Scompare la carta a favore di avanzate tecnologie informatiche

Con l’entrata in vigore del Codice dell’Amministrazione Digitale è stata data attuazione ai meccanismi finalizzati a realizzare concretamente la tanto auspicata scomparsa della carta a favore di più avanzate tecnologie informatiche. Nel corso dell’anno 2016, il 40% degli investimenti delle imprese del nostro Paese sarà finalizzato a progetti di dematerializzazione e digitalizzazione dei documenti. È, infatti, già in atto un percorso di dematerializzazione, finalizzato ad eliminare i documenti cartacei esistenti negli archivi delle amministrazioni, sostituendoli con opportune registrazioni informatiche, ed evitare o quantomeno ridurre la produzione di nuovi.

Altresì nota come conservazione sostitutiva, archiviazione ottica o gestione dei flussi informativi, la dematerializzazione e digitalizzazione dei documenti offre la concreta opportunità a liberi professionisti, imprese, uffici giudiziari ed enti pubblici di conservare i propri documenti ed eliminare gli ingombranti archivi cartacei nel pieno rispetto dei dispositivi di legge, semplificando al massimo l’attività di conservazione.

Con l’archiviazione digitale è possibile abolire l’uso della carta, con procedure approvate dall’Ordinamento Giuridico Italiano. Grazie all’uso di supporti informatici, è possibile archiviare rapidamente e con un ridotto consumo di spazio tutta la documentazione rilevante, riducendo sensibilmente i costi relativi a carta, inchiostro e corrente elettrica.

Snellendo e digitalizzando le procedure di archiviazione, le aziende avranno modo di ridurre notevolmente le spese relative agli spazi da destinare alla conservazione fisica dei documenti cartacei da archiviare. Molte ditte, infatti, per mancanza di spazio in azienda, devono ricorrere talvolta all’affitto di magazzini dislocati per il deposito della contabilità. Non è raro che i liberi professionisti utilizzino il proprio garage come archivio dei documenti. Per legge, infatti, la documentazione deve essere custodita e conservata per un periodo di almeno dieci anni.

Inoltre, la digitalizzazione delle procedure di archiviazione elimina o, perlomeno, riduce il rischio di errori di compilazione, trascrizione e stampa, operazioni che, tra l’altro, richiedono molto tempo e l’impiego di risorse.

Pronta a debuttare la carta d’identità elettronica: ecco chi può ottenerla

Finalmente ci siamo: anche per l’Italia sarà presto disponibile la Carta di Identità Digitale. Non ci sarà più quindi la vecchia carta di identità di carta, che per molti risulta essere, un bel po’ scomoda in quanto il materiale col tempo tende a degradarsi nonostante le dovute accortezze.
Dal prossimo marzo, sarà introdotta in maniera definitiva in almeno 153 comuni italiani. L’inserimento su fascia nazionale, quindi, sarà graduale.
Ma come sarà la nuova tessera? Beh, non ci vuole molto ad immaginarla. Avete presente la patente? Ecco sarà proprio così. Ci saranno però più dati da inserire come il numero di telefono e l’indirizzo mail.
Inoltre, sarà possibile anche inserire il proprio orientamento in merito alla questione della donazione degli organi.
Purtroppo non potremmo ancora abbandonare la vecchia carta sanitaria, che continuerà ad essere necessaria in campo medico sanitario.

Al via l’Anagrafe nazionale Nasce il “Cittadino digitale”

A quanto pare in 27 grandi comuni italiani sarà estesa entro il 2016 la nuova anagrade digitale vera e propria rivoluzione sul fronde della gestione dei dati personali. Si arriverà all’unificazione delle verie banche dati locali realizzando un archivio unico per tutta la penisola in cui sarà inserito anche l’innovativo concetto di domicilio digitale.
Tutte le comunicazioni relative alla vita dei cittadini sanno così archiviate in un unico sistema che gestirà su scala centrale i dati di tutto il territorio. I vantaggi saranno tantissimi. I tempo saranno più rapidi circa la richiesta di documentazione specifica. Saranno più veloci i cambi di residenza e tanto altro ancora.