“Mia figlia non ha studiato perchè…”: la giustificazione di una madre scatena il dibattito

schermata-2016-10-07-alle-10-04-27Le scuole sono state riaperte da pochissime settimane in tutta Italia e la storia di una madre che giustifica la figlia per non aver fatto i compiti a casa sta scatenando un dibattito che divide, come avviene spesso nel nostro paese. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”La giustificazione della madre”]

schermata-2016-10-07-alle-10-05-11La donna ha scattato una foto alla giustificazione con cui si è rivolta alle maestre della figlia: “Gentili maestre, Mariasole non ha potuto studiare storia perché dopo 8 ore di scuola dalle 17 alle 19:30 ha dedicato…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Attività ricreative e sportive”]

…il suo tempo libero restante in attività ricreative e sportive”. Non è il primo episodio di questo tipo per quel che riguarda l’anno scolastico 2016-2017. In effetti, qualche…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Un altro episodio simile”]

…settimana fa un altro genitore ha scritto sul quaderno delle comunicazioni che il figlio non avrebbe svolto i compiti perché già pieno di lavoro durante le 8 ore di scuola.

“Basta compiti a casa”: una petizione per abolirli spopola in rete

Secondo voi è giusto che i vostri figlia facciano i compiti a casa? Secondo molte persone questa usanza non è mai stata giusta. Infatti, pochissimi giorni fa è stata lanciata una sconcertante petizione ovviamente, a sfondo provocatorio, che il preside Maurizio Parodi ha suscitato non poche polemiche. Solo un anno fa, ad interessarsi della questione, fu l’Ocse che aveva pubblicato uno studio che provava a capire cosa pensasse l’opinione comune di questa pratica che ormai esiste da anni.
Secondo le ricerche degli studiosi di Parigi: “I compiti a casa, rappresentano una possibilità aggiuntiva per i docenti, ma possono creare disuguaglianze sui risultati di apprendimento degli alunni”.
Spesso, infatti, l’ ”assegno” viene vista da alcuni come una punizione, e può generare una repulsione verso la stessa cultura.
Probabilmente, ora che i tempi sono cambiati non è più necessario assegnate compiti su compiti ai poveri alunni che oltre a seguire le lezioni in un numero maggiore di ore rispetto ai colleghi europei, sono costretti a trascorrere anche altre ore nel privato a fare i compiti.
Voi cosa ne pensate? Propendete per l’abolizione?