IN QUESTE STRADE LA MULTA DELL’AUTOVELOX E’ NULLA

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di un automobilista che era stato multato per eccesso di velocità su una strada urbana a scorrimento. Secondo i giudici di Piazza Cavour, ha senso il…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Le categorie di strade”]

…ricorso dell’uomo, secondo cui il Prefetto aveva commesso un errore nell’inserire la stessa strada nella categoria delle strade in cui installare gli autovelox per rilevare le infrazioni al codice della…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Dove installare gli apparecchi”]

…strada. In due gradi di giudizio, però, il ricorso era stato respinto, mentre la Suprema Corte ha individuato quelle che sono le strade in cui installare le apparecchiature senza l’obbligo del fermo immediato del…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Commi del codice della strada”]

…conducente. L’elenco può includere soltanto le strade previste dalla legge, rinviando la classificando indicata dai commi 2 e 3 del secondo articolo del Codice. Questo articolo individua in maniera…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Scorrimento veloce”]

…tassativa le caratteristiche delle strade urbane a scorrimento veloce, vale a dire le carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, un’eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate.

“Rubare è sempre reato, anche quando si ha fame”: lo dice la Cassazione

C’è un reato che tante persone trovano esagerato e che non viene considerato grave come altri: si tratta del furto motivato dalla fame e dalla povertà. Spesso si sente parlare di pensionati o gente in difficoltà economica che rubano al supermercato perchè impossibilitati a pagare. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Il caso esaminato dai giudici”]

La Corte di Cassazione ha esaminato proprio uno di questi casi. I giudici di Piazza Cavour hanno confermato la condannata nei confronti di una donna, accusata di tentato furto aggravato dopo aver rubato del formaggio in un supermercato. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE

In quella occasione, poi, la donna si giustificò col fatto di essere povera, senza una dimora stabile e spinta a rubare dal bisogno di nutrirsi. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Indigenza e stato di necessità”]

Per la Cassazione non è però una giustificazione valida: l’indigenza, infatti, non integra lo stato di necessità, anche perchè le persone povere potrebbero affidarsi agli istituti di assistenza sociale. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Caritas ed istituti simili”]

In poche parole, la signora non avrebbe dovuto rubare ma rivolgersi alla Caritas o enti simili. Tra l’altro, conta anche l’importo della merce oggetto del furto: in questo caso fu quantificato in 82 euro, una somma su cui non si può sorvolare.

LAVORATORI IN MALATTIA: ARRIVA IL LICENZIAMENTO IMMEDIATO SE ACCADE QUESTO

Una recente sentenza della Cassazione ha stabilito i casi in cui il lavoratore può essere licenziato quando si assenta per malattia. In particolare, la sanzione imposta tenendo conto dei giorni di…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Addebito disciplinare”]

…assenza continuata tra contestazione e licenziamento non modifica l’addebito disciplinare. Il licenziamento non è legittimo quando il datore dichiara soltanto che il dipendente non ha raggiunto gli…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Trasferimento aziendale”]

…obiettivi aziendali. Il caso esaminato dai giudici è stato quello di una guardia giurata che non aveva consegnato i documenti necessari per avere il decreto prefettizio, utile per il trasferimento. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Periodo di comporto”]

Diverso è invece il caso del licenziamento per aver superato il periodo di comporto, visto che in una situazione del genere non serve la giusta causa. Dunque, l’attenzione deve essere massima.

Indennità di accompagnamento, cambia tutto! Ecco come…

La Cassazione si è espressa: non basta l’invalidità al 100% per ottenere l’indennità di accompagnamento. Le semplici difficoltà di deambulazione o nella vita quotidiana non sempre sono sufficienti. Con la sentenza 19545/2016… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La spiegazione della Corte”]

la Corte ha infatti ricordato come la legge richiede anche la presenza dell’impossibilità di deambulazione senza supporto di un accompagnatore o dell’impossibilità di compiere atti quotidiani senza sostegno continuo. I giudici hanno comunque specificato come tali impossibilità non debbano… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il caso specifico”]

essere esclusivamente fisiche, ma anche di comprensione del significato degli atti quotidiani. Questa sentenza è stata espressa dopo che una signora aveva fatto ricorso per ottenere l’indennità senza il requisito necessario dell’accompagnatore.

“Non sempre chi tampona ha torto”: la sentenza della Cassazione

È sempre stato così: chi tampona ha torto. Se l’urto avviene per cause imprevedibili, il mezzo ‘urtante’ non ha alcuna colpa. Lo ha stabilito la Cassazione, con la sentenza n. 17206/2015 che – come si legge su ‘Studiocataldi.it’ – è stata depositata ieri.
Il conducente di un autocarro ha trascinato in giudizio le proprietarie di un rimorchio e la compagnia assicurativa, in seguito ad un sinistro causato dal rimorchio che, staccatosi dalla motrice, si è arrestato sulla corsia di marcia. L’uomo ha perso in primo grado ma ha vinto in appello.
L’assicurazione ha impugnato la sentenza in Cassazione ritenendo che l’incidente dovesse essere considerato come tamponamento (art. 149 del Cds) e non come uno scontro tra l’autocarro guidato dal danneggiato e il rimorchio fermo. Secondo la Cassazione l’evento non era prevedibile dal veicolo che sopraggiungeva mentre, per l’assicurazione, anche l’arresto improvviso di un veicolo costituisce un fenomeno della circolazione. Il conducente sopraggiungente avrebbe dovuto essere in grado di garantire l’arresto tempestivo del mezzo mantenendo la distanza di sicurezza.
Alla fine, la Corte ha sancito che l’art. 149 del Cds non è applicabile nel caso di veicolo fermo sulla carreggiata per cause diverse dalla circolazione e che il suddetto articolo fa riferimento ai veicolo “durante la marcia”. Il danneggiato, dunque, non potendo prevedere l’ostacolo non ha la responsabilità del sinistro.
Novità per gli sfortunati tamponatori.