Italia sotto choc: si è tolto la vita giovanissimo in carcere: ecco cosa dice Christian De Sica

Marco Prato si è tolto a vita in carcere, un epilogo che qualcuno aveva già profetizzato. Alla vigilia del processo per omicidio il giovane trentenne romano, accusato insieme all’amico Manuel Foffo di aver ucciso…

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e seviziato Luca Varano, si è suicidato. Un gesto estremo,  preceduto da una lettera scritta dallo stesso Prato in cui spiega le motivazione che lo hanno spinto a togliersi la vita. Il giovane si dichiara esausto delle falsità dette sul suo conto e dell’attenzione mediatica. Stando però a quanto detto dall’avvocato della…

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vittima, l’estremo gesto non è da ricollegarsi al peso insopportabile della colpa, il ragazzo infatti non si sarebbe mai pentito veramente del crimine commesso. Marco era un pr ed organizzava molte feste, sempre in contatto con molte persone del mondo dello spettacolo. Flavia Vento si è frequentata con il ragazzo per…

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un periodo, e Christian De Sica ha rivelato di averlo conosciuto per motivi lavorativi: “È stato pure molto carino con me. Era uno che faceva le serate nei locali e mi aveva chiamato per fare qualcosa insieme”.

CONFESSIONE CHOC DI CHRISTIAN DE SICA: “SONO SALVO GRAZIE A…”

Oggi è uno degli attori più apprezzati del cinema italiano. Per Christian De Sica, però, la vita non è sempre stata facile, soprattutto dal punto di vista economico. Nonostante il leggendario padre, Vittorio De Sica. Il grandissimo attore e regista del Neorealismo italiano lasciò infatti la famiglia in condizioni che portarono il figlio d’arte a vivere con grandi sacrifici i primi anni di matrimonio con la moglie: “Io e Silvia mia moglie abbiamo proprio sentito i crampi allo stomaco… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Quando ci siamo conosciuti – racconta Christian al Fatto Quotidiano – mio padre era morto da poco, io ero senza una lira in tasca, solo i debiti precedenti. Che fame. All’epoca saltavamo i pasti, e pensare che vengo da una famiglia all’antica, dove dovevamo stare tutti a tavola e si mangiava dall’antipasto al gelato. Sempre. Infatti superavo i cento chili, avevo un po’ di pancia, insomma ero grassottello. E da bravo figlio di borghesi andavo a scuola con l’autista. Mentre i primi tempi con Silvia una vera tragedia economica… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

l’esatto opposto. Una volta giravo un film in Francia, e parliamo della fine degli Settanta, a colazione ci davano due uova con la pancetta, io le prendevo e le davo a mia moglie. Per me era il digiuno”. Poi la svolta con i film di Natale, tanto che, dopo il primo storico “Vacanze di Natale”, De Sica esclamò alla moglie: “Silvia, da oggi se magna”.