Scomparso da 20 giorni, il sindaco chiede aiuto per trovarlo – DIFFONDIAMO

È scomparso ormai da 20 giorni: Nunzio Marletta si trovava a Caltagirone quando ha fatto perdere le proprie tracce. La famiglia ha lanciato l’appello per aiutare le ricerche, mentre ora anche il sindaco di… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”L’appello del sindaco”]

Belpasso, Carlo Caputo, ha voluto ribadire la necessità di fare ogni sforzo per riuscire a ritrovare il concittadino Nunzio, conosciuto anche come Nuccio. Sul proprio profilo Facebook… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Contattare il 112″]

il primo cittadino del comune siciliano chiede a tutti di contattare le forze dell’ordine al numero unico 112 se si dovessero avere informazioni utili per ritrovarlo.

“Non ti voglio, lasciami lavorare! Sono pure incinta!”. E lui la fa abortire a pugni…

Questa storia terribile vede come vittima di violenze una ragazza catanese di 29 anni. Costretta ad adeguarsi alle esigenze per guadagnare i soldi necessari per vivere, questa giovane ha accettato di lavorare come colf per una donna anziana, anche dopo che il figlio 69enne di quest’ultima le aveva mosso delle avance sessuali esplicite e ossessive… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La denuncia e le scuse”]

Quando la ragazza l’ha rifiutato, l’uomo l’ha aggredita: la 29enne ha deciso così di denunciare tutto ai carabinieri. Di fronte alla minaccia di conseguenze penali, l’uomo ha supplicato la giovane di ritirare la denuncia, promettendole che avrebbe smesso di molestarla. Ma presto l’uomo è tornato a farsi ossessivo e pericoloso… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Poi la violenza e l’aborto”]

Dopo l’ennesimo rifiuto da parte della giovane, il 69enne l’ha picchiata con calci e pugni: arrivata in ospedale, la giovane è stata curata ma ha perso il bambino di cui era incinta da pochi mesi. L’uomo è stato poi arrestato con l’accusa di aggressione e l’aggravante di aver causato l’aborto.

Aiutiamo i genitori di Corrado, il ragazzo scomparso: CONDIVIDIAMO tutti il loro appello

È scomparso martedì scorso, Corrado Finocchiaro, un ragazzo di 18 anni di Catania. Il giovane aveva sostenuto gli esami di maturità nella sua scuola, il liceo classico Nicola Spedalieri… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”L’appello su FB”]

Da quel momento non si hanno più notizie. La famiglia ha lanciato un appello accorato su Facebook: “Se avete visto questo ragazzo che da ieri sera non dà più notizie di sé a casa – recita il testo pubblicato sul noto social network – per favore contattatemi. Ha 18 anni, vive a Catania e si chiama Corrado Finocchiaro. Grazie”. La madre ha poi aggiunto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”“Caro Corrado…”]

“Caro Corrado, io, papà e Riccardo siamo molto in pena per te, vogliamo sapere come stai. Ti amiamo tanto e ci manchi da morire”. Le ricerche proseguono sia nel territorio catanese che nei pressi di Noto, paese originario del padre.

“Siamo già a 28, ormai è una strage”: continua l’orrore contro queste povere creature indifese!

Le tartarughe del mare catanese sono vittime di una vera e propria strage. È quanto denuncia l’Enpa, nella voce del presidente della sezione locale: “Sono 28 gli esemplari di tartarughe marine trovate morte, in meno di due mesi, lungo il litorale ionico, negli ultimi due mesi – lamenta Cataldo Paradiso -. Continua purtroppo la strage delle tartarughe caretta caretta”. Il motivo di queste morti tragiche è presto spiegato… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La causa”]

a essere letali è il fatto che questi animali ingeriscano i sacchetti di plastica finiti in mare oppure siano intrappolati da reti e ami da pesca. Ma anche le eliche delle imbarcazioni costituiscono un serio pericolo. Appena qualche giorno fa… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Uno degli ultimi casi”]

alcuni sub hanno provato a salvare la vita di una tartaruga gravemente ferita. Nonostante il trasferimento all’acquario di Genova, l’animale è però deceduto dopo poco.

Ecco chi pagherà per la morte della piccola Nicole…

Quattro rinvii a giudizio e un proscioglimento. Questa la decisione del Gup di Catania dopo l’udienza preliminare sulla morte della piccola Nicole Di Pietro. Il 12 febbraio 2015 la neonata era morto poche ore dopo la nascita, durante il trasferimento dalla clinica etnea “Gibilino” all’ospedale di Ragusa… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Gli accusati”]
Saranno quindi sottoposti a processo il neonatologo Antonio Di Pasquale, la ginecologa Maria Ausilia Palermo e l’anestesista Giovanni Gibiino, mentre l’ostetrica Valentina Spanò è al centro di un’indagine per false attestazioni. Cade invece l’accusa di favoreggiamento personale per il direttore sanitario della struttura, il dottor Danilo Audibert… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”L’accusa della madre”]
La prima udienza è in calendario per il prossimo 16 marzo. La madre Tania Egitto aveva subito lanciato pesanti accuse nei confronti del personale medico della struttura, affermando di non aver neanche potuto vedere la piccola dopo il suo decesso.

Catania: padre impedisce alla figlia di andare al mare, lei si getta dal balcone

Una notizia che poteva finire in tragedia a Catania, dove una ragazzina di soli tredici anni ha deciso di gettarsi dal proprio balcone a seguito di un rifiuto da parte del padre. La ragazza si trovava al secondo piano della sua abitazione nel momento del folle gesto, dovuto a una discussione avuta con il padre.

La famiglia vive nel quartiere periferico di Nesima e secondo le ultime ricostruzioni la causa del litigio sarebbe stato il mare. Ebbene sì, il padre aveva deciso di impedire alla figlia 13enne di andare al mare; per ripicca o per capriccio, la ragazzina ha così deciso di lanciarli dal balcone della sua abitazione.

Subito dopo l’incidente, la giovanissima è stata condotta in ospedale: il forte impatto le ha causato numerosissime fratture, ma la sua vita non sarebbe in pericolo. I Carabinieri stanno indagando sulla vicenda per saperne di più, anche se la dinamica dei fatti sembra essere abbastanza chiara.

Catania: uomo trovato carbonizzato all’interno della sua auto

Ieri sera il cadavere di un uomo è stato ritrovato all’interno della propria auto a Paternò, in provincia di Catania. Le forze dell’ordine sono state allertate dall’antifurto satellitare presente sulla macchina della vittima, una Toyota Aygo. I carabinieri giunti sul posto hanno identificato l’uomo in Massimo Pappalardo, 32 anni di Valverde ma originario di Catania.

Gli inquirenti hanno escluso la pista malavitosa, mentre stanno battendo la pista passionale. A quanto pare Pappalardo aveva una relazione con una donna divorziata. Secondo gli investigatori l’uomo è stato ucciso altrove e poi gettato nel dirupo dopo aver dato fuoco alla macchina. Ad avvalorare questa ipotesi il ritrovamento di una tanica vuota nelle vicinanze del dirupo.