Stiamo al confine tra la scienza e la fantascienza. Ma per i soggetti interessati, si tratta di pure realtà. L’azienda americana BioQuark ha annunciato nuovi test clinici, nell’ambito dell’ambizioso progetto ReAnima. Qual è l’obiettivo? Invertire il processo di morte cerebrale nei pazienti. Assurdo vero? Ma ecco qual è la situazione… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La sperimentazione estrema”]
Questo studio, nato nel 2016, è iniziato in India prima che il Consiglio medico locale decidesse di bloccarlo. La società ha ottenuto ora i permessi dalla Commissione americana e ha quindi scelto una location segreta in America Latina. La sperimentazione avverrà su candidati dichiarati morti cerebralmente. Ma su cosa si basa questo rivoluzionario studio? PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Quanti dubbi”]
La BioQuark avrebbe dato alla luce un siero, a base di cellule staminali, che – insieme ad altre procedute – potrebbe nei loro piani riattivare l’attività del cervello. I problemi di ordine medico ed etico sono ovviamente elevatissimi: un reset del cervello porterebbe l’individuo ad avere una memoria totalmente azzerata? Vedremo gli sviluppi.