“Non ti voglio, lasciami lavorare! Sono pure incinta!”. E lui la fa abortire a pugni…

Questa storia terribile vede come vittima di violenze una ragazza catanese di 29 anni. Costretta ad adeguarsi alle esigenze per guadagnare i soldi necessari per vivere, questa giovane ha accettato di lavorare come colf per una donna anziana, anche dopo che il figlio 69enne di quest’ultima le aveva mosso delle avance sessuali esplicite e ossessive… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La denuncia e le scuse”]

Quando la ragazza l’ha rifiutato, l’uomo l’ha aggredita: la 29enne ha deciso così di denunciare tutto ai carabinieri. Di fronte alla minaccia di conseguenze penali, l’uomo ha supplicato la giovane di ritirare la denuncia, promettendole che avrebbe smesso di molestarla. Ma presto l’uomo è tornato a farsi ossessivo e pericoloso… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Poi la violenza e l’aborto”]

Dopo l’ennesimo rifiuto da parte della giovane, il 69enne l’ha picchiata con calci e pugni: arrivata in ospedale, la giovane è stata curata ma ha perso il bambino di cui era incinta da pochi mesi. L’uomo è stato poi arrestato con l’accusa di aggressione e l’aggravante di aver causato l’aborto.