Dal primo luglio, come molti di voi sapranno, Equitalia verrà accorpata all’Agenzia delle Entrate. È l’effetto della riforma voluta dal governo Renzi lo scorso ottobre. Ma ecco cosa ha scritto in questi giorni il Fatto Quotidiano. Tenetevi forte, perché scoprirete una vera e propria polemica che riguarda i nostri conti correnti… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La notizia del prelievo diretto”]
“Il decreto di ottobre amplia i poteri a disposizione della riscossione. A chi non paga la cartella esattoriale, infatti, la nuova Equitalia potrà pignorare il conto senza passare dal giudice ma – ed è la vera novità – potrà farlo molto più velocemente di prima”. Una vera e propria rivoluzione, insomma. Sulla Stampa, invece, si entra più nel dettaglio: “Il procedimento di «incasso» non è automatico. Il contribuente prima di tutto riceverà avvisi e solleciti di pagamento. Dopodiché avrà 60 giorni di tempo per mettersi in regola. Come? Pagando tutto subito, chiedendo di rateizzare l’importo oppure opponendo ricorso. In mancanza di almeno uno di questi passaggi e trascorsi i 60 giorni, la nuova Equitalia passerà al recupero coattivo che può consistere anche nel pignoramento del conto corrente”. Per smentire poi la possibilità di un prelievo diretto, è arrivato lo sfogo di Equitalia. Ecco il duro comunicato… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Lo sfogo di Equitalia”]
“Non è vero che a partire dal primo luglio prossimo l’Agenzia delle entrate Riscossione potrà pignorare i conti correnti dei contribuenti debitori senza l’obbligo di richiedere l’intervento dell’autorità giudiziaria. Le norme che regolano la procedura di pignoramento diretto sono in vigore dal 2005. In merito alle notizie apparse su diversi organi di stampa e di comunicazione, relativamente agli atti di pignoramento presso terzi che l’Agente della riscossione effettua per legge, Equitalia Spa precisa quanto segue. L’azione di pignoramento presso terzi è disciplinata da una norma del 2005 (dl 203/2005 che ha introdotto l’art. 72 bis del DPR 602/1973) la quale prevede l’azione diretta da parte di Equitalia sui crediti del debitore detenuti da terzi (ivi comprese le eventuali somme sul conto corrente). La norma, inoltre, prevede l’intervento dell’Autorità giudiziaria in via eventuale laddove il terzo pignorato o il contribuente stesso abbiano elementi validi per contestare l’azione dell’Agente della riscossione”.