Inviano 60 profughi. Il Sindaco “Non voglio loro, ma i nostri terremotati”. Ed ecco cosa fa – FOTO

Nel Comune di Cene, da qualche ora, sui cartelli luminosi che solitamente informano in merito alla circolazione, è apparsa la scritta “Il Sindaco avvisa che senza essere informato preventivamente sono stati collocati 59 cittadini stranieri presso la ex colonia Monte”. Una protesta molto forte da parte del Primo Cittadino leghista che non vuole extracomunitari all’interno della sua cittadina. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Le parole del sindaco”]

Il sindaco Giorgio Valoti ha poi detto: “La Prefettura non mi ha avvisato. Ho inviato una lettera al Prefetto, ma lui mi ha detto che i tempi sono troppo stretti, che la gente che arriva è tanta e che si è trattato di una situazione di emergenza. In realtà, io ero stato contattato per verificare l’idoneità dell’edificio. E, infatti, nel pomeriggio mi ero recato nella struttura con i Vigili del Fuoco per fare i controlli. Ma nessuno mi aveva avvisato del loro arrivo: il sindaco viene sempre scavalcato. Secondo me ne arrivano troppi e…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Vicinanza ai terremotati”]

Mandare 60 persone più 4 addetti ai lavori in un paese da 4.270 abitanti per quanto mi riguarda è una scelta sbagliata. Sono vicino alle persone appena colpite dal terremoto. La proposta che porterò avanti, sia con il Vescovo e con il Prefetto, è quella di usare la casa vacanze della curia, appena assegnata a 60 cittadini stranieri, come accoglienza per le persone terremotate che hanno perso la loro casa. Qualsiasi padre di famiglia darebbe prima ai propri figli che agli altri. Io penso prima ai nostri connazionali che agli stranieri. Mi sembra un ragionamento naturale, automatico. Chi non lo farebbe?”.