“Bonus di 8mila euro per chi cerca lavoro”, la notizia è stata confermata: ecco a chi spetta

Il Ministero del Lavoro ha deciso di introdurre degli incentivi per le assunzioni nelle regioni italiane meno sviluppate o in transizione, come reso dall’Inps. L’incentivo sarà valido per le assunzioni dal…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Lavori e politiche attive”]

…1° gennaio al 31 dicembre di quest’anno: il riferimento va ai disoccupati che sono disponibili allo svolgimento di lavori e alla partecipazione alle misure di politiche attive del lavoro concordate col centro per…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Le regioni interessate”]

…l’impiego. Le regioni scelte sono la Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, oltre ad Abruzzo, Molise e Sardegna. Le misure sono coperte fino a 500 milioni per le regioni meno sviluppate e 30 milioni…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”12 mensilità”]

…per quelle in transitorie. Il bonus sarà corrisposto in 12 mensilità, a partire dalla data di assunzione del lavoratore, con tanto di contributi previdenziali a carico del datore di lavoro entro un limite massimo di 8060 euro.

“Ma quale crisi, vi dico cosa fanno i giovani quando gli offro lavoro nel mio ristorante…”

giovanile rimane uno dei problemi più gravosi del nostro Paese. Fondatore della catena di ristoranti giapponesi-fusion “Zushi”, Gaifa offre così la sua testimonianza: “I ventenni il problema sembra non lo sentano. Non so come fanno. Anzi, forse un’idea ce l’ho. Temo che abbiano ancora molte sicurezze economiche alle spalle. Ovvero, i genitori”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Di fronte alle offerte di impiego – soprattutto da cameriere – della sua catena, ecco le risposte: “I ventenni il problema sembra non lo sentano. Non so come fanno. Anzi, forse un’idea ce l’ho. Temo che abbiano ancora molte sicurezze economiche alle spalle. Ovvero, i genitori”. Lui racconta di offrire spesso posti di lavoro con “stipendi veri” per lo più da cameriere ed ecco quello che accade: “Un disastro. Gli ultimi questa settimana. Tre interpellati su tre, tutti disoccupati, mi hanno detto: ‘Ci penso e vi faccio sapere’. Non hanno telefonato nei giorni successivi come d’accordo. Allora li abbiamo richiamati noi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

‘No, grazie’. Il nostro è un contratto di lavoro a stipendio pieno fin dal primo giorno. Quattordici mensilità e contributi pagati. Tre mesi a tempo determinato, poi nella grandissima parte dei casi assunzione a tempo indeterminato. Eppure tre su dieci neanche si presentano. Su dieci che ci contattano almeno tre candidati non vengono neanche al colloquio iniziale. E non avvertono. L’altro giorno il nostro direttore di un ristorante veneto ha aspettato per un pomeriggio intero: su tre prenotati non è venuto neanche uno. Ma fosse quello. Il problema è che proprio gli italiani non si fanno avanti”. Insomma, rivolgersi ai lavoratori stranieri è quasi obbligatorio: “Lavapiatti, pulizie, gestione dei locali: abbiamo solo non italiani. Ma ci sono delle mansioni per le quali è richiesta una competenza linguistica molto buona… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Tutti i lavori a contatto con il pubblico, insomma. È lì che abbiamo richiesta. Ma manca la domanda. O per lo meno quella dei ventenni. Per i più anziani è diverso, lì c’è richiesta. Magari perché hanno una famiglia da mantenere, o sono divorziati e hanno il mutuo”. Ecco alcune delle esperienze che più hanno lasciato basito Gaifa: “L’ultimo che ho incontrato, anche lui disoccupato, quando gli ho detto che avrebbe cominciato la settimana successiva… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE[nextpage title=”Le scuse più assurde”]

mi ha risposto: ‘Eh, ma avevo prenotato una vacanza’. Con un altro, un veronese, è andata anche peggio. Ci ha chiesto dov’è il ristorante: a Borgo Trento. ‘Troppo lontano, abito a Borgo Milano’, ci ha detto. Neanche un chilometro di distanza, capisce? Poi una ragazza sui trent’anni, alla prima esperienza lavorativa. La sera prima di cominciare ha chiamato in ristorante. ‘Mi spiace, non vengo più, papà mi ha regalato una casa e per i prossimi mesi dovrò arredarla’”.

Non hai un lavoro fisso? Puoi chiedere l’assegno da 3.000 euro. Ecco come fare domanda

Il Jobs Act ha introdotto l’assegno di ricollocamento per il reinserimento dei disoccupati, sotto forma di voucher da presentare presso un’agenzia per il lavoro o centro per l’impiego… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Come fare”]

Per accedervi bisogna iscriversi al Portale Unico Registrazione Persone In Cerca di Lavoro e dichiararsi disponibili a un lavoro. Entro due mesi il disoccupato in questione verrebbe ricontattato per un patto di servizio che lo aiuti a trovare lavoro… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Come spenderli”]

Ovviamente non è un reddito spendibile  a proprio piacimento, ma il voucher può essere usato per compiti di politiche attive del lavoro presso i centri d’impiego.

[FATE ATTENZIONE] Arriva il Bonus per Disoccupati e Inoccupati: ecco come presentare la domanda. FATE GIRARE!

Finalmente è arrivato il momento tanto spettato dai disoccupati italiani. E’ possibile presentare le domande di ammissione alle agevolazioni per l’Autoimpiego secondo il Decreto Legislativo n° 185/2000 per favorire l’ampliamento della base produttiva e occupazionale. Obiettivo principale è, inoltre, quello di favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità nelle aree svantaggiate del paese.
Possono richiedere tali contributi:
– persone fisiche
– disoccupati
– inoccupati.
Tali contributi serviranno per dare la possibilità di realizzare ed avviare attività imprenditoriali, attraverso le seguenti modalità:
– Lavoro Autonomo: come ditta individuale. In questo caso gli investimenti previsti non saranno superiori ai 25.823 euro.
– Microimpresa, come società di persone. Gli investimenti previsti non devono essere superiori ai 129.114 euro
– Franchising: come ditta individuale o società, da realizzare con Franchisor accreditati con l’Agenzia
– Incentivi per la filiera turistico culturale.
Per poter usufruire di tali agevolazioni bisogna presentare la domanda comprensiva del piano d’impresa che metti in evidenza il profilo del soggetto promotore e l’iniziativa imprenditoriale, che descriva, inoltre, la validità tecnica, economica e finanziaria dell’ iniziativa.