Nel dramma che ha colpito l’Hotel Rigopiano in Abruzzo, le storie dei salvataggi dei dispersi e quelle delle vittime della slavina s’intrecciano. Tra le ultime, purtroppo, anche Gabriele D’Angelo. Cameriere 31enne, era volontario della Croce Rossa Italiana: “Gabriele era di Penne e adorava la sua terra, le sue montagne – ricorda l’amico Diego Carota -. Ogni volta che tornavo da Milano facevamo delle lunghissime passeggiate. È incredibile che proprio la montagna lo abbia ucciso… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Volontario anche per il terremoto dell’Aquila”]
Se non fosse capitato a lui adesso sarebbe con noi a dare una mano qui, con l’altruismo oltre ogni limite che aveva. Sarebbe stato tra i primi a muoversi. Aveva avuto una benemerenza della Protezione civile per il volontariato dopo il terremoto dell’Aquila”. L’impegno sociale di Gabriele era senza sosta: già nel 2009 aveva prestato soccorso agli sfollati del terremoto abruzzese, tanto da meritarsi una benemerenza dalla Protezione Civile. Tanti i messaggi di cordoglio per la scomparsa di questa splendida persona… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il cordoglio della Croce Rossa”]
tra questi quello pubblicato su Facebook dal Comitato della Croce Rossa di Penne: “Lascerai in ognuno di noi un vuoto incolmabile, ma siamo sicuri che nel tuo piccolo anche questa volta hai messo davanti prima la vita degli altri e poi la tua. Ti abbracciamo eroe…”.