Shannen Doherty, fine dei cicli di chemioterapia: “Non so se è finita…”

Shannen Doherty, nota per il suo ruolo di Brenda di Beverly Hills 90210, sta portando avanti dal 2015 la sua battaglia contro il cancro. In questi giorni ha annunciato di aver terminato i cicli di radio e chemioterapia. Lo ha fatto con una foto su Instagram, dove ha pubblicato uno scatto risalente allo scorso ottobre: “È tempo di aspettare – scrive Shannen… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Tornando a questa mattina del 7 ottobre 2016, non molto tempo fa. Ultimo giorno di chemio. Esausta. Ora che ho finito con chemio e radioterapia, bisogna aspettare. Aspettare il test. Aspettare per vedere se sono pulita oppure no. Aspettare per la ricostruzione. Aspettare. Penso che quando qualcuno si ammali di cancro, stia sempre aspettando, in una cerca misura. Io sto aspettando con voi”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

In tantissimi hanno commentato esprimendole tutto il loro sostegno: “Penso che né io né i dottori ci metteremo a ballare con gioia e a festeggiare l’esserne fuori perché non possiamo saperlo”, conclude l’attrice, che di recente ha pubblicato anche un video in cui balla con il marito.

“Basta chemioterapia”! I bambini interrompono le cure. Ecco cosa è successo dopo …

Un gruppo di ricercatori londinesi del Great Ormond Street Hospital è riuscito a salvare la vita di due bimbi affetti da leucemia grazie a una tecnica sperimentale. Si tratta di una applicazione concreta…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Lotta contro il cancro”]

…della tecnologia alla medicina. Dopo due anni di trattamento, i piccoli sono riusciti a sconfiggere il cancro e la guarigione sembra vicina. Servono ancora degli sviluppi e altri testi, ma…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Speranze di guarigione”]

…i risultati sono ragguardevoli e di grande impatto. La speranza di aiutare a guarire altre persone è forte: i bimbi erano sottoposti alla chemioterapia, ma i risultati erano scarsi e si temeva…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Terapia sperimentale”]

…il peggio. I medici e i genitori hanno allora optato per la terapia sperimentale, estraendo linfociti T da donatori sani, modificandoli poi dal punto di vista genetico per renderli compatibili…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Effetti collaterali”]

…per i piccoli pazienti. Il nome della terapia è CAR-T: gli effetti collaterali esistono (in particolare si possono verificare infezioni e danni agli organi), ma non sono stati riscontrati nei bambini.

Rendere potente il nostro sistema immunitario per non prendere più malattie si può! Ecco come…

Digiunare per tre giorni di fila aiuta le cellule staminali a rigenerarsi e a creare maggiori difese per il nostro organismo. Questa constatazione è molto importante e riguarda gli anziani e i malati chemioterapici. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Quanto digiunare”]

Bisognerebbe digiunare ogni sei mesi, aiutando quindi le difese immunitarie. Questa “terapia” è conosciuta e praticata dai tempi più antichi, addirittura a partire da Ippocrate. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Globuli bianchi”]

Non si tratta di una semplice disintossicazione, ma anche di una produzione di nuovi globuli bianchi, in grado di combattere le infezioni. Gli scienziati della California hanno condotto a tal proposito uno studio che…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Chemioterapia”]

…potrebbe essere utili per diversi tipi di malati. Il digiuno sarebbe utile per aiutare l’organismo a proteggersi dalla tossicità della chemioterapia. In aggiunta, gli anziani beneficerebbero di un sistema immunitario decisamente più forte.

Un nuovo farmaco “discioglie” il cancro ai polmoni, senza chemio

schermata-2016-10-13-alle-20-36-48Rivoluzionario: è questo l’unico aggettivo che può essere usato per descrivere il Keytruda, un farmaco sperimentato con grande successo in Australia e in grado di “disciogliere” il cancro ai polmoni senza…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”La cura del melanoma”]

…il bisogno della chemioterapia. Il medicinale si è rivelato prezioso e utile per curare il melanoma, il tumore che colpisce la pelle: potrebbe permettere ai pazienti di vivere più a lungo e decisamente meglio, in assenza di…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”La sperimentazione sui pazienti”]

…effetti negativi spesso collegati alle terapie del cancro. Grazie a uno specifico principio attivo va a incidere sulle cellule cancerose: la sperimentazione ha riguardato molti malati per un periodo di tempo pari a…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Il confronto con la chemio”]

…12 mesi. Il 50% dei malati hanno fatto registrare uno stop della diffusione del cancro: il farmaco è stato tre volte migliore in termini di efficacia rispetto alla chemio. I numeri sono ora incoraggianti. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Le probabilità per i malati”]

In effetti, si stima che i pazienti avranno una probabilità pari al 70% di vivere oltre dodici mesi senza trattamenti invasivi.

Rifiuta la chemio e si cura con la ricotta: muore donna di 34 anni

Una storia di cronaca e sanità che ha colpito tutta l’Italia. Ecco come la riporta Blogo.it: 

Un’altra notizia sconvolgente arriva da Rimini. Dopo la diciottenne di Padova morta di tumore perché i genitori hanno voluto seguire le teorie del dottor Hamer è la volta di una donna di 34 anni, madre di due figli, morta di tumore al seno. La donna ha rifiutato di sottoporsi alla chemioterapia ed ha preferito… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Le cure rifiutate”]

curarsi con le terapie del dottor Hamer, una sorta di guru tedesco, che prevedono impacchi di ricotta e decotti di ortica tra le altre cose. Tre mesi prima di morire la paziente era tornata in reparto perché in cattive condizioni di salute. Il tumore si era diffuso ed aveva generato diverse metastasi. C’erano ancora possibilità di salvezza ma ancora una volta la… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il parere dell’esperto”]

chemioterapia è stata rifiutata. Il Dottor Domenico Samorani, che ha operato la mamma, ha dichiarato, “I casi di persone che rifiutano le cure tradizionali per affidarsi a strane persone e a pericolose teorie di guarigione sono in aumento. Sono almeno dieci le donne che in questi ultimi tre anni hanno rifiutato radio e chemio pur essendo ammalate di tumore: sono tutte morte”.

Due errori in cartella, la ragazza muore durante la chemio

La causa della morte è da ricondurre ad una condizione di morte cerebrale con tossicità sistematica da sovradosaggio di Vinblastina, somministrata alla dose di 90 mg anziché alla dose di 9mg”. Questo ciò che si legge nella perizia, firmata da tre medici catanesi, che stabilisce le cause della morte di Valeria Lembo, la giovane deceduta nel reparto di Oncologia del Policlinico di Palermo: una dose fatale, dieci volte superiore al richiesto, di un antitumorale che avrebbe dovuto salvarle la vita.

L’errore di base era l’inosservanza del ruolo degli specializzandi e degli studenti nel reparto di Oncologia del Policlinico, chiuso e riaperto dopo quattro mesi di sospensione chiesti dal Ministero e dalla regione Sicilia: a dare il via libera ad una prescrizione, infatti, adesso saranno il medico prescrittore, il controllore, il farmacista responsabile e il direttore della farmacia, una misura in grado di evitare la ripetizione dell’errore che ha stroncato Valeria, in cura per un Linfoma di Hodgkin.

Intanto, rimangono sotto inchiesta per omicidio colposo l’ex primario Sergio Palmeri, gli specializzandi Laura Di Noto e Alberto Bongiovanni (che avrebbe anche cercato di cancellare il numero fatale ndr), lo studente universitario Gioacchino Mancuso e l’infermiera Clotilde Guarnaccia.