L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha diffuso un comunicato piuttosto importante che riguarda l’Etna. Ecco cosa ha detto di preciso l’INGV:
“L’episodio di attività effusiva da un sistema di fratture eruttive sul fianco e alla base meridionale del Cratere di Sud-Est (SEC), che era iniziato la sera del 13 aprile 2017, è terminato nella notte fra il 14 e il 15 di aprile… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Episodio”]
Successivamente, il vulcano è rimasto in uno stato di calma per 4 giorni e mezzo, per rientrare in attività con un nuovo episodio eruttivo nella tarda mattinata del 19 aprile 2017. Mentre l’episodio precedente si era annunciato con un brusco aumento dell’ampiezza… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Pit crater”]
del tremore vulcanico, seguito da una breve fase di attività stromboliana e poi dall’apertura delle fratture eruttive, questo nuovo episodio ha avuto iniziato con l’emissione di lava dal piccolo “pit crater” posto poco sotto l’orlo della “bocca della ex sella fra il vecchio e il nuovo cono del SEC”, alle ore 09:34 UTC (=ore locali -2)… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Aumento ampiezza”]
Dopo pochi minuti è incominciata una modesta attività stromboliana da una bocca poco più a monte; solo dopo si è osservato anche un repentino aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico accompagnato dalla caratteristica superficializzazione della sorgente del tremore.