Una mamma partorisce l’11° bimbo: “Siamo ricchi dei nostri figli”

Undici figli… a soli 34 anni. Il piccolo Alfio è l’ultimo arrivato in una famiglia siciliana decisamente extralarge. Come racconta il Giornale di Sicilia, mamma Cristina si è sposata a 18 anni e nel 2000 ha dato alla luce Vito, il primogenito. “Abbiamo rinunciato ai piccoli lussi per sentirci “ricchi” di crescere tutti i nostri figli e per questo siamo felici di realizzarci vedendoli ogni giorno”, ha dichiarato la donna su Corriere.it… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La situazione in famiglia”]

Lei ha rinunciato al lavoro per poter crescere i figli, mentre il marito è un bracciante agricolo: “Per fortuna abbiamo una casa su due piani abbastanza capiente per tutti noi e non mi lamento. Mio marito si alza prestissimo per andare a lavorare in campagna e poi iniziano a svegliarsi i ragazzi a seconda degli orari in cui suona la campanella delle loro rispettive scuole”. In famiglia regna la solidarietà: “Ognuno di loro sa che deve aiutare il fratello più piccolo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La gioia dei figli”]

I più grandi, quando hanno saputo che ero di nuovo incinta, erano molto felici ma consapevoli della nuova responsabilità mentre i più piccoli giustamente erano festanti perché un fratellino più piccolo significa qualcuno in più con cui giocare”. Fondamentale anche il sostegno dei nonni: “Anche questa volta mi sono stati accanto”.

Nessuno è venuto fuori quando ha suonato il clacson, così il tassista ha bussato alla porta: Quello che è successo dopo ha cambiato la sua vita per sempre…

Questa storia ci aiuta a capire quanto nella vita contino davvero cose che spesso tendiamo a trascurare. Il protagonista è un tassista di New York, la cui vita è cambiata per sempre dopo questo avvenimento. L’uomo ha voluto condividere la sua avventura con il mondo intero. E questa è la sua storia, come la leggiamo sul portale Perdavvero.com… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]

“Ero stato chiamato per andare a prendere qualcuno. Come al solito, ho suonato il clacson, ma nessuno è venuto fuori. Ho suonato di nuovo, nessun risultato. Mi sono spazientito, era la mia ultima corsa per quel giorno e stavo proprio per lasciar perdere e andare via. Ho deciso di aspettare. Sono sceso dal taxi e, quando ho suonato il campanello, ho sentito una voce flebile dire: ‘Solo un momento, per favore’. Ci è voluto un po’ prima che la porta si aprisse e ne uscisse una minuta e anziana signora. Doveva avere almeno 90 anni e aveva una piccola valigia in mano. Dal momento che la porta era ancora aperta, potevo vedere dentro la sua casa. Sembrava che nessuno ci avesse vissuto per un lungo periodo. C’erano lenzuola sui mobili, le pareti erano spoglie, nessun orologio, quadro o foto. L’unica cosa che sono riuscito a vedere è stata una scatola piena di foto e ricordi, messa in un angolo. ‘Per favore, ragazzo, potresti portarmi la valigia fino alla macchina?”, mi ha chiesto la donna. L’ho presa e messa nel bagagliaio. Sono poi tornato da lei, l’ho presa sotto braccio e l’ho accompagnata lentamente verso l’auto. Mi ha ringraziato per l’aiuto. ‘Non lo dica nemmeno’, le ho risposto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

‘Tratto tutti i miei clienti come tratterei mia madre’. Lei mi ha sorriso e ha detto: ‘Oh, che carino!’. È entrata nel taxi e mi ha chiesto di passare per il centro. ‘Ma non è la via più corta, allunghiamo di parecchio’, l’ho avvertita. ‘A me va bene. Non vado di fretta’, mi ha risposto. ‘Sto andando in ospizio’, ha continuato. Sono rimasto un po’ sorpreso quando ho sentito quelle parole. ‘Un ospizio è un posto dove la gente va a morire’, mi sono detto. ‘Non lascio nessun familiare’, ha proseguito lei con dolcezza. A quel punto ho spento il tassametro. ‘Quale strada devo prendere?’, le ho chiesto. Abbiamo trascorso le due ore successive insieme, ho guidato per la città e lei mi ha mostrato l’albergo dove aveva lavorato come centralinista. Siamo passati per così tanti posti, mi ha fatto vedere la casa in cui lei e il suo ultimo marito avevano vissuto, quando erano ancora giovani, e la scuola di danza dove aveva studiato da ragazzina. In alcune strade mi ha chiesto di guidare molto lentamente ed era attaccata al finestrino come avrebbe fatto un bambino curioso. Siamo arrivati all’ospizio che era ormai sera, era più piccolo di quello che mi ero immaginato. Quando siamo arrivati all’ingresso, due infermiere ci sono venute incontro. Hanno messo la donna su una sedia a rotelle e preso la sua valigia: ‘Quanto ti devo per la corsa?’ mi ha chiesto aprendo la borsa. ‘Niente’, le ho risposto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Il ringraziamento”]

‘Ma tu ti devi guadagnare da vivere’ mi ha detto. ‘Ci sono altri clienti’, le ho risposto con un sorriso. Senza neanche pensarci, le ha dato un abbraccio forte e lei mi ha tenuto stretto. ‘Hai reso un’anziana donna, alla fine della sua vita, felice. Grazie!’ e i suoi occhi si sono riempiti di lacrime. Le ho stretto la mano e l’ho salutata. Mi sono ritrovato a girovagare per la città, non mi andava di vedere o parlare con nessuno. Cosa sarebbe successo se non avessi preso quella corsa? Cosa sarebbe successo se avessi suonato solo una volta e fossi andato via? Quando penso a quella sera, credo davvero di aver fatto uno degli incontri più importanti della mia vita. Abbiamo delle giornate così impegnate che spesso ci dimentichiamo di quello che conta. È tutto veloce. Ma penso davvero che sono i momenti più tranquilli e i gesti più piccoli a contare veramente. Dovremmo prenderci del tempo per goderne. Dovremmo essere pazienti e aspettare prima di suonare di nuovo il clacson” (da Perdavvero.com)

Schianto pazzesco: l’auto di Renzo Bossi distrutta. L’ambulanza ha portato via una donna…

schermata-2016-10-17-alle-20-20-00Renzo Bossi, figlio del fondatore della Lega Nord Umberto, è conosciuto dai più come “Il Trota”, un soprannome che lo accompagna da sempre. Si è tornati a parlare di lui a causa di un incidente avvenuto in…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Un terribile schianto”]

…provincia di Varese. L’auto guidata da Bossi è andata completamente distrutta a causa di uno schianto da cui è uscito per fortuna illeso. L’altra vettura rimasta coinvolta era guidata da una donna, la quale ha…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”L’intervento dei vigili”]

…riportato delle lievi ferite ed è stata trasferita al pronto soccorso. I vigili sono giunti sul posto per effettuare i rilievi di rito. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”L’esperienza politica”]

Bossi gestisce un’azienda agricola dopo la fallimentare esperienza politica e le mille polemiche sul suo conto: ha confermato di non voler seguire le orme del padre.

“LEI SI SCHIANTA, L’ANIMA ESCE DAL CORPO”: IL VIDEO-CHOC, LA VITA OLTRE LA MORTE?

schermata-2016-10-06-alle-10-08-25Un grave incidente stradale è stato immortalato in un video diventato subito virale per un particolare strano e inquietante. Secondo alcune persone si tratta della prova che l’anima esiste davvero. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Le immagini della videosorveglianza”]

Che cosa è successo? Una donna è andata a schiantarsi contro un palo della luce e dalle immagini della videosorveglianza si può notare una strana ombra che sembra fuoriuscire dal corpo della vittima prima di…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Un’ombra che si dissolve”]

…dissolversi definitivamente. L’incidente è avvenuto in Thailandia e quando sono state diffuse le immagini sono venuti i brividi a molti. La donna è purtroppo deceduta, mentre un uomo ha riportato gravi ferite. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Una manovra azzardata”]

La strada del sinistro è solitamente molto traffica e le manovre azzardate non mancano. Ora diventerà famosa per questo fenomeno apparentemente soprannaturale.

Vent’anni con il cadavere del figlio in casa, il dramma di Rita: “Pensavo fosse partito”

Quello che stiamo per raccontarvi è un caso di cronaca che ha sconvolto il mondo. La protagonista è una donna anziana cieca e sola di Brooklyn. Lei si chiama Rita Midwood Wolfensohn. La donna ha vissuto per diversi anni senza sapere che in una stanza al primo piano della villetta in cui viveva c’era il corpo senza vita del figlio, morto per cause naturali. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La scena incredibile”]

Uno scenario da film horrror: la donna ha vissuto per vent’anni con il cadavere del figlio Louis in casa. La donna si è giustificata dicendo: “Pensavo fosse partito, che si fosse trasferito altrove”. La donna lo aveva detto anche ad amici e parenti. I rapporti tra i due ormai si erano interrotti. La casa era in condizioni di estremo degrado: spazzatura ovunque. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La terribile scoperta”]

Quando uno dei parenti è salito al primo piano per dare un’occhiata ha trovato dietro una porta, in una stanza colma di spazzatura e ragnatele, steso su un materassino, uno scheletro vestito con jeans, calzini e camicia. Ecco quali sono state le parole di Alfred Hitchcock. L’uomo ha detto ad un poliziotto del New York Post: “ La casa era sommersa da rifiuti: come se un camion avesse scaricato chili di immondizia dentro la villetta». CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Quello che ha scoperto la Polizia”]

Nessuno aveva più notizie di Louis da più di 15 anni. Le indagini hanno confermato la versione della donna, ignara di avere in casa il cadavere del figlio. CONTINUA A LEGGERE

È diventata madre per la prima volta a 61 anni

Era il suo sogno e finalmente lo ha realizzato. Il parto è avvenuto al Pineta Grande Hospital di Castel Volturno. Il piccolo angioletto venuto a mondo dopo tanti tentativi falliti si chiama Elias, e pensa ben 3,5 kg pere 50 cm di altezza. È venuto al mondo per la felicità dei genitori a 35 settimane e mezzo di gestazione. Ecco perché la sua mamma lo ha voluto a 61 anni. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco chi è la mamma”]

La mamma è Maria Rosaria Veneruso, di 61 anni,e come comunica la stessa struttura sanitaria, la donna è riuscita a coronare il sogno di avere un bambino tutto suo, dopo 4 gravidanze interrotte. Ecco come è riuscita nel suo intento.CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La cura che le ha permesso di avere un figlio”]

Maria Rosaria ha eseguito solo una cura ormonale per ottenere la gravidanza. Ora sia la neomamma che il bimbo stanno benissimo e a non resta che fare loro i migliori auguri. CONTINUA A LEGGERE

Un ritardo nell’assistere la madre dopo il parto. Il dolore della mamma è devastante

La cronaca ancora una volta ci rende partecipi di un caso di malasanità. Poche ore fa, di notte, una donna incinta di 32 anni, residente a Porto San Giorgio, è arrivata all’ospedale di Civitanova Alta con forti e dolorose contrazioni. La donna non era sola. Con lei c’era la sua ginecologa, la dottoressa Gina Tombolini. La donna, diabetica, ma senza altri particolari problemi, aveva avuto una gravidanza normale. Non per la sua prima gravidanza, bensì la seconda. Il primo bambino lo aveva dato alla luce con un parto cesareo. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La volontà della donna”]

La paziente voleva partorire questa volta con un parto naturale ma purtroppo non è stato possibile procedere in questo modo. Il tracciato del feto non era buono e così i medici hanno deciso di procedere col cesareo d’urgenza.
Il bimbo non era in salute, aveva visibilmente il battito del cuore rallentato. Lo hanno subito trasferito nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale Salesi di Ancona. Sono passate due ore e mezza dal momento del parto. Quando è giunto al Salesi infatti il bambino era in asfissia prenatale con compromissione di svariati organi e gravi problemi cardiocircolatori. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La sorte del piccolo”]

Purtroppo la situazione era tremenda, si trattava di un quadro clinico gravissimo e praticamente irreversibile. I genitori erano letteralmente sotto shock per quanto accaduto, non si aspettavano tutte queste complicazioni. Il piccolo purtroppo non ce l’ha fatta e ha perso la vita poche ore dopo. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”L’indagine”]

Ovviamente, l’ospedale di Civitanova, non appena giunta la notizia da Ancona, ha aperto un’indagine interna per capire cosa sia accaduto in sala operatoria. Massimo Palazzo, direttore sanitario dell’Area vasta 3, nella mattinata di ieri si è consultato con i colleghi e ha affermato “che sono state rispettate tutte le procedure”. Ma seguiremo l’evolversi della vicenda per capire se la colpa è dei medici o si tratta solo di una terribile fatalità. CONTINUA A LEGGERE

Il noto politico dice a telecamere spente: “Le donne prima che avvocatesse e medici erano tutte pros…”

Una dichiarazione, l’ennesima, inquietante del deputato egiziano Elhami Agina: «La causa del problema dell’adulterio sono le donne. Tra gli ultimi, discussi, interventi pubblici ricordiamo quello sulla legittimità, a suo dire, delle mutilazioni genitali femminili nel Paese, giustificate dall’impotenza di cui soffrono gli uomini egiziani. Il deputato ha voluto spiegare il suo ‘no’ a un progetto di legge per emendare il codice penale in merito al reato di ‘zina’, ossia l’adulterio, che mira a equiparare uomini e donne nella pena, laddove attualmente le sanzioni sono più aspre per le donne. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere le altre dichiarazioni shock [nextpage title=”Ecco le altre dichiarazioni shock del politico”]
«La donna è alla base del problema dell’adulterio, non l’uomo», ha dichiarato il politico. Non è tutto e precisa:«essendo la donna più attiva (sessualmente, ndr) degli uomini, allora è importante inasprire la pena nei confronti della donna, poiché senza di lei non vi sarebbe questo reato, ed è per questo che il legislatore ha previsto pene più severe per le donne che per gli uomini».Agina sottolinea come «la prostituzione sia il mestiere più antico della storia» e che «la donna, prima di fare il medico, l’avvocato o la ragioniera, era prostituta». CONTINUA A LEGGERE

Questa donna ha avuto un bimbo. Lo stesso giorno il destino le ha regalato una felicità ulteriore

Una giovane mamma di nome Ivette Ivens ha vissuto un’esperienza molto particolare. La donna, fotografa professionista di Chicago, poco dopo la nascita del suo secondo figlio, Dilan, legge un annuccio piuttosto commovente. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco di chi cosa parlava l’annuncio”]bimbocan1

Si tratta di un cucciolo in vendita. È un piccolo bulldog di nome Farley e, quando Ivette lo vede, non ha dubbi sul da farsi: lo deve adottare. Questo cagnolino ha qualcosa in comune con il suo pargoletto: sono nati lo stesso giorno. Il cucciolo e il bambino divengono inseparabili sembrano due teneri fratelli gemelli. Ecco le loro magnifiche FOTO. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le foto bellissime”]

Sono praticamente l’uno dipendete dall’altro. Indossano anche entrambi il pannolino, perché anche il cagnolino non ha ancora la pipì correttamente. Quando si addormentano? Ovviamente, lo fanno abbracciati. Le sue bellissime foto hanno fatto il giro del mondo conquistando il web. CONTINUA A LEGGERE
Fonte: Perdavvero