Una vera strage: almeno 29 morti e tanti dispersi, quasi tutti giovanissimi

I morti sono 29, i dispersi 22. È il bilancio della vera e propria strage avvenuta al largo dello Yemen. Come denuncia l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, gli scafisti avrebbero spinto in mare 120 migranti che erano a bordo delle loro imbarcazioni… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”“Tutti giovanissimi””]

L’Oim ha comunicato di aver ritrovato i corpi delle vittime sulla spiaggia di Shabwa, nel golfo di Aden: “I trafficanti deliberatamente hanno spinto i migranti nelle acque perché temevano che sarebbero stati arrestati dalle autorità una volta raggiunta la spiaggia. Erano tutti giovanissimi, l’età media era di circa 16 anni”, rivela un portavoce… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=” “Ecco perché li hanno spinti””]

“I sopravvissuti ci hanno detto di essere stati costretti a buttarsi in acqua, alcuni spinti fisicamente in mare dallo scafista, che poi è ripartito per tornare in Somalia e prendere un altro carico di persone”, raccontano invece gli operatori Onu giunti sul posto.

Rigopiano, il papà di Stefano distrutto: “Di lui mi resta una catenina. Ecco cosa farò…”

Tra le vittime della tragedia dell’Hotel Rigopiano, c’è anche Stefano Feniello. Il padre del 28enne, Antonio, si è sfogato mostrando i tre oggetti che gli hanno restituito appartenenti al figlio: una catenina, un orologio e un braccialetto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Lo sfogo del padre”]

“Questo è quello che mi è rimasto di mio figlio – dichiara distrutto il genitore -. E grazie a chi? Grazie a Bruno (il direttore dell’hotel, ndr), grazie al presidente della Regione, grazie al Prefetto. Grazie a chi? Dove sono le autorità ora? Chi devo ringraziare adesso? Io mi batterò fino alla fine a costo di vendere tutte le mie proprietà, ma qualcuno dovrà pagare. Io soldi non ne voglio, io voglio, ho bisogno solo di avere giustizia affinché tutto questo non succeda più… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Io vado tutti gli anni in Trentino a sciare dove ho un altro figlio che vive là, questo schifo in Trentino non sarebbe successo. L’Abruzzo non è in grado di fare questo, gli hotel in Abruzzo devono chiudere. Un 4 stelle deve avere il gatto delle nevi, deve avere il trattore che spazza la neve tutta la notte. Bastava un trattore dei contadini, non si aspetta per far morire le persone. Si parlava da giorni del rischio valanghe”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Il messaggio al cantante de Il Volo”]

Antonio legge poi il messaggio che il proprietario dell’albergo aveva inviato al cantante de Il Volo, per invitarlo a non recarsi nella struttura a causa del maltempo: “Perché a mio figlio hanno detto che non c’era alcun problema e che poteva tranquillamente andare al Rigopiano?”, si chiede amaramente Antonio Feniello.

Il papà di Stefano: “Ministri gentaglia! Se mio figlio è morto faccio una strage…”

“Ci sentiamo dopo, che andiamo alla spa. È pieno di neve. Nevica, però questa Panda è uno spettacolo. Siamo saliti senza catene”. Questa l’ultima nota audio che Stefano Feniello ha inviato su WhatsApp al padre Alessio: “Ok, ci sentiamo dopo. State attenti, buon divertimento”, la risposta del genitore. Che ha deciso di far ascoltare questo file ai cronisti presenti all’ospedale di Pescara. Stefano, 28 anni, è infatti uno dei dispersi della valanga che ha travolto l’hotel abruzzese. La sua fidanzata, Francesca Bronzi, è stata recuperata in vita. Stefano invece rimane ancora tra i dispersi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La dura accusa del padre”]

Il padre lancia allora la sua accusa alle autorità: “Quelli che sono morti sono stati uccisi, quelli che ancora non rientrano sono stati sequestrati contro il loro volere perché volevano rientrare. Li hanno sequestrati. Avevano le valigie pronte. Li hanno riuniti tutti vicino al caminetto come carne da macello”. Nella sua intervista al Corriere della Sera, Alessio Feniello continua il suo duro attacco: “Sono venuti il presidente della Regione, il questore e il prefetto di Pescara a dirci una cosa precisa… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Il prefetto ci ha detto: tutto quello che vedete sui media e quello che sentite dire non conta niente, vale solo quello che vi dico io. E ci ha detto che i lavori, lì sulla valanga, andavano avanti, che avevano individuato cinque persone vive delle quali lui aveva i nomi. Fra quelle persone mio figlio era il secondo della lista. La sua fidanzata Francesca era al terzo posto. Che dice lei? Ero autorizzato o no a sperare di vederlo arrivare su qualche ambulanza? E invece…”. Alessio è sconvolto da questa tragedia: “Mi hanno dato la speranza e poi me l’hanno tolta… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Lo sfogo in aula magna”]

Io ho contato i minuti da ieri sera, ho guardato dentro ogni ambulanza che arrivava qui. Ho immaginato di abbracciare Stefano a ogni sportellone che si apriva. Prima che mi dicessero del suo nome in quella lista di sopravvissuti, io ero già morto al solo pensiero di sapere Stefano da qualche parte lassù. Mi hanno fatto rinascere e adesso è come se fossi morto di nuovo”. Nell’aula magna in cui erano riuniti i rappresentanti della Protezione civile, Alessio si è poi lasciato andare a questo sfogo: “Se Stefano è morto faccio una strage”.

Hotel Rigopiano, il grido dei vigili del fuoco: “Ci sono persone qui…”

Proseguono senza soste le operazioni di soccorso all’Hotel Rigopiano. I vigili del fuoco e i volontari hanno recuperato i corpi di altre sette vittime: il totale è salito quindi a dodici. In uno stanzino vicino alla cucina è stata ritrovata senza vita Linda Salzetta, sorella del manutentore dell’albergo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il corpo del cameriere?”]

Si sta cercando di liberare anche il corpo di un’altra vittima, che dovrebbe essere Faye Dame: il ragazzo, di origini senegalesi, lavorava come cameriere nella struttura. In ogni caso, i soccorritori non hanno perso la speranza di trovare ancora qualcuno vivo: “La nostra ipotesi operativa è che la slavina possa non aver raggiunto e saturato tutti i locali, che ci sia un cuore della struttura non raggiunto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La speranza dei vigili”]

Se poi lì dentro possano esserci condizioni di vita, questo naturalmente non lo sappiamo. Siamo molto concentrati su questo obiettivo”, ha spiegato a SkyTg24 Luca Cari, portavoce dei Vigili del fuoco. “Il lavoro è ininterrotto, le nostre squadre si alternano. Proseguiamo nell’esplorazione dei locali dell’interno, seguendo la speranza di trovare ancora persone in vita, anche se non c’è nessuna certezza… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Stiamo procedendo da locale a locale, stiamo aprendo varchi in muri anche da ottanta centimetri. Siamo riusciti a sfondare con un escavatore quel muro di neve che ci impediva di far giungere i mezzi pesanti fino alla struttura”.

“Abbiamo capito dove potrebbero essere i superstiti. Ecco cosa ci impedisce di raggiungerli…”

La tragedia dell’Hotel Rigopiano ci racconta la straordinaria forza di volontà dei soccorritori: “Non ci fermiamo, continuiamo a scavare. Stiamo cercando di accedere al bunker e alle cucine”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”L’incontro con le famiglie dei dispersi”]

È quanto hanno detto ai famigliari dei dispersi ancora presenti nella struttura travolta dalla slavina. I soccorritori hanno spiegato anche le modalità di lavoro: dopo aver ispezionato la stanza del camino, sono passati a quella del biliardo dove hanno salvato gli altri tre bambini… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le operazioni”]

Ora è necessario aprirsi nuovi varchi per controllare il più possibile il piano terra e la zona della spa, le uniche rimaste quasi intatte.

Gabriele, volontario della Croce Rossa che aiutava gli altri, morto in hotel aspettando aiuto

Nel dramma che ha colpito l’Hotel Rigopiano in Abruzzo, le storie dei salvataggi dei dispersi e quelle delle vittime della slavina s’intrecciano. Tra le ultime, purtroppo, anche Gabriele D’Angelo. Cameriere 31enne, era volontario della Croce Rossa Italiana: “Gabriele era di Penne e adorava la sua terra, le sue montagne – ricorda l’amico Diego Carota -. Ogni volta che tornavo da Milano facevamo delle lunghissime passeggiate. È incredibile che proprio la montagna lo abbia ucciso… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Volontario anche per il terremoto dell’Aquila”]

Se non fosse capitato a lui adesso sarebbe con noi a dare una mano qui, con l’altruismo oltre ogni limite che aveva. Sarebbe stato tra i primi a muoversi. Aveva avuto una benemerenza della Protezione civile per il volontariato dopo il terremoto dell’Aquila”. L’impegno sociale di Gabriele era senza sosta: già nel 2009 aveva prestato soccorso agli sfollati del terremoto abruzzese, tanto da meritarsi una benemerenza dalla Protezione Civile. Tanti i messaggi di cordoglio per la scomparsa di questa splendida persona… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il cordoglio della Croce Rossa”]

tra questi quello pubblicato su Facebook dal Comitato della Croce Rossa di Penne: “Lascerai in ognuno di noi un vuoto incolmabile, ma siamo sicuri che nel tuo piccolo anche questa volta hai messo davanti prima la vita degli altri e poi la tua. Ti abbracciamo eroe…”.

Hotel Rigopiano, dopo la gioia il dolore: “Lui non ce l’ha fatta”. L’identificazione è straziante

Le immagini dei salvataggi dei dispersi dell’Hotel Rigopiano sono diventate virali e non possono non commuovere. Dopo la slavina che ha letteralmente sommerso la struttura, c’erano poche…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Un vero e proprio miracolo”]

…speranza di ritrovare la gente che si trovava all’interno, ma i soccorritori hanno compiuto un vero e proprio miracolo. Purtroppo però bisogna anche versare lacrime di dolore. Alessandro Giancaterino è una…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Riconoscimento del corpo”]

…delle due vittime accertate: si tratta del capo-cameriere del resort e purtroppo non ce l’ha fatta. Il riconoscimento del corpo sarebbe stato fatto dai familiari, un momento a dir poco straziante. Intanto…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Le operazioni di salvataggio”]

…prosegue il lavoro per cercare e recuperare tutti gli altri dispersi. I bambini che erano presenti nel resort sono stati tutti tratti in salvo, ora sono quasi stati raggiunti altri sopravvissuti con cui i soccorritori sono in contatto.

Hotel travolto dalla slavina, estratta la prima vittima: ma il bilancio è drammatico

Purtroppo il timore dei soccorritori si sta materializzando. L’Hotel Rigopiano di Farindola, in provincia di Pescara, è stato travolto ieri da una valanga, dopo le nuove scosse che hanno colpito il centro Italia. Al suo interno ci sono molti dispersi, ma purtroppo anche molte vittime… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La prima vittima estratta”]

Il primo corpo a essere estratto è quello di un uomo, mentre due persone sono state tratte in salvo. “Chiamiamo ad alta voce ma nessuno risponde”, raccontano i soccorritori che stanno lavorando freneticamente in uno scenario che – come riporta Repubblica.it – viene definito “un tragico miscuglio tra un terremoto e una valanga”. L’allarme era stato dato da due clienti dell’hotel… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”L’SOS di allarme”]

All’interno della struttura, come ospiti, ci sarebbero anche due bambini. Poco prima della slavina, la direzione dell’albergo aveva comunicato che “a causa delle condizioni atmosferiche e delle forti nevicate, le linee telefoniche erano interrotte”. Ecco allora che il primo SOS è partito tramite un SMS spedito da una coppia: “Aiuto aiuto, stiamo morendo di freddo!”.

“Non rispondono più ai cellulari dal momento della scossa”

Questa mattina si è diffusa la notizia di 15 allevatori non più irreperibili dopo lo sciame sismico registrato a partire dalle 10:30. Il sisma è stato localizzato vicino Amatrice per quel che…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Dispersi da ore”]

…riguarda l’epicentro, mentre i dispersi sarebbero tutti di Arquata del Tronto. Si tratta di un comune tristemente famoso per i terremoti degli scorsi mesi. Si parla di 12 persone che sono state…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”L’arrivo della Protezione Civile”]

…rintracciate e le condizioni sarebbero buone, come confermato dalla Protezione Civile del posto. Mancano per tre persone all’appello e i contatti telefonici sono stati impossibili, visto che…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Tanta neve in strada”]

…non hanno mai risposto. Le ricerche, poi, sono rese complicate dal fatto che c’è molta neve e le strade sono intasate, con altezze di ben due metri. I Vigili del Fuoco sono ancora al lavoro per le ricerche.

DRAMMA A ROMA: Esplode una palazzina. Ci sono persone sotto le macerie

Un boato che ha spezzato in due la città. Intorno alle 14 una palazzina a sud-ovest della Capitale è crollata in seguito ad una forte esplosione. Secondo quanto si apprende da alcuni agenti intervenuti sul posto si teme che tutto sia nato per una fuga di gas. Numerose le persone che sono disperse e sotto le macerie tra le quali…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Dispersi”]

Tra le persone sotto le macerie ci sarebbe una bambina di 2 anni e la sua giovane mamma. I soccorritori sarebbero in contatto con la piccola che da sotto i calcinacci interagisce con loro. Due persone, un uomo e una donna, sono stati estratti vivi ma feriti. Intanto i vigili del fuoco continuano a scavare a…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”I soccorsi”]

Intanto i vigili del fuoco continuano a scavare in via Giacomo della Marca 46 ad Acilia. Le persone estratte vive sarebbero state trasportate di urgenza in ospedale: un uomo sarebbe stato ricoverato in codice giallo e non sarebbe in pericolo di vita, mentre una signora di 68 anni ha riportato traumi da schiacciamento ed è stata ricoverata in codice rosso L’eliambulanza l’ha trasportata al Policlinico Gemelli di Roma…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Le testimonianze”]

Rosalba Neri, una signora che abita nel palazzo di fronte ha detto “Avevamo appena finito di mangiare e abbiamo sentito un’enorme deflagrazione. Sul momento abbiamo pensato potesse essere precipitato un aereo. Poi ci siamo affacciati e abbiamo visto lo spettacolo: la palazzina non c’era più e tutto intorno finestre divelte, vetri infranti e auto danneggiate”.