“Hanno coperto un disastro nucleare 4 volte peggiore di Chernobyl…”

Chernobyl rappresenta per tutti il disastro nucleare peggiore della storia, oltre che il più spaventoso e dannoso. Secondo un rapporto segreto, però, la Russia avrebbe coperto per anni una tragedia quattro volte peggiore. Si…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Il rapporto segreto”]

…tratta di un’area dell’ex Unione Sovietica in cui si sono registrati tantissimi casi di malattia acuta legata all’esposizione al materiale radioattivo e di cui non si è saputo mai nulla. Le informazioni sulla salute non…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Il paese coinvolto”]

…sono state rese note, anche perché nella zona ci sono stati test nucleari in quello che è l’attuale Kazakistan. Negli anni Cinquanta c’è stata una detonazione 4 volte più dannosa di Chernobyl, rendendo necessario…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Ricoveri e malformazioni”]

…il ricovero di ben 600 persone. Ancora oggi i bimbi nascono con malformazioni provocate dalla pioggia radioattiva: nel rapporto sono presenti anche i dati dei tre sopralluoghi effettuati nella zona e che evidenziano la contaminazione.

L’Italia intera piange la sua morte! Addio Emilio!

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Un malore improvviso, mentre si stava facendo una doccia. Così, Emilio Pietroni, si è spento a 53 anni. Lui era il commerciante e fondatore della Pro Loco “Felix civitas lauretana”, ma anche anima dell’associazione “Raggi di Speranza” che dal 2010 si prende cura degli…

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orfani di Gomel, in Bielorussia, segnati dalla tragedia di Chernobyl.

Un grande uomo, che nel gennaio scorsa aveva percorso 2.379 Km per portare la solidarietà di Loreto a quei bambini meno fortunati. Lascia la moglie Fabiola e la figlia Elena, oltre alle tantissime persone che gli volevano bene.

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[nextpage title=”Il ricordo di Don Paolo Volpe”]

Don Paolo Volpe lo ha salutato così su Facebook:

“La comunità lauretana, smarrita, soffre perché un amico (di tutti), silenziosamente, è volato in cielo. La tua mole grande non è stata sufficiente a contenere la grandezza del tuo cuore, caro Emilio Pietroni. Sì: un cuore grande che ha saputo ricevere e ancor più dare amore, con un notevole posto riservato ai “piccoli” del vangelo, ai “prediletti” di Gesù incarnati negli occhi e nelle vite dei bambini orfani bielorussi per i quali hai davvero dato tutto te stesso. La camicia rossa… per qualcuno colore politico ma per te e per tanti il colore dell’amore, della vita, del sangue che ha scorso nelle tue vene per donare amore, anzi, Amore. Ti accompagniamo, amico carissimo, in questo viaggio al termine del quale troverai la tua amata mamma ad accoglierti”.