimo riserbo. Il principale sospettato rimane Raimondo Caputo, anche se lui continua a dichiararsi innocente e a dare le colpe alla sua ex convivente, Marianna Fabozzi e alla sorella. Secondo quanto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Le parole dell’avvocato”]

Secondo quanto riferito dall’avvocato difensore di Caputo, le indagini difensive avrebbero condotto alla scoperta di una rete di pedofili che agiva incontrastata nel Parco Verde (lo stesso luogo in cui è stato trovato il corpo di Fortuna), capace di depistare le indagini con la creazione di false prove tese ad incastrare Caputo e a far continuare indisturbato il losco traffico. Proprio ieri Caputo ha rilasciato delle dichiarazioni scioccanti che confermano quanto detto dal suo avvocato “In quell’isolato, al primo piano c’era la stanza dei bambini…  PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Lo sapevano tutti e tutti sapevano quello che succedeva. Tanto che uno degli inquilini è stato condannato a dieci anni per aver abusato della figlia dodicenne. In quel maledetto posto, abitato da napoletani, mi hanno messo in mezzo, perché io non sono del loro ambiente. Io sono di Fragola”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Un altro bambino…”]

Già nel corso delle indagini era emerso che 14 mesi prima della sua tragica scomparsa un altro bambino era morto in circostanze simili, Antonio Giglio (figlio della Fabozzi) e se le dichiarazioni di Caputo fossero confermate ci troveremmo di fronte ad una rete di abusi che va avanti da chissà quanto tempo. 

“Sì, lo facevo con la bambina tutte le volte che volevo. E la madre sapeva tutto…”

Il caso dell’omicidio di Fortuna Loffredo si arricchisce di un nuovo elemento. Il settimanale “Giallo” riporta la versione che Raimondo Caputo – l’uomo arrestato per l’omicidio della bambina – avrebbe rilasciato agli inquirenti. Secondo Caputo, la compagna Marianna Fabozzi avrebbe lanciato la piccola dalla finestra dopo averla presa per le gambe. L’uomo sostiene anche che… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]

la Fabozzi avrebbe ucciso anche il figlio, Antonio Giglio: “Sapete perché lo ha ucciso? Perché secondo lei il ragazzino impediva la nostra convivenza. Invece Fortuna l’ha uccisa per fare un dispetto a Mimma Guardato, la madre della bambina, che tanto odiava. Vi tengo a precisare che tutti in quella casa sapevano che toccavo la bambina – la testimonianza di Caputo -. Lo sapeva sua madre Marianna e anche la nonna, Angela Angelino”. Il processo riprenderà il… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il parere della criminologa”]

2 maggio e dovrebbe prevedere anche l’audizione della criminologa Roberta Bruzzone, consulente della famiglia Loffredo secondo cui “forse Chicca si voleva ribellare perché stanca di subire tutte quelle violenze e la Fabozzi, per evitare che potesse parlare, ha preferito ucciderla. Insomma, Fortuna potrebbe essere stata eliminata perché era un testimone scomodo”.

Omicidio Fortuna Loffredo, svolta inaspettata: “Io ero lì, ho visto tutto”. Cosa sta succedendo

Ovviamente è voluto restare anonimo, ma le sue dichiarazioni potrebbero rappresentare una svolta clamorosa nelle indagini sull’omicidio di Fortuna Loffredo. Le parole del super testimone sono state riportate dal quotidiano “Il Mattino”. Eccole qui di seguito:
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“Come ho già detto in televisione (ieri a Mattino 5, ndr) il punto dove si sarebbe schiantata la bambina non è quello dal quale sono partite le indagini. Io, una signora che quella mattina del 24 giugno del 2014 stava stendendo il bucato, un ragazzo che si trovava sul balcone di casa a fumare e un altro uomo, all’unisono, abbiamo notato che il corpicino di Fortuna, immobile sul selciato, era a quattro-cinque metri più a sinistra di dove è stata poi disegnata la sagoma dai carabinieri. La posizione del corpo era parallela al muro dell’Isolato, con la testa rivolta verso l’interno del cortile e i piedi in direzione opposta. Nessuno ha…
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visto Chicca cadere. E anche la sagoma disegnata sull’asfalto era sbagliata, perché gli investigatori hanno ritenuto che Chicca fosse impattata perpendicolarmente al palazzo. Cioè con la testa parallela al muro e piedi verso il cortile più piccolo. Perché parlo solo ora? Ho avuto e ho paura. E anche per un rimorso di coscienza, che si è fatto insopportabile per la recente storia di un presunto caso di pedofilia su una bimba di quattro anni che sarebbe stata abusata, qui nel Parco Verde, dallo zio e dal nonno”.
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Questo cambierebbe completamente le carte in tavola, ribaltando le conclusioni precedenti della perizia del Ris di Roma. E con questo nuovo scenario, che escluderebbe che Fortuna sia precipitata nel vuoto, prenderebbe forza anche l’ipotesi avanzata dal nonno materno della piccola, Vincenzo Guardato. Secondo lui la bambina era stata uccisa da qualcuno dell’Isolato 3, portata successivamente giù con l’ascensore o a piedi, per poi essere lasciata sul selciato.