La notizia è stata confermata pochi minuti fa: “Schumacher è…”

Michael Schumacher non cammina. Questo il succo dell’intervento in aula dell’avvocato Felix Damm, legale della famiglia dell’ex campione di Formula Uno. Questo dopo aver fatto causa alla rivista Bunte… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La causa contro la rivista Bunte”]

che aveva scritto come l’ex pilota potesse camminare di nuovo. Schumi non solo non riesce a camminare, ha ribadito Damm, ma neanche ad alzarsi in piedi nemmeno… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La sentenza a ottobre”]

con l’aiuto degli specialisti che lo seguono. La sentenza è attesa a ottobre. L’ex ferrarista, come noto, è stato vittima nel 2013 di un grave incidente mentre sciava.

Esce dallo stato vegetativo dopo tanti anni, quando inizia a parlare sconvolge tutti

Non tutti i bambini nascono in salute purtroppo, è spesso i genitori sono costretti a vivere un vero calvario per stare loro accanto e supportali con amore e affetto. Anche la vita di Martin Postorius è stata molto difficile. Quando aveva appena 12 anni gli venne diagnosticata una meningite criptococcica, un’infezione fungina delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le condizioni del ragazzo”]

Giorno dopo giorno, le sue condizioni peggioravano, fino a quando entrò in coma, in stato vegetativo. Non poteva muoversi, non parlava più, in pratica non era più in grado di fare niente. I medici rivelarono ai genitori di Martin che se lo avessero portato a casa, con ogni probabilità lui sarebbe morto n pochi minuti. Eppure, i genitori di Martin sono stati al suo capezzale, per oltre 10 anni facendo tutto il necessario per mantenere in vita Martin. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La routine del padre per aiutarlo”]

Non ci furono miglioramenti purtroppo. Suo padre, ogni giorno si svegliava alle 5, lo vestiva e lo portava a fare fisioterapia. Gli faceva poi il bagno e gli dava a mangiare. Di notte, il suo papà metteva la sveglia ogni due ore per andarlo a girare nel letto per evitare che gli si formassero piaghe da decubito. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le parole della mamma “]

Tutti questi sacrifici per 12 anni: la mamma Joan, è letteralmente impazzita, un giorno ha persino detto al figlio in un attimo di disperazione totale “Spero che tu muoia”. Oggi la dona si è pentita di quelle parole, anche se le aveva dette sperando che con la sua morte, avrebbe attenuato le sofferenze del figlio stesso e di conseguenza, di tutta la famiglia. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il risveglio”]

Dopo 12 anni Martin si è ripreso e ha raccontato la sua storia rivelando che non era in uno stato vegetativo, bensì in un corpo che non riusciva a controllare. Purtroppo, Martin non è mai riuscito a dimenticare le parole di sua mamma.CONTINUA A LEGGERE

Si masturba in spiaggia dopo aver toccato un bambino. Pestato a sangue dalla folla

Schermata 2016-08-23 alle 10.43.21Una normale giornata in spiaggia si è trasformata in un momento di panico e paura. Il fatto è avvenuto in Calabria, per la precisione in provincia di Crotone. Il protagonista è stato un venditore ambulante, uno dei tanti che siamo abituati a vedere al mare. PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”La spiaggia del fattaccio”]
Si tratta di un uomo di nazionalità palestinese che sulla spiaggia centrale di Steccato di Cutro si è avvicinato a un bambino. Inizialmente il suo comportamento è apparso normale, anzi l’ambulante è anche riuscito a far divertire il bimbo, poi le cose sono cambiate in modo raccapricciante. PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Il racconto dei testimoni”]
Secondo quanto raccontato dai testimoni, infatti, lo straniero ha cominciato a toccarsi i genitali e a masturbarsi, provocando la reazione dei bagnanti. La folla inferocita ha rincorso l’ambulante e lo ha pestato a sangue, riducendolo in fin di vita. PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”L’intervento dei Carabinieri”]
Il presunto pedofilo è ora in coma, sulla spiaggia sono giunti anche i Carabinieri. La notizia è stata diffusa da alcuni organi di stampa, ma ancora non c’è la conferma in merito alla veridicità. Il fatto sarebbe ovviamente molto grave, i bambini non devono essere neanche sfiorati.

Bergamo, 27enne si risveglia dopo 5 anni di coma. La mamma: “Un miracolo”

La storia che vi racconteremo ha come protagonista Giorgio Grena, un ragazzo di 27 anni originario di Foresto Sparso, in provincia di Bergamo. Questo ragazzo fino a qualche giorno era in coma ma finalmente si è risvegliato. Ha trascorso ben 5 anni della sua vita in coma vegetativo nel quale si trovava in seguito a un grave incidente stradale. La sua storia è emersa nel corso di un convegno sulle cure per la riabilitazione.
Un drammatico incidente stradale, avvenuto cinque anni fa, lo aveva ridotto in coma. Ma un 27enne di Foresto Sparso, in provincia di Bergamo, dopo un lustro trascorso in stato vegetativo si è improvvisamente risvegliato. Il protagonista dell’incredibile vicenda si chiama Giorgio Grena. La sua storia, riportata dal quotidiano Il Giorno, è venuta alla luce solo recentemente nel corso di un incontro sulle cure per la riabilitazione organizzato a San Pellegrino Terme dall’associazione Genesis, che si occupa della cura e del reinserimento delle persone colpite da gravi trauma a livello cranico e midollare.
La mamma di Giorgio: “È stato un miracolo”: Giorgio nel 2010 rimase vittima di un terribile incidente stradale sull’autostrada A4, finendo in coma. I genitori decisero comunque di portarlo in casa, coinvolgendolo nella loro vita quotidiana nonostante lui, in stato vegetativo, non fosse in grado apparentemente di percepire alcun stimolo dall’esterno. Per la mamma del ragazzo, Rosa Vigani, nel corso di questi anni Giorgio e la sua famiglia sono rimasti uniti da un “invisibile, indistruttibile legame che ha dato un senso alla perseveranza dei medici e di quanti con noi non hanno mai smesso di sperare, mettendoci amore e non semplice compassione”.
Dopo cinque anni la perseveranza dei genitori ha dato i suoi frutti: “È stato un miracolo – ha affermato senza ombra di dubbio la madre del ragazzo – ma i miracoli avvengono perché ci sono la fede e l’amore”.

Il fan di Federer si sveglia dal coma dopo 11 anni: “E’ ancora così forte?”

Ha trascorso gli ultimi undici anni della sua vita in coma. Da qualche settimana ha finalmente aperto gli occhi, trovandosi a fare i conti con un mondo completamente cambiato. Tranne che per una cosa: il suo idolo sportivo, Roger Federer, è ancora in piena attività ed è il numero due del mondo.
Ecco le parole del ragazzo: “Io pensavo si fosse ritirato. Quando mi hanno detto che a 34 anni gioca ancora e mi hanno raccontato che è attualmente il numero 2 al mondo ho pensato a uno scherzo: non riuscivo a crederci!”
IL 30enne spagnolo, fan sfegatato del campione svizzero, IL 12 dicembre 2004, è stato vittima di un incidente in auto mentre si stava dirigendo in montagna in occasione del suo compleanno: purtroppo il ragazzo rimane in coma e, tra le altre cose, non può godersi la crescita professionale del suo tennista preferito, Roger Federer, allora 23enne e fresco vincitore del 4° Slam agli Us Open. Il 27 agosto scorso Jesus si è risvegliato e di titoli Slam Federer ne ha accumulati addirittura diciassette.
La notizia del risveglio di Jesus ha fatto in breve tempo il giro del mondo: come racconta la Gazzetta dello Sport, il ragazzo spagnolo ha avuto la possibilità di seguire dagli spalti la finale dell’ultima edizione degli Us Open tra Roger e Novak Djokovic, il vittorioso numero uno del mondo ma assolutamente sconosciuto per lui. “Sono rimasto davvero stupito nel vedere giocare bene Federer, ma certamente anche Djokovic è bravo”.

In coma da 3 anni per una lisca di pesce: la procura però accusa i medici

Giuseppe Pizzo, ex operaio di 56 anni, entrò in coma  in uno stato di coma irreversibile a causa di un incidente assurdo: una spina di pesce accidentalmente ingoiata durante un pasto. Durante le manovre per tentare di espellere la lisca l’uomo smise di respirare per via di un rigurgito, il cervello rimase senza ossigeno per un lasso di tempo troppo lungo. Da quel momento non si sarebbe più ripreso, e ciò che è più grave è che, secondo i medici, si tratta di una condizione irreversibile.

La Procura della Repubblica di Genova ha voluto vederci chiaro e dopo tre anni ha stabilito che a ridurre l’uomo in condizioni comatose non è stata la lisca di pesce (o, almeno, non direttamente), bensì un errore degli anestesisti dell’ospedale San Martino, uno specializzando, l’autore materiale dell’operazione, e il suo tutor, un medico più anziano che ne aveva la responsabilità.

Secondo la Procura, dunque, se il paziente fosse stato intubato, pratica comune in circostanze del genere, tutto l’uomo oggi non sarebbe in coma. Cosa succederà ai responsabili di questa tragedia?

 

Dopo 2 mesi dall’incidente si sveglia  e fa una domanda strana al suo fidanzato

La notizia ripresa dal tabloid britannico Daily Mirror racconta di una donna rimasta in ospedale per due mesi in coma con accanto il suo ragazzo Chen Ben. Lei, Fu Jun, ha avuto accanto al suo fidanzato che per amore suo ha anche lasciato il suo lavoro.

Quando  la donna si è svegliata, la sua reazione lo ha sorpreso tutti: “Perché sei rimasto qui? Non dovevi farlo. Non voglio che ci sposiamo, non voglio essere un peso per te”.Ecco le parole che hanno sorpreso tutti.

Fortunatamente, l’uomo ha ignorato queste parole tutt’altro che romantiche, e adesso, dopo che Fu Jun ha terminato la sua riabilitazione e sta meglio, i due stanno preparando le loro nozze.

Cosa succede durante il coma? Claire racconta la sua esperienza in un video

Molte persone si interrogano sulla vita dopo la morte. Cosa accadrà quando i nostri occhi si chiuderanno per sempre? Beh ovviamente a queste domande esistenziali non esistono risposte certe a meno che non ci affidiamo alla religione e a tutto quello che c’è scritto nei libri sacri.
C’è però chi ha vissuto un’esperienza molto simili a quella della morta ma non sempre definitiva. Stiamo parlando ovviamente del coma.

A parlarne in un video che sta facendo il giro del web, è una ragazza di nome Claire che ha vissuto in prima persona questa esperienza molto particolare e che ha decidere di condividere le sensazioni e le emozioni che provava quando non aveva più la possibilità di esprimerle perchè in coma.
Ecco la sua testimonianza: