Mostrami il tuo dito e ti dirò chi sei. Una forma indica una persona particolarmente gentile.

Per capire chi siamo veramente dovremmo prestare attenzione alla forma delle nostre dita. Sono dritte oppure storte? Una volta accertato il tutto si saprà di più sulla personalità. In caso di dita dritte e…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Personalità indipendente”]

…prive di incurvature nella linea, vuol dire che la persona è indipendente e non ama condividere quello che sente con il mondo. Tra le caratteristiche principali figurano la forza e la risolutezza, oltre alla grande emotività. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Dita appuntite”]

Le dita appuntite, invece, sono tipiche di chi ha mani allungate: significa che la persona è leale e quando si innamora si prende cura del proprio partner, dedicando ogni attenzione. La creatività è un altro…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Dita incurvate e tortuose”]

…elemento peculiare di chi ha dita di questo tipo. Le dita incurvate e tortuose, poi, significano che quando ci si arrabbia la situazione non dura a lungo. Inoltre, queste persone hanno molto rispetto delle opinioni di chi sta loro intorno.

Il vostro dito medio riesce a raggiungere il polso? Se no, ci sono lati fastidiosi del vostro carattere che potrebbero rovinare la vostra relazione!

Le mani sono fondamentali in ogni cosa che facciamo giornalmente. Per riuscire a determinarne la grandezza, bisogna mettere il braccio in modo da formare un angolo a 45 gradi, posizionando il…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Il dito che tocca il polso”]

…pollice dell’altra mano sul gomito. La mano va quindi stesa, controllando se il dito medio riesce a toccare il polso: in caso di risposta affermativa, vuol dire che la mano è grande e si può determinare…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Tipo di personalità”]

…che tipo di personalità ha un uomo o una donna. In caso contrario vuol dire che le mani sono piccole e che siete avventurosi e favorevoli all’amore libero. Nelle relazioni vi piace essere al centro di tutto. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Bisogno di sicurezze”]

Le mani grandi, al contrario, significano che la persona è estremamente pericolosa e che ha bisogno di sicurezza. I minimi dettagli sono fondamentali e non c’è mai un’occasione in cui ci si da per vinti.

PROVATE A MASSAGGIARE QUESTO PUNTO PER 45 SECONDI: QUELLO CHE SUCCEDE E’ STUPEFACENTE. PROVATECI!

Esiste un semplice trucco per ridurre il quantitativo di stress, i sintomi del mal di testa e i disturbi del sonno. Non è altro che un massaggio, molto efficace, e da praticare seguendo poche istruzioni. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Durata del massaggio”]

Il punto interessato si trova sulla fronte, tra le sopracciglia. Il massaggio deve durare 45 secondi, stimolando al meglio il flusso sanguigno. In questo modo la tensione muscolare si…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Secrezione di endorfine”]

…riduce e si stimola anche la secrezione di endorfine, le sostanze chimiche presenti nel cervello. L’aiuto non è di poco conto, visto che ci si rilassa, il mal di testa si attenua, come anche…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Congestione nasale”]

…lo stress, l’insonnia e la stanchezza cronica. Questo semplice massaggio, inoltre, è l’ideale per chi soffre di congestione nasale. Vale la pena provarlo per approfittare degli ottimi risultati.

Questo succede quando legate insieme il terzo e quarto dito del piede. Una cosa da fare assolutamente quando si indossa uno stiletto!

Ecco a voi alcuni trucchi da usare per rendere le vostre scarpe più confortevoli:

1. Se le scarpe di pelle sono troppo strette, indossate due paia di calzini spessi e passateci sopra l’asciugacapelli per ammorbidirle. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Terzo e quarto dito”]

2. Quando indossate un tacco stiletto, provate a bendare insieme il terzo e il quarto dito.

3. Inusuale ma efficace: se vi sudano i piedi, utilizzate un proteggi-slip come suola. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Carta vetrata”]

4. Se le suole delle vostre scarpe sono troppo lisce, vi basta passarle con della carta vetrata.

5. Applicate un po’ di vaselina sul tallone e sulle altre parti del piede su cui siete più sensibili. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Pediluvio”]

6. Contro le vesciche fate un pediluvio caldo nel tè nero può darvi sollievo dal dolore e disinfettare.

7. Sapevi che le scarpe da ginnastica bianche possono tornare pulite grazie all’acetone? Bastano poche passate.

Massaggia il dito INDICE per 60 secondi e guarda cosa succede al tuo corpo…

Oggi vi proponiamo una tecnica antichissima, stiamo parlando della riflessologia. Questa tencnica da millenni viene praticata per curare o comunque attenuare diverse patologie. Ma in cosa consiste nello specifico? In pratica, si fonda sul principio secondo cui l’ organo o l’apparato che non funziona alla perfezione nel nostro corpo, sia proiettato in altre specifiche aree del corpo (piede, mano, viso, orecchio ecc.). Opportune pressioni su queste aree producono una reazione nell’organo corrispondente.
Un parere tecnico di un riflesso logo professionista sarebbe ovviamente meglio ma possiamo ottenere buoni risultati anche con l’automassaggio. Basterà fare un po’ di pratica con le proprie mani! Questa pratica vi permetterà di rilassarvi se avete in programma un evento importante, un qualcosa che vi mette non poche pressioni addosso. Bisogna toccare un punto specifico per “guarire” una parte del corpo. Ecco un elenco che può essere davvero utile.
Pollice: è legato ai polmoni e al cuore.
Anulare: è connesso allo stomaco e all’intestino.
Indice: è legato al colon e allo stomaco.
Medio: se si soffre di insonnia, massaggiarlo può favorire il sonno o contro vertigini e nausea.
Mignolo: è il dito legato ai problemi più comuni come emicrania e dolore al collo.

Giradito: cos’è e come curarlo

Ne avete mai sentito parlare? D’inverno è molto comune. In pratica, si verifica, se il vostro dito si gonfia, infiammandosi nella zona vicino all’unghia, potrebbe trattarsi di giradito (o patereccio), una fastidiosa infezione che può colpire un dito della mano o l’alluce del piede.
Lo sviluppo del giradito è favorito da piccole ferite o schegge che penetrano nei tessuti molli delle dita. Chi ha l’abitudine di mangiarsi le unghie e le pellicine (onicofagia) è più predisposto a questo tipo di infezione dato che le piccole ferite sono terreno fertile per i batteri.
I sintomi del petereccio cambiano a seconda che la zona maggiormente interessata sia l’unghia o il polpastrello. Nel primo caso, la zona attorno all’unghia sarà infiammata e gonfia e potrebbe capitare che l’unghia si stacchi un po’. Se l’infezione riguarda il polpastrello questo risulterà gonfio e si avvertirà una pulsazione interna che provocherà dolore anche senza toccare la zona colpita.
La terapia da adottare per la cura del patereccio si basa sulla causa che ha scatenato l’infezione. Se è di natura batterica allora si utilizzeranno antibiotici in pomata da utilizzare almeno due volte al giorno o secondo consiglio medico. Se invece l’infezione è scatenata da un fungo applicheremo una pomata antimicotica.
Nei casi più gravi, quando l’infezione è più profonda è necessario incidere l’ascesso per far fuoriuscire il pus: sarà il medico ad eseguire questo piccolo intervento applicando dopo una garza sterile e senza punti di sutura. Il ricorso a rimedi naturali può essere un valido aiuto per alleviare bruciore e gonfiore e per disinfettare la zona interessata.

Acqua e sale: è il primo e il più semplice rimedio che aiuta a ridurre il gonfiore e a disinfettare (grazie alla presenza del sale). Basta immergere la parte interessata in acqua tiepida e sale per circa 10 minuti almeno tre volte al giorno.
Aglio e cipolla: bisogna creare un composto con cipolla e aglio frullati nell’acqua e applicarlo sulla zona interessata un paio di volte al giorno.
Olio di tea tree: le sue proprietà antibatteriche e antimicotiche possono essere un valido aiuto per la cura del patereccio. Diluire tre o quattro gocce di olio di tea tree in olio di oliva e spalmarlo sul dito interessato e avvolgere con una garza. Ripetere un paio di volte al giorno.
Malva: è ottima per lenire bruciore e gonfiore. Effettuare impacchi di malva fredda o immergere il dito direttamente nell’infuso per circa 15 minuti.

Giradito: cos’è e come curarlo

Se il vostro dito si gonfia, infiammandosi nella zona vicino all’unghia, potrebbe trattarsi di giradito (o patereccio), una fastidiosa infezione che può colpire un dito della mano o l’alluce del piede. Scopriamo come riconoscerlo e i rimedi per curarlo.
Il giradito (o patereccio) è un’infezione batterica che colpisce il dito di una mano, principalmente il pollice, o, più raramente, l’alluce del piede. I microrganismi più spesso coinvolti sono lo Streptococcus pyogenes o l’escherichia coli, in casi più rari può essere causato da Candida albicans o Herpes simplex. Il dito affetto da patereccio si presenta rosso e gonfio nella zona vicino all’unghia e di solito guarisce entro pochi giorni ma, se viene trascurato, può favorire la formazione di pus che potrebbe far estendere l’infiammazione anche ad altri strati della pelle. Ma vediamo quali sono i fattori che aumentano il rischio di contrarre questa infiammazione e i rimedi per curarla.

Cause del giradito
Lo sviluppo del giradito è favorito da piccole ferite o schegge che penetrano nei tessuti molli delle dita. Chi ha l’abitudine di mangiarsi le unghie e le pellicine (onicofagia) è più predisposto a questo tipo di infezione dato che le piccole ferite sono terreno fertile per i batteri. Quando l’infezione riguarda l’alluce del piede può essere causata da microferite (dovute magari ad una pedicure poco accurata) o da un ambiente troppo umido (ad esempio scarpe che non lasciano traspirare bene il piede). Ci sono categorie più predisposte a sviluppare questa infezione come: parrucchieri, lavapiatti, baristi o anche le casalinghe, cioè quelle persone che, principalmente per motivi di lavoro, devono tenere per molte ore al giorno le mani a contatto con l’acqua rendendo la pelle più predisposta ad attacchi esterni.
ìLa terapia da adottare per la cura del patereccio si basa sulla causa che ha scatenato l’infezione. Se è di natura batterica allora si utilizzeranno antibiotici in pomata da utilizzare almeno due volte al giorno o secondo consiglio medico. Se invece l’infezione è scatenata da un fungo applicheremo una pomata antimicotica.
Il ricorso a rimedi naturali può essere un valido aiuto per alleviare bruciore e gonfiore e per disinfettare la zona interessata.
Acqua e sale: è il primo e il più semplice rimedio che aiuta a ridurre il gonfiore e a disinfettare (grazie alla presenza del sale). Basta immergere la parte interessata in acqua tiepida e sale per circa 10 minuti almeno tre volte al giorno.
Aglio e cipolla: bisogna creare un composto con cipolla e aglio frullati nell’acqua e applicarlo sulla zona interessata un paio di volte al giorno.
Olio di tea tree: le sue proprietà antibatteriche e antimicotiche possono essere un valido aiuto per la cura del patereccio. Diluire tre o quattro gocce di olio di tea tree in olio di oliva e spalmarlo sul dito interessato e avvolgere con una garza. Ripetere un paio di volte al giorno.
Malva: è ottima per lenire bruciore e gonfiore. Effettuare impacchi di malva fredda o immergere il dito direttamente nell’infuso per circa 15 minuti.

Unghia Incarnita Sintomi e Cause, Cosa Fare e NON Fare

Secondo una ricerca ben 1 persona su 5 ha avuto a che fare col disturbo dell’unghia incarnita. Qui sintomi, cause e rimedi naturali per superare il problema.
L’unghia incarnita è una patologia infiammatoria, comunemente conseguente a traumi o micro-traumi, a carico delle unghie dei piedi, in gergo medico si chiama onicocriptosi.
Cosa determina un evento traumatico a carico del piede tale da ingenerare una lesione del dito e quindi il danno dell’unghia incarnita?
Il microtrauma può essere determinato da scarpe strette, da un urto forte, da un eccesso di sudorazione non ben trattato. Se la pelle intorno all’unghia si gonfia, facilmente, come conseguenza del gonfiore e dell’infiammazione, tenderà ad inglobare l’unghia che così si farà spazio sotto la carne.
Prevenire è meglio che curare, posto che l’unghia incarnita non dipende da una malformazione ma da un “incidente” in cui il piede è incorso, per preservare le nostre unghie è consigliabile:
• usare calzature comode,
• variare le scarpe e preferibilmente non indossare la stessa scarpa chiusa per più di due giorni di seguito;
• prediligere le pantofole o i calzini antiscivolo quando si è in casa;
• prediligere le calzature aperte quando fa caldo;
• prediligere le calzature traspiranti;
• usate biancheria comoda e di buona qualità;
• detergere ed idratare la pelle dei piedi senza trascurarla mai;
tagliare le unghie diritte dei piedi diritte lasciando negli angoli una “via di fuga verso l’esterno” ovvero non arrotondare le unghie (un taglio rotondo tenderà a lasciare entrare l’unghia sotto-pelle con più facilità). Non di rado l’unghia incarnita consegue a pedicure o anche manicure troppo aggressivi. Prestate particolare attenzione alla profondità e alla forma del taglio delle unghia: mai unghie troppo corte e mai arrotondate nei bordi. Riconoscere i sintomi prontamente aiuta l’automedicazione come la prevenzione dell’unghia incarnita, nei casi più gravi e a stadi avanzati della patologia è indispensabile ricorrere al parere del medico. Attenzione alla tecnica della garza: secondo i fautori dell’automedicazione con la tecnica della garza, l’introduzione di una garza sterile tra unghia e pelle servirebbe a veicolare la crescita dell’unghia stessa. Questo è un rimedio fai da te non utile e non proficuo, può maggiorare la proliferazione batterica a danno della cute nell’area interessata e a danno dell’unghia stessa. Impacchi di limone o pomodoro, che pure sono antichi rimedi della nonna, espongono al medesimo rischio di aumento esponenziale dei batteri.