“Controlli anche due volte al giorno”: la brutta sorpresa per milioni di lavoratori

Sta per cambiare la disciplina delle visite fiscali a domicilio. Dal 1° settembre, infatti, prenderà il via il Polo Unico, con l’INPS che gestirà anche i controlli dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, quelli finora…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Percentuali di visite fiscali”]

…effettuati dalle Asl. La percentuale delle visite fiscali dovrebbe essere molto superiore rispetto a quella dei controlli destinati ai privati (5% circa). Come ha spiegato il numero uno dell’ente previdenziale, Tito…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Le parole di Boeri”]

…Boeri:
“Ci aspettiamo di migliorare l’efficacia dei controlli e di garantire un servizio maggiormente uniforme”. I controlli “non saranno random ma saranno mirati. Controlli più efficaci saranno un deterrente contro il comportamento opportunistico: impariamo guardando all’esperienza e ai fattori di rischio. Sappiamo che possono esserci abusi o comportamenti opportunistici”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Migliore efficenza”]

L’Istituto punta a migliorare anche l’efficenza del settore pubblico, quello in cui ci si ammala maggiormente, come emerso dagli ultimi dati: due anni fa, ad esempio, i privati hanno usufruito di 5 giorni di malattia pro capite.

Cartelle fiscali tramite raccomandata? “Sono nulle”

Certe cose agli italiani restano sempre ignote soprattutto se riguardano le loro tasche. I contribuenti, a volte, ricevano notifiche delle cartelle di pagamento tramite raccomandata, un normale avviso di ricevimento. In molti però ancora non sanno che queste risultano nulle se inviate in questo modo. A dirlo è una recente sentenza del Giudice di Pace di Taranto Martino Giacovelli.
La notizia è stata divulgata dal sito “La legge per tutti”. Sul sito è specificato che c’è una grande schiera di giudici che ritiene ingiusto il processo di invio delle cartelle per mezzo raccomandata.
Uno di quelli che sostengono questa tesi è il Giudice di Pace di Taranto secondo cui l’invio della cartella di pagamento mediante raccomandata spedita direttamente dall’Agente per la riscossione, che prescinde, quindi, dall’invio dell’ufficiale giudiziario, dei messi comunali o degli agenti della polizia municipale che la legge impone, non è valida.
Così la cartella risulterebbe nulla, praticamente, inesistente.

Fonte: RETENEWS

Mobili, ecobonus e ristrutturazioni: anche per il 2016 detrazioni fiscali

A quanto pare anche per il 2016 ci saranno le detrazioni fiscali sull’IRPEF per l’acquisto di mobili e il cosiddetto ecobonus. Sarà quindi prorogata per il 2016 il bonus con il credito di imposta del 65% per il risparmio energetico e del 50% per le ristrutturazioni abitative semplici.
La formula sarà identica a quella applicata l’anno scorso, che includeva nell’ecobonus 65% anche le spese per antisismica, la rimozione dell’amianto e le schermature solari. Anche il tetto di spesa su cui calcolare le detrazione rimane a 96 mila euro con rimborsi in dieci rate annuali. Oltre a essere prorogati di un anno gli incentivi vengono anche estesi agli ex Iacp che potranno usarli per aumentare le prestazioni energetiche delle case popolari. Confermato anche il bonus mobili, ossia lo sgravio Irpef del 50% entro un tetto di diecimila euro, che potrebbe anche essere esteso alle coppie under 35, senza obbligo di ristrutturazione.
Agevolazioni mobili ed elettrodomestici
Mobili: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Non sono agevolabili porte, pavimentazioni (es. parquet), tende e altri complementi di arredo.
Condizioni
La detrazione spetta soltanto in presenza delle seguenti condizioni:
– i soggetti IRPEF acquirenti devono aver sostenuto spese, esclusivamente con bonifico, nel periodo interessato dal bonus per gli interventi di ristrutturazione detraibili dall’IRPEF al 50% o al 40% (manutenzione straordinaria, restauro, ristrutturazione, ecc.);
– i suddetti interventi devono essere iniziati prima del pagamento effettuato per i mobili e i grandi elettrodomestici. Non è invece necessario che le spese di ristrutturazione siano anche pagate prima di quelle per i mobili e gli elettrodomestici dell’abitazione;
– pagamenti dei mobili/elettrodomestici devono essere effettuati con bonifico, carta di credito o di debito (es. bancomat) e vanno conservati i relativi documenti (fatture, scontrini con codice fiscale dell’acquirente e indicazione dei beni acquistati. Non rilevano i pagamenti con assegno o in contanti).