Omicidio Yara, clamorosa svolta. Gli avvocati: “Ecco di chi è il DNA”

Sono nuovi e incredibili gli elementi che gli avvocati difensori di Massimo Bossetti hanno portato per scagionare il loro assistito. Il muratore è accusato di aver ucciso la 13enne Yara Gambirasio mentre tornava a casa…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Colpo di scena”]

…dalla palestra in cui praticava danza. Il processo contro di lui inizierà il prossimo 30 giugno e i legali stanno cercando di far leva sulla tesi innocentista, nella speranza di un colpo di scena. Il Dna di Bossetti è stato trovato sulle…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Il fratellastro”]

…mutandine della vittima, ma per gli avvocati si può dimostrare che appartiene a un fratellastro dell’uomo. Giuseppe Guerinoni, il padre biologico del presunto killer, avrebbe parlato mentre era in vita con la…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Inseminazione artificiale”]

…figlia di una inseminazione artificiale con il suo seme che avrebbe fatto nascere altri figli. Le indiscrezioni non sono certe, ma questa sera su Rete 4 il programma Quarto Grado fornirà ulteriori dettagli.

Garlasco, clamoroso: “Bisogna riaprire il processo, una nuova prova scagiona Alberto Stasi”

Sono trascorsi già 9 anni dalla morte di Chiara Stasi e, dopo sentenze davvero controverse e molto dibattere, Alberto Stasi è stato condannato a 16 anni di reclusione. Lui che imprimo grado era stato assolto, si ritrova a trascorrere i migliori anni della sua vita in carcere. Ma nelle scorse ore…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Incredibile novità”]

Nelle scorse ore è arrivata una incredibile novità. Infatti una perizia richiesta dalla difesa avrebbe dimostrato che il dna del materiale biologico trovato sotto le unghie di Chiara non apparterrebbe a Stasi, ma ad un’altra persona che lei conosceva. Lo ha confermato la mamma di Alberto, Elisabetta Ligabò al Corriere della Sera….PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Clamorosa riapertura”]

La donna ha detto che le analisi sono stata condotte da un noto genetista su incarico degli avvocati dello studio Giarda che si sono affidati a una società di investigazioni di Milano. Una rivelazione che se confermata potrebbe portare alla clamorosa riapertura del caso e del processo. “Non ho fatto che ripeterlo e finalmente ne ho la conferma….PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Giovani fidanzati”]

Mai e poi mai Alberto avrebbe potuto uccidere Chiara. Si amavano e avevano progetti in comune. La sera prima erano andati a cena insieme. Di lì a poco sarebbero partiti per le vacanze. Erano felici, uniti, erano spensierati, vivevano con la gioia e la fiducia nel futuro tipica dei giovani fidanzati. Alberto stava per laurearsi e se c’era una persona che più di ogni altra lo spronava e gli dava forza, che lo incoraggiava e lo appoggiava, quella era Chiara. Amo mio figlio…

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L’avrei amato anche da colpevole ma chi sa del delitto ha continuato a non parlare e a stare nascosto, scegliendo il silenzio, un silenzio terribile, asfissiante, un silenzio atroce che ha coperto e depistato. Così facendo non ha reso giustizia a una ragazza morta e, allo stesso tempo, sta uccidendo una seconda persona…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 6 DELL’INDICE [nextpage title=”Non ha ucciso Chiara”]

“Alberto è stato privato della vita. Io ho combattuto a lungo, a volte anche in solitaria, specie da quando è venuto a mancare mio marito. Ho combattuto contro le convinzioni dei tanti che a cominciare da qui, da Garlasco, subito avevano decretato la colpevolezza di mio figlio senza alcuna esitazione. Alberto il killer dagli occhi di ghiaccio… Non ho creduto nemmeno per un istante a una sua responsabilità. Non ha ammazzato Chiara. E se finora era una convinzione, adesso è una certezza: quella persona deve spiegarmi la presenza del suo Dna sotto le unghie della ragazza. Lo deve a me, lo deve ai genitori di Chiara, lo deve a tutti”.

++ HANNO TROVATO LA TOMBA DI NEFERTARI ++ IN ITALIA!

Al Museo Egizio di Torino è stata fatta una scoperta davvero incredibile e che pochi si aspettavano. Gli archeologi internazionali hanno confermato tutto dopo test e indagini approfondite. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Gambe ignote”]

In una delle teche del museo sono state analizzate delle gambe che sembravano non appartenere a nessuno, ma ora si è capito che sono i resti di Nefertari, una delle regine più famose…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”La moglie del faraone”]

…dell’antico Egitto. Se ne parla come della moglie preferita di Ramses II. Il suo corpo si trovava nella cosiddetta Valle delle Regine e il ritrovamento risale al 1904. Lo studio delle gambe è…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Tibie e peroni”]

…cominciato curiosamente soltanto negli ultimi tempi, dunque per oltre un secolo tibie e peroni non sono mai stati presi in considerazione. I risultati sono stati ora pubblicati su una…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Testa del Dna”]

…rivista scientifica. Il test del Dna non è stato possibile in quanto non c’è quello dei parenti, ma qualsiasi dubbio è stato fugato in merito all’identità.

Adolescente incinta, il dna fa emergere una storia tremenda

Una storia orribile, fatta di abusi e di violenze, che ha per protagonista una giovane di 17 anni. La ragazza ha appena dato alla luce un bambino. Secondo il racconto della minorenne, sarebbe stata violentata dal compagno della madre. L’uomo, un ecuadoriano di 50 anni, nei giorni scorsi è stato arrestato. È accusato di violenza sessuale aggravata dalla minore età della ragazza e dal rapporto personale in quanto figlia della sua compagna. CLICCA SUL PUNTO 2 del’indice per leggere il racconto della giovane[nextpage title=”Ecco il drammatico racconto della giovane”]
Dal dna è emerso che è lui il padre della piccola. Gli abusi sarebbero iniziati quando la giovane aveva appena 12 anni. Sempre secondo il racconto della 17enne, l’uomo i primi tempi l’avrebbe palpeggiata, poi avrebbe preteso rapporti completi. Come non bastasse, il racconto dell’orrore si arricchisce di un altro elemento: la ragazza sarebbe stata anche minacciata per non farla parlare. La mamma della ragazza, assistita dagli avvocati Alessandro Storlenghi e Paolo Scovazzi, ha denunciato la storia che ha portato all’arresto dell’uomo. CONTINUA A LEGGERE

Yara, parla la difesa: “La prova del dna non regge, nessun elemento contro Bossetti”

Senza una prova schiacciante come quella del DNA, l’accusa nei confronti di Massimo Bossetti decade totalmente. Sulla colpevolezza di Bossetti non c’è “alcuna certezza”. Così l’avvocato Claudio Salvagni, legale del carpentiere in carcere per l’omicidio di Yara Gambirasio.
Bossetti è “molto provato ma determinato” a dimostrare la sua innocenza, ha affermato il legale ai microfoni della trasmissione Legge o giustizia, su Radio Cusano Campus.
Ecco le parole dell’avvocato: “Le prove in mano all’accusa sono notorie: la traccia di dna rinvenuta sugli slip della vittima, le telecamere che riprenderebbero il furgone di Bossetti nei dintorni della palestra di Brembate, e poi ci sono elementi indiziari di contorno. Ad esempio hanno detto che la moglie di Bossetti forse aveva degli amanti e ciò avrebbe causato al muratore di Mapello una depressione che lo avrebbe indirizzato verso la ragazzina”. I TRADIMENTI NON SONO UNA PROVA. “Quest’ultimo elemento è impossibile e lo abbiamo dimostrato. Laddove ci fossero state delle relazioni extraconiugali, sarebbero avvenute in epoche molto lontane dal fatto. E poi sarebbe la prima volta che un tradimento si tramuterebbe in una furia omicida nei confronti di una ragazzina innocente