Anna Frank, si riapre il caso: “Ecco come andò veramente”

La storia di Anna Frank, la ragazzina che viveva ad Amsterdam durante la Secona Guerra Mondiale, e deportata insieme a tutta la sua famiglia è famosissima. Ora si è scoperto qualcosa di più sulle sue vicende. La famiglia era nascosta da mesi in una sorta di rifugio e a farli trovare non fu il tradimento di qualcuno, ma soltanto il…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Direttore del museo”]

…caso. La teoria è stata avanzata dal direttore della casa-museo, Ronald Leopold. Si è sempre cercato di capire chi avesse tradito la ragazzina e tutti gli altri, ora sembra che non sia stato nessuno. In effetti, la perquisizione del rifugio fu la conseguenza di un “normale” controllo per cercare lavori illegali, non si pensava a persone…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”La versione ufficiale”]

…nascoste. La ricostruzione ufficiale della vicenda invece è stata quella di un traditore che avvertì la Polizia, spiegando dove fosse il nascondiglio della famiglia Frank. Dal celebre diario di Anna, un best-seller mondiale, si capisce che nel rifugio si svolgevano proprio attività illegali. Tra l’altro, si è anche capito che…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Troppo tempo”]

…gli agenti che scoprirono i Frank non erano impiegati nella “caccia” agli ebrei ma nel controllo di frodi e commercio di gioielli. Se poi si aggiunge che ci vollero due ore per scoprirli realmente si capisce che l’atteggiamento non è quello di una pattuglia che ha ricevuto una soffiata. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Prove importanti”]

Le nuove conclusioni non sono ufficiali, ma sono state raccolte prove importanti. Il tradimento non è stato escluso del tutto, ma i misteri intorno a quel 10 marzo del 1944 vanno ancora chiariti.

L’ASILO DELL’ORRORE, GENITORI SOTTO SHOCK: ECCO COSA FACEVANO AI BIMBI

Un film dell’orrore: bambini legati alle sedie, picchiati e chiusi al buio. Non è tutto: i piccoli venivano persino presi a morsi e schiaffoni, tirati per le orecchie, e puniti in modo brutale. L’asilo degli orrori si trova a Milano, quartiere Bicocca, dove è stato arrestato il titolare e la coordinatrice dopo le indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Greco Milanese. Clicca sul punto 2 dell’indice per lggere cosa hanno scoperto i militari nella struttura [nextpage title=”Ecco cosa accadeva nello spogliatoio”]
I militari hanno accertato le violenze subite dai piccoli ospiti della struttura privata, di età compresa fra i due mesi ed i tre anni. Una quotidianità fatta di urla, percosse, minacce e punizioni al buio. Tra gli episodi più vergognosi, gli investigatori hanno segnalato la punizione che la donna adottava per i bambini: chiusi al buio dentro lo spogliatoio del personale. CONTINUA A LEGGERE  

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